sabato 8 ottobre 2016

AMULETI PORTAFORTUNA

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In tutte la civiltà sono stati utilizzati oggetti portafortuna come monili, ornamenti, pietre, fiori, cortecce d’albero ecc. chiamati anche ” amuleti e talismani” oggetti in grado di scacciare la cattiva sorte e di garantire la fortuna e la felicità ai loro possessori. Secondo alcuni risultati di una ricerca di un’università americana, però”I portafortuna possono rendere realmente fortunati, a patto che si creda nella sua azione benefica”…

Dal più classico, il cornetto al più stravagante “oggetto o gesto scaramantico”, alzi la mano, chi di noi, non ha portato o porta con sé un oggetto portafortuna o, ha compiuto un gesto scaramantico per propiziarsi la buona sorte o come aiuto per la vita di tutti i giorni. Gli amuleti e i talismani, oggetti antichissimi, il loro uso si perde infatti, nella notte dei tempi, sono comuni a tutte le culture della nostra civiltà, nella convinzione popolare hanno la funzione di proteggere dal male, di attirare la fortuna o di far succedere un evento particolarmente desiderato, C’è, però una differenza fra amuleti e talismani.

Lo scrittore antico Plinio il Giovane, definisce “amuleto” un oggetto raccolto in natura oppure realizzato a mano, volto a preservare il proprietario da pericoli, dolori e rischi causati dagli spiriti maligni. Protegge chi lo indossa dalle malattie, dalle maledizioni e da altre forze pericolose. Il talismano è invece un portafortuna, ha il compito di attirare le energie positive oppure di ampliare la sfera del bene già esistente: benessere, salute e successo professionale.

L’Amuleto infatti è, un piccolo oggetto naturale (una pietra, un osso, un pezzo di legno, di ferro, ecc.;) più o meno lavorato dall’uomo (quando è lavorato, è importante che sia lavorato a mano, affinché sia unico), indossato, preserva da qualsiasi tipo di malattia o di influsso maligno, ha quindi, la funzione di proteggere e difendere chi li indossa da influssi di natura negativa, ed è è considerato “protettivo/passivo”.

Il Talismano invece è un oggetto artificiale, lavorato appositamente per uno scopo, secondo le corrispondenze astrologiche e consiste in un disegno, che può essere di molti tipi, di solito è un grafico ed è inciso su cartone, lamine di rame, argento, legno, terracotta ecc. Il talismano viene indossato come polo d’attrazione, o induttore, delle forze benevole, per la cosiddetta “buona sorte”, funge da calamita per tutti quegli influssi positivi e benefici per la persona, il suo compito è “protettivo/attivo”.

Il termine “amuleto” proviene probabilmente dall’area linguistica araba, dove hamalet (appendice) indica una striscia di tessuto o di pergamena su cui sono riportati aforismi. Il concetto di “talismano” proviene dalla Turchia: le parole talis e talismon possono essere tradotte come “immagine miracolosa” (nelle regioni arabe, il termine tilisman designa ora proprio un’immagine magica). Anche i sacerdoti turchi che si occupavano di questi oggetti venivano chiamati talismani. Furono ancora una volta gli Egizi a porre le basi della pratica dei talismani. Furono i primi, insieme alle stirpi caldea, ebraica e indiana, a rappresentare le stelle e le costellazioni, ma anche simboli di animali e uomini, e a utilizzarli per scopi magici. I talismani non venivano solo indossati sul corpo, ma anche fissati alle case e agli oggetti di uso comune per instaurare relazioni favorevoli con dei, demoni e spiriti.

Secondo la tradizione, per funzionare gli amuleti non possono essere rubati ad altri o estorti con l’inganno, ma trovati casualmente o donati da una persona amica.

Non tutti gli oggetti o le forme possono essere amuleti mentre qualsiasi oggetto può diventare, attraverso la purificazione e consacrazione, un talismano.

L’ Amuleto è un piccolo oggetto che, indossato, preserva da qualsiasi tipo di malattia o di influsso maligno.

Se una coccinella si posa su una mano assicura fortuna per un numero di mesi pari al numero dei puntini presenti sulle sue elitre rosse. La fortuna, poi, sarà maggiore se l’insetto si posa il tempo necessario per contare fino a ventidue. Una coccinella, se vola vicino o si posa addosso, porta fortuna e denaro (se non viene scacciata o infastidita). Per lo stesso motivo si indossano monili con la sua forma.
Il corno o cornetto è da secoli il simbolo di fortuna e fertilità. Portafortuna per eccellenza, e molto diffuso nell’Italia meridionale, esso protegge dal malocchio, dalle invidie e dai tiri mancini. L’origine di questa credenza è confusa, ma probabilmente deriva dalla “cornucopia” (corna di capra cave ricolme d’oro, pietre preziose e prodotti della terra, anch’essa simbolo di abbondanza). I poteri del corno, inteso come amuleto, vengono sentiti perlopiù nella città di Napoli, famosa per i suoi “cornetti” rossi. Secondo le credenze popolari, facendo le “corna” col dito indice e mignolo, si allontana il malocchio.
Quello classico è rosso e dovrebbe essere fatto a mano. Attenzione però, mai comprare un corno vero o un ciondolo di questa forma in metallo: è una pratica funesta che mette in gioco degli influssi negativi. Ma se lo si trova o lo si riceve in regalo, protegge dalle invidie, annienta le cospirazioni e i brutti tiri di cui si può essere vittime.
Il ferro di cavallo è forse il più comune tra i portafortuna. La credenza dei poteri sovrannaturali di questo oggetto proviene da un’antica leggenda. Essa racconta che in Inghilterra viveva un fabbro, San Dunstano, talmente bravo che un dì, un potente spirito maligno, gli chiese di ferrargli uno zoccolo.
Il fabbro, in qualche modo, riuscì a fare in modo che il demone provasse dolore appena poggiato lo zoccolo a terra. Per placare il suo dolore, il demone promise a San Dunstano di risparmiare dalle sue maledizioni tutte le case che recassero un ferro di cavallo affisso alla porta. Per questo ancora oggi si pensa che questo ferro sia capace di allontanare gli spiriti maligni.
Il ferro di cavallo è uno degli amuleti più potenti e di conseguenza uno dei più conosciuti e dei più efficaci. La sua popolarità proviene indubbiamente dalla sua forma e dal fatto che il ferro è il metallo più attivo contro il malocchio. Il suo potere è tale che, una volta, quando si voleva cacciare una strega da una regione, si gettava un ferro di cavallo nel fuoco, giacché si pensava che il calore sprigionato facesse allontanare gli spiriti maligni. Le origini sulla credenza delle sue proprietà come amuleto si possono ricondurre a due elementi: la forma a mezzaluna, simbolo di Iside, ed il metallo con cui è prodotto, appunto, il ferro.
Già gli antichi romani usavano il ferro di cavallo come amuleto per difendersi dalla peste e, nel Medioevo, veniva addirittura usato dai medici come mezzo di guarigione. Oggi il ferro di cavallo è utilizzato in tutto il mondo come talismano contro il malocchio, con l’unica avvertenza di appenderlo con le punte rivolte in alto. Se appeso alla parete, o da qualche altra parte, per funzionare deve avere sempre le estremità rivolte verso l’alto. Toccarlo porta fortuna e ricchezze, ma non dev’essere nuovo, bensì appartenuto e perso dal quadrupede. Si dice che se proviene dagli zoccoli posteriori, porti sfortuna: “Ferru davanti a casa va avanti, ferru d’arréri a casa va d’arréri” (Pitrè).
Il lucchetto dona longevità, buona salute e la fertilità. Possiamo aquistare un piccolo lucchetto e portarlo con un portachiavi, oppure utilizzarlo come tale. Possiamo anche procurarcene uno d’oro o d’argento e portarlo come ciondolo; se indossato come fermaglio di un braccialetto, simbolizzerà l’affetto verso la persona che ce lo ha donato.
Di mano (monile) ce ne sono con diverse posizioni delle dita: a pugno con indice e mignolo sollevato (le classiche corna), è contro la malasorte e il malocchio (indice e mignolo puntano agli occhi dello “jettatore”); la manufica, con pugno chiuso e pollice che spunta tra indice e medio è contro il malocchio, tipico dell’area mediterranea, in particolare la Sardegna; la mano di Fatma (o Fatima), aperta con da tre a sei dita distese ed unite, e una pietra, un disegno o un occhio al centro del palmo, è contro la negatività in generale e contro le malattie (in particolare se presente l’occhio). Frequente nei paesi Arabi.
L'occhio (monile) contro il malocchio viene anche considerato efficace nel prevenire in particolare gli incidenti.



La pelle di serpente sotto forma di braccialetto, con chiusura d’oro, tiene lontane le malattie.
Il pesce (monile) aiuta a trasformare i sogni in realtà.
Il quadrifoglio è il portafortuna per eccellenza. Trovarne uno indica che la buona sorte è dalla propria parte. Andare per sentieri e casualmente trovare un quadrifoglio per la leggenda nordica è segno di benevolenza da parte degli Elfi. Caratteristico è il fatto che deve nascere in mezzo ai trifogli, la sua forma rappresenta la croce ed ogni fogliolina ha un significato, REPUTAZIONE, RICCHEZZA, SALUTE e AMORE SINCERO.
Una ruota di carretto come “ornamento” casalingo aiuta a far girare la sorte all’occorrenza. Se tutto va bene, non si deve toccarla; se le cose vanno male, farla girare aiuta il cambiamento.
La zampa di coniglio (o di lepre) è un altro “oggetto” considerato un grande portafortuna.
Il gatto è lo spirito protettore della casa e della famiglia. Il gatto amuleto viene spesso rappresentato con la zampina sollevata per scacciare gli spiriti maligni. Il gatto era un animale molto importante anche per gli antichi Egizi. A questi felini, inoltre, vengono attribuiti numerosi poteri magici e psichici.
Il grillo è ritenuto un portafortuna. Allontana le disgrazie e favorisce la buona sorte. Inoltre si ritiene che se una persona di animo puro catturi un grillo, esso dovrà esaudire un suo desiderio. Il grillo come animale è un simbolo di fortuna, assicura guadagni ai commercianti ed è un buon auspicio sentirli cantare intorno alla propria abitazione. Non bisogna ucciderli se non si vuole capovolgere la propria fortuna.
La civetta è considerata il simbolo della saggezza e della sapienza. Monili e oggetti a forma di civetta vengono utilizzati per attirare la fortuna o scacciare il malocchio. Questo animale era sacro alla Dea Athena, Dea della Saggezza, che viene spesso denominata, infatti, “la Dea dall’occhio di civetta”.
Lo scarabeo è uno degli amuleti più potenti dell’Antico Egitto. Rappresenta il Dio Kephera, il gigantesco scarabeo stercorario che ha il compito di spingere il sole nel cielo. Piccole statuette e spille a forma di scarabeo vengono utilizzate come portafortuna e scaccia-malocchio. Questo amuleto veniva posto anche nei sarcofagi dei defunti, in quanto li proteggevano da Ammit il Divoratore, un terribile mostro (un incrocio tra un leone, un ippopotamo ed un coccodrillo) che custodiva la bilancia della giustizia nell’aldilà.
Il ranocchio è una delle armi più comuni per difendersi dal malocchio.
La Croce Egizia è il simbolo della vita per eccellenza. I suoi poteri sono immensi… infatti protegge dalla morte ed allunga la vita fino ad arrivare all’immortalità. Viene anche detta ankh.
La spina di rosa è un discreto amuleto contro le forze del male. Se viene inserita nel portafogli, ci proteggerà e terrà lontano il malocchio e gli incantesimi oscuri. Per saperne di più, approfondire sulle proprietà magiche della rosa.
Il diamante se portato sulla parte sinistra del corpo, diventa uno degli amuleti più potenti. Ecco perché le donne portano tradizionalmente un anello di diamanti, e la pietra dev’essere incastonata in modo che il diamante sia sempre a contatto con la pelle. È la pietra dello Scorpione, dell’Ariete e di tutti i segni posti sotto l’influsso di Marte. Il diamante ha un tale potere che può proteggere da tutti i mali, dà valore a tutte le azioni e la volontà di riuscire. È il simbolo della resistenza e della tenacia.
Il pentacolo è uno dei simboli più arcani ed ha origini antichissime. Nell’antica Grecia, questo amuleto era chiamato pentalpha, in quanto la sua forma ricordava cinque lettere “alfa” incrociate. Enormi sono i suoi poteri magici: il pentacolo, detto anche Radice di Druido o Stella di Strega, è una amuleto potentissimo, e il suo simbolo viene utilizzato anche per i rituali curativi e per qualsiasi tipo di incantesimo.
L'elefante è in genere un simbolo di fortuna, a patto che la proboscide sia disposta verso l’alto. Indossato come ciondolo aiuta a prendere le decisioni migliori al momento delle scelte difficili, ed assicura nello stesso tempo la prosperità. Al contrario, un elefante con la proboscide verso il basso attira gli influssi negativi.
Se un elefante dalla proboscide eretta orna la nostra casa, dovremo, ogni 29 del mese, inserirgli nella proboscide una banconota della più piccola taglia possibile, piegata sei volte nel senso della lunghezza: questo assicurerà il successo dei nostri affari. Se il 29 cade di venerdì, garantisce inoltre l’arrivo di una somma insperata di denaro.
Nei paesi del nord Europa è molto diffusa un’antica credenza legata alla felce, si ritiene che questa pianta assicuri sempre abbondanza di denaro. Affinché tutto questo abbia effetto, bisogna cogliere la Felce con la luna in fase crescente e di sabato. Le foglie verranno fatte essiccare per tre giorni e poi conservate nel portafogli, in una bustina di plastica trasparente perfettamente chiusa.
La Mezza Luna è il simbolo femminile della Dea Iside, di ciò che identifica gli esseri deboli, sensibili, le ragazze, i bambini, i giovani malati. Questo amuleto evita le discussioni e la violenza sulle donne e ai bambini, così come le aggressioni e i pericoli imprevisti. Non ha alcun valore per gli uomini.
La moneta forata è molto propizia per tutti coloro che vogliono tentare la sorte. Sarà preferibilmente un pezzo in corso, d’oro, d’argento o di rame, ma mai fatto con una lega di nichel; molti pezzi correnti non potranno quindi servire. Se si tratta di un pezzo antico, è meglio che l’anno della fabbricazione sia dispari. Qualora lo si realizzi da sé, è utile se viene offerto, perché agisce solo su chi lo trova o lo riceve in regalo. Porta fortuna nel gioco d’azzardo.
Il maialino è stato anche per i Celti e gli Etruschi, legato alla Dea della fecondità della terra, simbolo beneaugurante: simbolo di abbondanza, buona sorte e forse per questo usato poi come salvadanaio. Ora è ritratto sulle immaginette di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali.
Anticamente si usava portare con sé un'immagine del cavalluccio marino poiché un potente amuleto, e se ne trovano dipinti sui muri esterni di molte case di Pompei per allontanare la sfortuna.
L'Occhio di Horus è un potente amuleto contro l’invidia, la sfortuna. Molto usato per la Protezione, allontana ogni sorta di negatività. Si può trovare sia quello rivolto a destra, che a sinistra, definito come il maschile e il femminile, ossia il Sole e la Luna.
Con esso si trovano bracciali, collane, portachiavi, e via dicendo. Prima dell’uso si raccomanda sempre di purificarlo e consacrarlo per l’uso che si desidera farne.

Per gli antichi egizi, la rana era un simbolo di fertilità e, a causa della sua straordinaria prolificità, era sacra a Heket, dea della nascita. Anche gli antichi romani indossavano amuleti a forma di rana, e Plinio stesso lasciò scritto che un amuleto a forma di rana aveva il potere di attirare gli amici  e di conservare l’amore. Se una rana salta in casa, insieme a lei entra la fortuna. In Inghilterra si usa tenere in tasca delle ossicine di rana per attirare i buoni auspici.

Simbolo solare della luce e dell’alba, il gallo è anche sinonimo di fierezza e coraggio. E’ possibile proteggere la propria casa attaccando sopra la porta una raffigurazione-un dipinto o, meglio, un galletto di ferro di questo animale. Volendo è anche possibile fare un ciondolo con questo animale. Attira la fortuna ed il coraggio e, nel contempo allontana le malelingue, le negatività e i disastri.

Dente di Squalo: ottimo anti-jella, specie per quel che riguarda le malattie. Rappresenta il vigore, la forza e svolge un’azione respingente nei confronti della cattiva sorte. E’ bene tenere un dente di squalo nel portafoglio se si ha a che fare con la borsa o la finanza in genere, ma è utile anche nelle cause giudiziarie per propiziare la riuscita della stessa. Attenzione alle truffe durante l’acquisto di questo oggetto.

L’artemisia è un’erba piuttosto comune, tenuta in gran considerazione già da Alberto Magno per i suoi magici poteri. Secondo la tradizione questo vegetale tiene lontano gli spiriti maligni e attira la buona sorte. Per essere un vero amuleto vegetale deve essere raccolto direttamente nei campi la notte di San Giovanni ( 24 giugno), alla mezzanotte precisa. In Italia è anche conosciuta con il nome di amarella, erba del fuoco e canapaccia.

Il Loto in tutto l’oriente è considerato un simbolo di purificazione e di buona fortuna. Essendo di colore bianco candido simboleggia la purezza della materia che si trasforma dallo staot grezzo a quello immacolato e perfetto. Per favorire la fortuna è bene appendere un’immagine del fiore di loto nella propria camera da letto: terrà lontano la negatività e i sonni agitati. L’emblema del loto stimola la creatività e l’attività artistica.

Sulla mandragora si sono versati fiumi d’inchiostro. Si tratta di un vegetale dai fiori bianchi e dalle foglie lanceolate; caratteristica è la radice, spesso biforcuta, somigliante a due gambe umane, di cattivo odore. Nella tradizione antica ne venivano attribuite proprietà afrodisiache. Oggi è rara da trovare; e chi fosse così fortunato da trovare una mandragora, dovrà strapparla dalla terra con un solo colpo netto e preciso e dopo averla ripulita potrà conservarla in un barattolo di vetro e esporla alla luce della luna piena. Questo diventa un talismano universale.

se vi sentite vulnerabili, fate le corna. Se per esempio siete a contatto con qualcuno che vi trasmette una negatività sia essa sconosciuta come persona o conosciuta. Questo gesto è da fare con la mano sinistra, rivolti nella direzione  in cui vi è questa sensazione e tenendo teso il braccio lungo il corpo.  Anche incrociare le dita è molto utile ponendo il dito medio sopra l’indice. La spiegazione sta nel fatto che la croce è un simbolo universale che mette ordine nel caos.

Il sale da cucina è un ottimo agente anti-jella (meglio benedetto), in special modo quello fine. Metterne un pò nella pellicola color acciaio e arrotolare.  Esso ha una doppia azione: da una parte allontana jella e malocchi e dall’altra attira la fortuna. Una tradizione afferma che bisogna mettere un piattino di terracotta da sistemare poi sotto il proprio letto, tenendolo per almeno sette giorni e sette notti di fila. Al termine il sale va bruciato o gettato nell’acqua corrente. Il sale blocca quindi le negatività. E’ utile se si vuole allontanare le negatività gettarlo dietro dalla spalla sinistra, perchè è proprio lì che secondo antiche credenze albergano spiriti maligni. Se si dubita di avere parecchie negatività in casa, si può anche metterlo negli angoli della casa; inoltre possiamo portare dei chicchi di sale nelle proprie tasche o nella propria auto. Può anche essere inserito sempre in pellicola, tra il materasso e la rete del letto, per aiutare un sonno privo di incubi.

Il suono di una campanella scaccia i cattivi spiriti e con questo anche la malasorte, aprendo così la via campanella alla fortuna. Si tratta di un portafortuna di origine orientale. Le campanelle si agitano ad ogni soffio di vento e producono tintinnii sommessi e delicati che interrompono la quiete domestica. Con il suono si pulisce l’ambiente, spezzano la staticità e quindi toglie la negatività. Si può usare in casa quando ne sentiamo l’esigenza oppure appenderla al lampadario o alle tende.
Tenere in casa un piccolo mazzetto di spighe appeso alle pareti, è sinonimo di buona fortuna. Esse sono simbolo di abbondanza e prosperità.
Anche toccare il legno, è un rituale scaramantico. Gli alberi per gli antichi erano creature semidivine. Ogni albero aveva associato un angelo custode del vegetale stesso, e toccare un albero significava ingraziarsi lo spirito e chiedergli protezioni e benefici. Così l’usanza è rimasta specialmente nei popoli del nord Europa, ma poi si è diffusa in altre aree geografiche e perfino alle nostre latitudini.



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