giovedì 28 gennaio 2016

CASALINGHE E DIPENDENZE

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Giovani, casalinghe, pensionati, disoccupati. La dipendenza non conosce classi.

Il fenomeno non è recente, ma solo da qualche anno è stato riconosciuto e diventato oggetto di studi. La dipendenza da “soap opera” o da “telenovela” è qualcosa di diverso dalla semplice dipendenza televisiva, agendo profondamente sull’inconscio di chi ne resta vittima, con conseguenze che possono rivelarsi gravi, soprattutto sul piano relazionale e sfociando talvolta in patologie.
A differenza di altri prodotti televisivi, come i telefilm o le cosiddette “situation comedy”, le soap operas portano in se elementi che agiscono a livello inconscio nello spettatore, favorendo una dipendenza dalla quale non è facile liberarsi, anche perché raramente riconosciuta e più spesso mantenuta nascosta (o sottodimensionata) dal “dipendente”.

Il termine “soap opera” significa letteralmente “opera saponetta” , con riferimento alla tipologia delle sponsorizzazioni che ne hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo. La prima soap opera della storia andò in onda su una emittente radiofonica americana nel gennaio 1931: “Clara, Lu’n Em” era una storia a puntate incentrata sulla vita quotidiana di tre donne, Clara, Lu ed Emma ed era sponsorizzata da una azienda, la Colgate-Palmolive-Peet specializzata in prodotti per la casa e per l’igiene personale. La principale azienda impegnata nella diffusione del genere fu però la Procter & Gamble, il cui dirigente Neil McElroy (diventato in seguito segretario alla Difesa del governo statunitense) viene considerato l’inventore della soap opera nella sua forma televisiva, un serial pensato espressamente per essere interrotto frequentemente da pubblicità, quasi sempre di detersivi, anche in considerazione del target di riferimento, che per molti anni è stato costituito in larga parte da casalinghe. La Procter & Gamble, azienda leader nel campo della comunicazione commerciale e pubblicitaria, sponsorizzò tra gli altri la trasmissione radiofonica “The Guiding Light” che iniziata nel 1937 sarebbe migrata in televisione nel 1952 e qui sopravvissuta fino ai giorni nostri (in Italia viene trasmessa con il titolo “Sentieri”), guadagnandosi il primato della serie più longeva di tutti i tempi. Non fu, tuttavia la prima soap opera ad andare in onda in televisione, primato che spetta alla serie “Faraway Hill” (1946), a cadenza settimanale e a “These Are My Children” (1949), la prima ad andare in onda tutti i giorni, per quindici minuti. Tra il 1940 e il 1970, le soap operas hanno trovato un pubblico sempre più numeroso e fedele fino al vero e proprio “boom” degli anni ’80 durante i quali la popolarità raggiunta da alcuni personaggi della serie – e di conseguenza delle situazioni che li vedevano protagonisti – ha permesso ad una soap opera come “General Hospital” (trasmessa anche in Italia) di raggiungere punte di oltre 30 milioni di telespettatori. Dopo gli anni ’80 il fenomeno, dal punto di vista produttivo, si è notevolmente ridimensionato in virtù dell’emancipazione femminile e della necessità da parte della donna di contribuire all’economia familiare, trascorrendo così sempre meno tempo in casa. Già dalla metà degli anni ‘70, però, le soap opera venivano esportate con successo fuori dagli Stati Uniti ove, come in Italia, iniziavano a trasmettere le emittenti televisive commerciali, introducendo la pratica dell’interruzione pubblicitaria, linfa vitale delle soap operas dal punto di vista produttivo. Nello stesso periodo, facevano la loro apparizione in Italia le telenovelas di produzione sudamericana, anch’esse di origine radiofonica (“radionovelas”) e prodotte fin dal 1951 in Paesi come Cuba, Messico e Brasile, anche qui sponsorizzate da ditte di prodotti per la pulizia e l’igiene personale ma destinate, al contrario di quelle statunitensi, alla fascia oraria del “prime time”, godendo quindi di un pubblico molto più eterogeneo che non le casalinghe. Benché in seguito prodotte e realizzate in quasi tutti i Paesi dell’America Latina, le “telenovele” che avrebbero conosciuto maggiore diffusione fuori dai confini patri sono quella brasiliane, che facendo leva sulle sensibilità comuni e affrancandosi da riferimenti troppo marcati alle situazioni socioculturali del Paese di appartenenza hanno finito per essere le più esportate del mondo, in particolare in Africa e in Europa.



Entrambi i prodotti – soap operas e telenovelas – sono riconducibili, dal punto narrativo, al genere del melodramma e la differenza tra loro, a parte le ambientazioni, sono da ricercare nelle finalità nell’uso dei sentimenti umani. Nelle soap operas, infatti, le traversie sentimentali dei personaggi (elemento basilare di entrambe le tipologie) hanno il solo scopo di movimentare la storia dal punto di vista spettacolare, in un contesto in cui agiscono fortemente altri elementi, come il dramma familiare, la competizione  professionale ecc. Nelle telenovelas i sentimenti si pongono al centro delle vicende, condizionando le azioni dei personaggi caratterizzati per la loro perenne infelicità ed incapacità di realizzarsi sentimentalmente. Esse, inoltre, sono spesso ambientate in epoche lontane, in gran parte nell’Ottocento mentre le soap opera sono quasi esclusivamente di ambientazione moderna.
Non sono questi, tuttavia, gli elementi che favoriscono la dipendenza dello spettatore. Il più importante è quello di essere dei prodotti seriali, strutturati cioè in brevi puntate che vanno in onda regolarmente, ogni giorno, alla stessa ora. Rispetto alla serialità, la differenza tra soap operas e telenovelas è che le seconde difficilmente durano più di una stagione, strutturate come sono in 200-250 puntate. Le “soap opera”, invece, non hanno una durata complessiva predeterminata e possono andare avanti anche per molti anni, cessando le trasmissioni solo a fronte di una significativa perdita di spettatori. La presenza di un’offerta elevata delle une e delle altre, fa sì che i suoi utenti (per lo più di sesso femminile, con un’alta percentuale di anziani) seguano anche più di una soap opera o “telenovela”,ma difficilmente potranno sviluppare forme di dipendenza nei confronti di un numero superiore a due prodotti.
Le trame delle “soap operas” e delle telenovelas sono concepite per attirare in tempi estremamente brevi l’affezione dello spettatore per il prodotto. In seguito, pur conservando caratteristiche di semplicità e immediatezza nello svolgimento, si svolgeranno in modo tale da mantenere sempre desta l’attenzione dello spettatore, soprattutto in prossimità delle interruzioni pubblicitarie, che non dovranno indurre a cambiare canale.

La dipendenza, dunque, viene sollecitata dalla regolarità con la quale si seguono le vicende delle soap operas, tanto che anche la perdita di un singolo episodio può provocare dei “sintomi di privazione”. I segnali più allarmanti di un’eventuale dipendenza, però, si rivelano in occasione dei fine settimana, durante i quali viene sospesa la loro programmazione. Se lo spettatore più “organizzato” potrà ricorrere al videoregistratore rivedendosi qualche puntata e mantenendo quindi il “contatto” con l’oggetto della sua dipendenza, gli altri dovranno fare i conti con fenomeni quali forti stati di ansia, agitazione e scollamento dalla vita reale. Le trame delle soap operas saranno sempre al centro dei loro pensieri, perché più semplici da gestire mentalmente che non i problemi della vita di tutti i giorni. L’empatia con i protagonisti, quindi, provocherà nel tempo uno stato confusionale per il quale lo spettatore non saprà più distinguere la finzione dalla realtà, arrivando a pensare che i personaggi delle soap operas vivano per davvero ciò che accade nel piccolo schermo. E finendo quindi per partecipare emozionalmente alle loro traversie, più di quanto sia lecito aspettarsi da uno spettatore comune, tanto più se un personaggio presenta elementi caratteriali che fanno scattare meccanismi di identificazione.

Più in generale, l’ossessione per una soap opera può provocare danni molto gravi sul piano relazionale, guastando irrimediabilmente i rapporti con amici, colleghi o familiari.

Il doppio lavoro con i suoi multipli ruoli, la nascita e la cura  di uno o più figli; il conflitto con il partner con  eventi o meno di violenza, separazione, perdita; il distacco dai figli; la perdita del lavoro del coniuge o il pensionamento, la cura degli anziani e dei malati (suoceri e genitori).

Questi eventi  sono occasioni   intorno alle quali si concretizzano i fattori di rischio tipici della vita di una donna:
-la presenza di un sovraccarico, ovvero l'eccesso di compiti e di fatica connessa;
-la dipendenza , ovvero l'impossibilità al cambiamento delle relazioni;
- il senso di  fallimento di un progetto di realizzazione personale pensato intorno alla relazione con l'altro (partner, figli) accompagnato dal vissuto depressivo ( allora...non sono capace, non valgo, ecc).

Questi eventi tipici della vita della donna possono definire una  serie di "sindromi della vita quotidiana femminile" che sono alla base della depressione:
sindrome risarcitoria  e dipendenza dal partner:  il fallimento della relazione di supporto e confidenza  all'interno della coppia;
sindrome emancipazionistica e dipendenza dal lavoro familiare:  il fallimento dell'armonizzazione dei ruoli familiari ed extra-familiari;
sindrome del focolare e dipendenza dal lavoro familiare: il fallimento della realizzazione di una soddisfazione personale nel progetto di una famiglia unita ed autarchica ;
sindrome dello svincolo e dipendenza dal partner dipendente: il fallimento di un progetto di autonomia dalla famiglia di origine  del partner;
sindrome della maternità e dipendenza dal modello materno: il fallimento di un rapporto materno risarcitorio ed alternativo (compensativo e diverso da quello sperimentato nella propria storia infantile-adolescenziale).
sindrome del nido vuoto e dipendenza dai figli: il fallimento di un progetto di realizzazione personale attraverso i figli (la mancata realizzazione di un rapporto di prolungamento di sè nei figli).

LEGGI ANCHE : http://pulitiss.blogspot.it/2015/02/noi-casalinghe.html




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mercoledì 27 gennaio 2016

LO SNORKELING

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Lo snorkeling è un’escursione che si svolge in mare e permette di osservare la vita marina, delle barriere coralline o degli scogli in maniera molto semplice.
L’attrezzatura da snorkeling è composta dalla maschera, pinne e boccaglio. Il boccaglio, o aeratore (lo snorkel) permette di respirare senza dover alzare la testa, le pinne aiutano a nuotare con il minimo sforzo, rendendo l’azione più efficace.
Tutti possono praticare questa disciplina acquatica, non c’è bisogno di essere esperti nuotatori, per questo ci si può anche avvalere di attrezzature specifiche come i giubbotti di galleggiamento che mantengono a galla, dando sicurezza a chi non ha mai provato prima lo snorkeling.

Nello snorkeling si nuota in superficie utilizzando il boccaglio chiamato anche aeratore (in inglese Snorkel). Quest’ultimo è un tubo ricurvo in materiale plastico. Impiegato nell’attività subacquea ha una delle estremità modellata in maniera ergonomica in silicone così da poter essere inserita in bocca in maniera più confortevole. S’impiega assieme alla maschera da sub e serve a respirare senza alzare la testa dall’acqua consentendo di continuare a guardare il fondale. Nato per la pesca in apnea è oramai indispensabile ogniqualvolta si usano maschera e pinne anche per uso “turistico”.



L'attrezzatura essenziale prevede la maschera, il respiratore e le pinne a cui si possono aggiungere vari accessori quali: macchina fotografica subacquea, pugnale, palloncino di segnalazione etc.
Cura particolare è da prestare nella scelta della maschera. La stessa deve essere confortevole, quindi deve essere scelta in base alla conformazione del proprio viso e, perciò, deve essere provata prima dell'acquisto. Questo è possibile in un negozio specializzato in vendita di attrezzature subacquee. La prova da effettuare consiste nell'indossare la maschera premendola sul viso, per fare uscire l'aria, e verificare che la stessa rimanga al suo posto senza supporto e fastidi. Normalmente insieme alla maschera viene fornito anche il respiratore, ma è possibile acquistarli separatamente. E' consigliabile un respiratore che abbia la curva a soffietto, sia per comodità d'uso che per meglio espellere l'acqua dopo una immersione. Il boccaglio deve essere morbido. Per quanto riguarda le pinne, anche se non strettamente indispensabili per effettuare lo snorkeling, esse sono necessarie per coprire maggiori distanze senza fatica, e devono essere scelte, ovviamente in base alla misura del piede, ma anche in base all'uso che se ne vuole fare, ricordando che una pinna di maggiore superficie produce maggior velocità, ma anche maggior fatica.

Quando si è già in acqua, per evitare che il vetro della maschera si appanni, sputare nella parte interna del vetro spargendo il liquido con le dita, quindi dare una veloce sciacquata con l'acqua del mare e indossare velocemente la maschera. Questo dovrebbe prevenire l'appannamento del vetro fin che non la si toglie. Chi trova sgradevole questa incombenza può acquistare in negozio delle bombolette adatte allo scopo. Per quanto riguarda il respiratore, assicurarsi di regolarlo in modo che questo sia normale alla superfice dell'acqua. Siccome non ci si può guardare ad uno specchio, l'unico metodo è quello di verificare, in posizione di osservazione, l'inclinazione del respiratore con una mano.

L'esperienza dello snorkeling può essere veramente entusiasmante in ambienti marini particolari come quello della barriera corallina. Generalmente i nostri mari non si prestano a tale attività salvo casi particolari, in quanto essendo una attività da svolgersi sulla superficie del mare, il fondale non deve essere molto profondo e l'acqua deve essere cristallina. Inoltre, bruschi cambiamenti di temperatura alle varie profondità rendono difficoltosa l'osservazione, perciò anche l'omogeneità della temperatura dell'acqua nello specchio di mare dove si svolge l'attività, ha la sua importanza. Se avete in programma una vacanza nei Caraibi, piuttosto che sulle sponde di qualche oceano, e in generale dove si offre il servizio di snorkeling, non lasciatevi sfuggire l'occasione di una esperienza che può essere indimenticabile.
Per i più appassionati del mondo marino, una escursione notturna permette di vedere un paesaggio totalmente diverso con una fauna non visibile di giorno. Per l'attività di osservazione notturna è, ovviamente, indispensabile l'uso di lampade subacquee.



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martedì 26 gennaio 2016

LA SIGARETTA



La sigaretta fu, forse, inventata dai soldati musulmani che, durante l'assedio di San Giovanni d'Acri (nell'odierno Israele) del 1831-2, pare sostituissero al narghilè i tubetti di carta svuotati della polvere da sparo con del tabacco sminuzzato manualmente. Altri ne attribuiscono l'invenzione ad alcuni soldati inglesi, sbarcati sempre a San Giovanni d'Acri nel 1840 in seguito all'azione militare contro l'Egitto. Costoro, privi di pipe e di tabacco, fabbricarono speciali sigarette ricorrendo a foglie di tè arrotolato. L'arrivo nel mondo moderno, non tanto della sigaretta quanto dell'uso di inalare il fumo prodotto dalla combustione delle foglie di tabacco, avvenne l'8 novembre 1587 quando Sir Walter Raleigh portò in Gran Bretagna, allora sotto il regno di Elisabetta I d'Inghilterra, delle foglie di tabacco e altri vegetali provenienti dalle terre adiacenti al fiume Orinoco. Nel 1885 James Buchanan Duke iniziò la produzione e la commercializzazione delle moderne sigarette prodotte industrialmente.

Non solo Duke contribuì a creare la sigaretta ma ha anche aperto la strada ai sistemi di marketing che hanno portato al suo successo in tutti il mondo.

Nel 1880, all’età di 24 anni, Duke entrò in quella che allora era una nicchia nel business del tabacco: le sigarette rollate e pronte. Inizia a lavorare con un giovane meccanico, James Bonsack, che diceva di poter meccanizzare la produzione di sigarette. Duke era convinto che la gente avrebbe avuto voglia di fumare queste sigarette ordinate e perfettamente simmetriche.

Dalla macchina di Bonsack venne fuori una sigaretta di lunghezza infinita e successivamente veniva tagliata attraverso cesoie rotanti. Il manufatto veniva “vivacizzato” con additivi chimici: glicerina, zucchero, melassa e altri prodotti utili per mantenere umide le sigarette.

Il Dr Robert K. Jackler, della Stanford University Medical School, spiega come le donne siano state persuase a fumare agli inizi del XX secolo: “L’industria del tabacco ha avuto un problema rispetto alle donne e alla pubblicità a loro rivolta: per convincerle a fumare doveva cambiare le aspettative culturali”. In quegli anni, una donna che fumava veniva infatti considerata una prostituta. Una “signora”, invece, non sarebbe mai stata sorpresa a fumare in pubblico.

La Società Americana del Tabacco chiamò un esperto di comunicazione, il dottor Edward Bernays (parente di Sigmund Freud), che elaborò una strategia di marketing rivolta proprio alle donne. Edward, a sua volta, consultò lo psicanalista Abraham Arden Brill, per indagare sul significato più profondo della relazione tra la sigaretta e la donna. Brill era stato uno dei primi in America a praticare la psicanalisi, e confidò a Bernays che secondo lui per le donna la sigaretta avrebbe potuto rappresentavano il simbolo maschile per eccellenza, il pene, e il potere sessuale del maschio. Brill disse a Bernays che se fosse stato possibile trovare il modo di collegare le sigarette all’idea di sfida al potere maschile, le donne avrebbero fumato. E in quel modo avrebbero posseduto un proprio “pene”. Alla fine degli anni ’20, Bernays reclutò un gruppo di donne e le fece marciare sulla Quinta Avenue di New York con le loro “torce della libertà”: le sigarette. Uno dei simboli più potenti dell’emancipazione femminile.

La macchina di Bonsak era in grado di produrre 120.000 sigarette al giorno, circa un quinto del consumo degli Stati Uniti in quel momento. L’industria del tabacco si trovava di fronte ad un problema: a breve avrebbe prodotto più sigarette di quanto ne venivano vendute.  Doveva dunque capire come catturare questo mercato. La risposta si trovava, ancora una volta nella pubblicità e nel marketing. Duke iniziò a sponsorizzare manifestazioni e concorsi di bellezza, tappezzando di annunci giornali e rotocalchi. Nel 1889 spese 800 mila dollari per azioni di marketing (circa 25 milioni di dollari di oggi). Come Duke aveva intuito alla gente piaceva questa “sigaretta meccanizzata”. Era di aspetto moderno e igienico (rispetto ai sigari rollati a mano e chiusi con la saliva).  Le sigarette, inoltre, venivano considerate più salutari delle altre forme di fumo viste le loro dimensioni. E a lungo i medici le consigliarono contro il raffreddore, la tosse e la tubercolosi.

C’è stato un movimento anti-sigaretta agli inizi del 1900, ma era più interessato alla morale che alla salute. Le sigarette sono state vietate in 16 diversi stati degli USA, tra il 1890 e il 1927. Anche per questo motivo lo sguardo di Duke inizia a rivolgersi ai mercati stranieri. Nel 1902 fonda la British American Tobacco con il suo rivale Imperial Tobacco. Imballaggio e commercializzazione sarebbe stata ottimizzata per i consumatori diversi, ma le sigarette sarebbero rimaste invariate. Oltre un decennio prima della creazione del modello T, di Henry Ford (la prima auto costruita in serie), James Duke aveva realizzato un prodotto universale. Secondo Jordan Goodman, autore del libro “La storia del tabacco”, tutta la globalizzazione per come la conosciamo (da McDonald a Starbucks) è stata preceduta dalla sigaretta di Duke.

La diffusione delle sigarette, a livello globale, ancora oggi è in crescita. Sebbene il fumo nelle parti ricche del mondo sia in declino, la domanda di sigarette nei paesi in via di sviluppo è in aumento del 3,4% l’anno, portando ad una crescita complessiva dei consumi di sigarette. L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che, se non verranno prese urgenti misure preventive, 100 milioni di persone moriranno per malattie legate al tabacco nel corso dei prossimi 30 anni: più che di Aids, tubercolosi, incidenti stradali e suicidi messi insieme.

La sigaretta è un oggetto di consumo molto diffuso in alcune culture, nonostante i danni noti derivanti dalla dipendenza (tabagismo) e dall'assunzione diretta o indiretta del fumo, anche da parte di soggetti astanti e non fumatori. Il fumo di sigaretta è il metodo più comune di assunzione della nicotina, il componente psicoattivo del tabacco.

La sigaretta in uso in occidente è generalmente composta di foglie di tabacco essiccato e finemente tritato (trinciato) e di tabacco ricostituito, spesso mischiato con altri additivi, arrotolate o pressate in un cilindro di carta arrotolata di varie fogge, spesso di poco meno di 120 mm di lunghezza e 10 mm di diametro. Uno dei lati della sigaretta viene acceso e brucia lentamente senza fiamma permettendo di inalare il suo fumo dall'altro lato dove può essere posto un filtro, che il fumatore porta alla bocca. Talvolta le sigarette vengono fumate attraverso un bocchino.

La sigaretta si differenzia dal sigaro per le sue dimensioni inferiori, per il diverso trattamento a cui sono sottoposte le foglie di tabacco che la compongono e per la carta di colore bianco che la avvolge. L'involucro dei sigari invece viene generalmente creato arrotolando foglie di tabacco intere.

La nicotina, il principale componente attivo a livello neurologico della sigaretta, provoca una forte dipendenza nel soggetto che la consuma, stimolando il "sistema di ricompensa" del cervello.

Il fumo di sigaretta è considerato causa di gravi danni alla salute e fattore favorente l'insorgere di patologie a carico dell'apparato respiratorio, dell'apparato cardio-vascolare, nonché lo sviluppo di tumori. Studi hanno dimostrato che l'assunzione di fumo attraverso la sigaretta è più pericolosa per l'organismo rispetto all'assunzione tramite pipa o sigaro, in quanto nell'atto del consumo la quantità inalata è superiore, e i prodotti di combustione della carta aggiungono ulteriori componenti tossici, anche se alcuni tumori del cavo orale sono specifici delle ultime due modalità. Il consumo del fumo provocato dalle sigarette in maniera attiva o passiva provoca secondo alcune stime più di 440.000 morti ogni anno soltanto negli Stati Uniti.

Il fumo di sigaretta (e generalmente di tabacco), è una miscela di gas (87%), vapore (5%) e particelle solide sospese (8%).

Il fumo derivante dalla combustione di una sigaretta contiene oltre 4.000 composti. Circa 3900 di queste sostanze sono gravemente dannose per gli organismi viventi. In generale comunque, il prodotto della maggior parte delle combustioni in carenza di ossigeno, atte a generare particolato incombusto o fumo, contengono composti dannosi per la salute.

Negli ultimi anni nei paesi più progrediti, i consumatori del fumo di sigaretta sono diminuiti, a seguito delle notizie riportate dal Surgeon General nel 1964, di correlazione fra fumo e danno alla salute. La riduzione non fu poi così drastica: nel 2003, ad esempio, negli USA il 22% degli uomini fumava regolarmente sigarette, e anche se nel 2004 il Surgeon General ha evidenziato nuovi pericoli aggiuntivi per chi fa uso abitualmente di sigarette, il numero di consumatori non è diminuito ulteriormente. In Italia tra il 2006 e il 2007 il numero complessivo di fumatori è leggermente aumentato. Il sesso maschile prevale e per quanto riguarda l'età iniziale si attesta intorno alla prima decade,e più del 30% dei fumatori inizia prima del raggiungimento della maggiore età. Per quanto riguarda il sesso femminile comporta il 17% di tutti i decessi negli USA, il fumo in generale avendo effetti anti-estrogenici comporta nella donna cambiamenti ormonali come l'anticipazione della menopausa.

La maggior parte delle sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene prodotte nella combustione di una sigaretta è contenuta nel residuo del fumo ottenuto per allontanamento dell'acqua e della nicotina. Le sostanze nocive del fumo che possono danneggiare direttamente l'apparato respiratorio, irritare e predisporre a danni ulteriori, ma anche indirettamente il resto dell'organismo, sono essenzialmente prodotti della combustione incompleta di tabacco e carta, e sostanze volatilizzate per la relativamente elevata temperatura che ne consegue:
catrame
composti organici volatili (VOC), tra cui il cancerogeno benzene;
idrocarburi policiclici aromatici (IPA), provenienti dalla combustione sia della carta sia del tabacco;
particolato, e principalmente
particolato carbonioso, anch'essi derivanti dalla combustione incompleta;
nicotina, contenuta nelle foglie della pianta del tabacco e volatilizzata col calore;
monossido di carbonio, prodotto dalla combustione incompleta;
sostanze irritanti,
in primo luogo le aldeidi (acroleina, acetaldeide), conseguenti ad una combustione incompleta ma a maggior livello d'ossidazione;
e a seguire acidi organici carbossilici (acido formico), fenoli (fenolo, cresoli),
ammine e ammoniaca,
idrocarburi non aromatici di varie tipologie (principalmente alcani C12-C15) che contribuiscono a intaccare lo strato lipidico protettivo di organi e cellule, predisponendo all'aggressione di altri composti;
altre sostanze ossidanti.
È misurabile la formazione di radicali liberi e ossidanti di ossigeno o carbonio durante la combustione della sigaretta. Questi radicali sono a "a vita lunga", con un tempo di vita alla temperatura del fumo inferiore al secondo, che quindi terminano le loro reazioni mentre fluiscono attraverso la lunghezza della sigaretta, prima di arrivare al polmone del fumatore. Il principale di questi è il complesso chinone-idrochinone, che riduce l'ossigeno molecolare a anione superossido, perossido di idrogeno e radicale idrossilico. Queste reazioni sono ostacolate se interviene la superossido dismutasi, una metalloproteina che catalizza la dismutazione del radicale superossido in ossigeno singoletto.

Nella fase aeriforme, invece, si dimostra la formazione di un secondo tipo di radicali alchilici e carbossilici, molto più reattivi e a vita breve, pari a qualche frazione di secondo. Questi radicali si rilevano in alte concentrazioni nel fumo sia con la condensazione del fumo a temperature molto basse, che a temperatura ambiente con lo spettroscopia EPR, se questi radicali sono stati intrappolati da composti più stabili (spin trapping e chemiluminscenza) che li rendono misurabili dopo 1000-1200 secondi. La dinamica di questi radicali è stata correlata al biossido di azoto, molto reattivo con le specie chimiche presenti nella sigaretta, in particolare con i dieni (come l'isoprene) per formare radicali alchilici.



Una sigaretta brucia tra i 25 e i 30 mg di acido ascorbico. Un picco nella produzione di radicali liberi e ossidanti avviene nei primi minuti di combustione. Con la tecnica della chemiluminescenza, si è verificato che questo primo picco è ridotto in modo importante dalla acetilcisteina e l'erdosteina, e ancora di più il derivato glutatione; con la stessa tecnica è stato evidenziato per la prima volta un secondo picco più significativo, dopo 12-14 minuti, che scompare con l'aggiunta alla sigaretta di antiossidanti quali sodio selenito, vitamina C oppure A/ C/ E, e si riduce debolmente con acido urico, nell'impossibilità di portarli in dosi adeguate direttamente al polmone.

L'assunzione alimentare di resveratrolo sembra ridurre drasticamente i sintomi dell'ostruzione delle vie aeree nei fumatori e nei malati cronici, non la permanenza di sostanze tossiche nei polmoni. Se il fumo è tra le possibili cause di un aumento dei globuli rossi nel sangue (policitemia, percentuale in volume), l'alcol determina una minore produzione del numero di globuli fino a condizioni di anemia.

La nicotina è uno dei principali componenti del tabacco, cui conferisce aroma e sapore; viene per la maggior parte eliminata nell'aria, mentre una piccola quantità arriva ai polmoni, dai quali viene parzialmente assorbita, generalmente in ragione da un quindicesimo ad un ventesimo della quantità di nicotina presente nel fumo inspirato, per un totale compreso tra 1 e 2 milligrammi per ogni sigaretta fumata. Provoca l'aumento della pressione del sangue, l'aumento delle contrazioni del cuore e produce contrazioni dei vasi sanguigni periferici; è inoltre l'agente che più di ogni altro porta al fumatore dipendenza ed assuefazione.

Il monossido di carbonio è un gas tossico che interferisce con il trasporto dell'ossigeno da parte del sangue e con il suo utilizzo a livello cellulare.

Gli idrocarburi policiclici aromatici prodotti dalla combustione della sigaretta, contribuiscono al danno genomico, aumentano notevolmente il rischio di insorgenza dei principali tumori dell'apparato respiratorio, dell'apparato digerente e di diverse altre patologie tumorali.
Il consumo abituale di sigarette è fattore di incremento del rischio dell'insorgenza di una serie di patologie che possono avere esito mortale per il soggetto, raggruppabili in tre sottospecie: cardiopatie, malattie respiratorie e comparse di masse tumorali:
Il fumo aumenta la pressione delle arterie, causa aterosclerosi, ostacolando la circolazione del sangue nei vasi e aumentando il rischio di infarto e di ictus.
Broncopneumopatia cronica ostruttiva, la quarta causa di morte nel mondo più civilizzato, un'ostruzione delle vie respiratorie, il cui sintomo premonitore è una tosse continua.
Carcinoma polmonare, negli USA nel 2005 considerato come il 13% di tutti i tumori, mentre in Italia è considerato la prima causa di morte per manifestazione tumorale, con 32.000 morti nel 2002.
Carcinoma della bocca, di cui rappresenta la prima causa in assoluto, assieme all'abuso di alcolici, abitudine che spesso si accompagna al fumo.
Carcinoma endometriale, soprattutto nelle donne in stato di postmenopausa.
Carcinoma gastrico, per cui viene considerato il più alto fattore di rischio.
Polmonite interstiziale desquamativa
Infarto miocardico acuto, nelle donne il rischio è aumentato da 6 a 9 volte.
Ictus
Bronchiolite respiratoria con interstiziopatia
Malattia di Buerger, una forma di trombosi più diffusa nel continente Asiatico, se la persona continua il consumo abituale delle sigarette può rendersi necessario l'amputazione dell'arto interessato.
Malattia di Legg-Perthes: fumare durante la gravidanza aumenta il rischio di incidenza nei nascituri.
In alcuni Paesi, come l'Italia, i produttori sono tenuti a inserire nei pacchetti di sigarette messaggi sulla pericolosità del fumo per la salute. In altri Paesi, i produttori provvedono a farlo volontariamente. Queste informazioni escludono la responsabilità dei produttori per le malattie causate dal fumo attivo, e la possibilità di richieste di risarcimento danni.

Il tabacco, e in particolar modo la nicotina in esso contenuta, possono creare dipendenza. L'esistenza di un'astinenza da nicotina fu ipotizzata per la prima volta nel 1942, ma fu scientificamente provata dagli studi sul tabacco effettuati tra il 1961 e il 1975 dai dottori Herbert Silvette e Paul Larson. In un primo momento si credette che i sintomi della dipendenza fossero inconsistenti e di origine psicologica, e solo alla fine degli anni settanta si parlò di una vera e propria sindrome di astinenza da nicotina.

L'approccio iniziale favorì la credenza che l'assunzione di nicotina non comportasse tossicodipendenza, e in questo contesto si inserirono le campagne di disinformazione da parte delle industrie delle sigarette, che cercarono per decenni di nascondere i rischi mortali derivanti dal fumo. Un indicatore per comprendere la dipendenza del soggetto alla nicotina è il semplice cercare di ritardare la cosiddetta "prima sigaretta della giornata", spesso si va incontro all'astinenza da fumo, e la persona cerca aiuto non riuscendo a smettere autonomamente.

Occorre distinguere comunque tra dipendenza fisica e dipendenza psicologica. La nicotina o anche la sigaretta nella sua interezza (ad esempio il gesto stesso di fumare o di tenere la sigaretta tra le dita) possono generarle entrambe. La dipendenza dalla sigaretta può variare molto da soggetto a soggetto, comunque in genere si ha una diminuzione o scomparsa dei sintomi della dipendenza fisica entro una decina di giorni dall'ultima sigaretta[senza fonte], mentre la dipendenza psicologica può durare anche per mesi, anni o non scomparire mai del tutto.

Alcune ricerche metterebbero in risalto l'estrema difficoltà, per i soggetti che ci provano, a smettere completamente di fumare: meno del 7% di chi non usufruisce di alcun supporto farmacologico e/o medico-psicologico non avrebbe ricominciato a fumare a distanza di un anno. Più recentemente si è ricorso anche all'ipnosi, all'agopuntura, ai farmaci a base di nicotina e al bupropione. Nell'ipnosi il terapeuta trasmette messaggi al paziente, immerso in uno stato di coscienza basso, che potrebbero rinforzare la sospensione al fumo; invece l'agopuntura sfrutta il metodo di terapia auricolare; i prodotti a base di nicotina, siano essi cerotti, gomme da masticare o spray, tendono a spezzare il circolo della dipendenza fisica; il bupropione, infine, produce avversione al fumo.

Ma possiamo incolpare Duke di tutto questo? Dopo tutto, nessuno è stato costretto a iniziare a fumare, anche se per tanti è difficile rinunciare una volta che hanno iniziato. In un saggio Proctor Robert ha scritto che molte persone in tutta l’industria del tabacco hanno una certa responsabilità: “Dobbiamo renderci conto che tutte gli annunci pubblicitari  possono essere cancerogeni, insieme ai negozi che vendono le sigarette. I dirigenti che lavorano per le aziende di sigarette causano il cancro, così come i grafici che curano il design dei pacchetti di sigarette”. Le cause legali vinte contro contro “Big Tobacco” hanno dimostrato che le aziende del tabacco erano a conoscenza degli effetti negativi dei loro prodotti, ma non ha fatto nulla a riguardo. Buck Duke, che morì nel 1925, non lo ha fatto.

Dietro il tabacco si cela uno dei piu' evidenti conflitti di interesse nello Stato italiano che guadagna dalle imposte sul tabacco il 74 per cento del costo del pacchetto. Inoltre lo Stato italiano incassa anche la percentuale destinata al produttore (16 per cento) nel caso in cui la sigaretta venduta e' quella prodotta dal Monopolio di Stato.
Grazie alle tasse delle sigarette nel 1999 sono entrati nelle casse dell'erario 17 mila miliardi.
Il Monopolio di Stato da pochi mesi si e' trasformato in Ente Tabacchi Italiani (ETI), sempre statale ma che ha avviato alla privatizzazione la struttura della manifattura di Stato.
A proposito di sprechi: per rendere competitiva la struttura aziendale l'ETI ha dovuto fare numerose potature al personale chiudendo alcune manifatture. Come dichiarato dagli stessi dirigenti dell'ETI in Italia 14 stabilimenti producevano tanto quanto viene prodotto in un solo stabilimento della Philip Morris in Olanda. Ora gli stabilimenti sono quasi dimezzati e gli addetti in esubero spostati altrove. Spesso si sente dire da parte degli operatori del settore che il tabacco crea lavoro.

Di fatto vanno ridimensionate le cifre, sia per gli esuberi, sia per gli addetti alla coltura e trasformazione del tabacco che vengono contati come se le loro economie familiari dipendessero unicamente dal tabacco, mentre moltissimi di loro sono stagionali e precari.
Il fatto che il tabacco crei posti di lavoro e' una teoria che spesso ne legittima l'esistenza. Ben poca evidenza viene data al fatto che il tabacco contiene una droga (la nicotina, catalogata come tale dalle autorita' sanitarie mondiali piu' importanti), che questa droga andrebbe venduta in farmacia come sostanza stupefacente, e che questa sostanza genera nel giro di poche settimane dipendenza, e che questa dipendenza induce a fumare oltre alla nicotina una quantita' di catrame che provoca la morte (prematura, di 10-15 anni) a 90.000 persone ogni anno in Italia.
Lo Stato evidentemente preferisce le entrate immediate (i tabaccai a cui spetta il 10 per cento del costo del pacchetto, pagano settimanalmente alla consegna della merce il prezzo integrale delle sigarette che acquistano) senza tenere conto dei costi sanitari che a lungo termine il vizio del fumo provoca. Tra cure per il cancro, asma, bronchiti e giornate lavorative perse la spesa sanitaria determinata dal fumo ammonta a circa 17.000 miliardi l'anno, che corrisponde piu' o meno alla cifra che lo Stato incassa con le tasse sulle sigarette.



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lunedì 25 gennaio 2016

LA LUCERTOLA AZZURRA



La Podarcis sicula coerulea già Lacerta coerulea faraglionensis (lucertola azzurra),  vive esclusivamente sui Faraglioni di Capri. Quest’esemplare, dalla particolare colorazione azzurra della gola, del ventre, dei fianchi, del sottocoda e dalla pigmentazione nerastra del dorso, ha una corporatura elegante, capo ben distinto, lingua piatta bifida e retrattile, occhi muniti di palpebre mobili con pupille rotonde.
Di indole vivace, i maschi adulti sono animali territoriali ed in modo particolare durante il periodo della fregola sono soliti azzuffarsi, anche se generalmente questi combattimenti sono ritualizzati; l’alimentazione è essenzialmente insettivora.
Il melanismo, il fenomeno che consiste nell‘inscurimento del dorso e delle parti ventrali, facilita la termoregolazione, infatti i Rettili sono definiti animali a sangue freddo o meglio pecilotermi ectoterni e di conseguenza sono operosi solo quando le condizioni termiche ambientali sono tali che il corpo raggiunga una temperatura adeguata allo svolgimento delle funzioni vitali.
Secondo alcuni naturalisti i colori tendenti allo scuro dei sottoventre assorbirebbero meglio il calore, permettendo alla Podarcis sicula coerulea, di cominciare a cacciare prima delle lucertole dalla tipica colorazione più chiara, favorendo, in questo modo, anche le funzioni riproduttive.

Le evoluzioni che conducono alla biodiversità, da sempre rappresentano una attrattiva per i naturisti, e le isole proprio a causa delle loro ridotte dimensioni si possono considerare una sorta di laboratori naturale, dove riescono a sopravvivere solo poche specie e dove lo stare soli favorisce la loro riproduzione e la creazione di nuove specie.
Tra i Vertebrati delle isole che si affacciano sul mediterraneo, i Rettili sono quelli che mostrano un alto grado di endemicità ed in particolare quelli appartenenti alla famiglia dei Lacertidae, genere Podarcis; la lucertola campestre, Podarcis sicula, è diffusa dalle isole del Tirreno all’Appennino e dall‘Istria al Mare di Marmara.




Uno dei primi a descrivere questa entità fu il medico naturalista Ignazio Cerio, che rese nota la scoperta nel 1870. Ma sul finire del XIX secolo la scoperta di questa nuova “specie” scatenò un’accesa disputa tra Bedriaga ed Eimer, due zoologi europei; la causa fu il diritto di precedenza sulla scoperta. In ogni caso, il primo che pubblicò la descrizione della lucertola azzurra fu nel 1872 l'erpetologo tedesco Theodor Eimer (1843–1898). In realtà, gli attuali studi tassonomici hanno dimostrato che la popolazione di lucertola azzurra presente sui Faraglioni non costituisce una nuova specie ma una delle tante sottospecie di lucertola campestre.
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domenica 24 gennaio 2016

IL PORTACENERE

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Il portacenere o posacenere è un recipiente destinato a ricevere le ceneri del tabacco e i mozziconi di sigari e sigarette.

Esiste una grande diversità di forme in funzione dei luoghi e dei gusti:

Nei luoghi pubblici dove è vietato fumare, il posacenere è generalmente fisso e si trova davanti l'ingresso. Un nuovo modello per spazi esterni è il gettasigarette.
Per l'uso domestico è generalmente mobile e decorativo.
Esistono modelli portatili e richiudibili, chiamati "portacenere da borsa".
Nei mezzi di trasporto è congiunto al veicolo.

Molte marche di sigarette propongono i loro portacenere con impresso il proprio logo. Grazie alle innumerevoli quantità di portacenere esistenti con loghi di marche di sigarette, di birra o di caffè sono nati molti collezionisti del genere.

A Milano ogni giorno vengono prodotti 5 milioni di mozziconi di sigaretta, di questi 1,25 milioni vengono gettati a terra. Sono i dati illustrati a Palazzo Marino alla presentazione della campagna di comunicazione 'Milano è così' che ha l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sulla dispersione dei mozziconi nell'ambiente. La campagna è stata realizzata da Amsa, Jti (gruppo Japan Tobacco Inc.) con il patrocinio del Comune di Milano.

Negli esercizi commerciali sono stati distribuiti 3 mila 'Cenerino', un posacenere da esterno per bar e ristoranti realizzato in materiali riciclati, prodotto con Cial (Consorzio nazionale recupero e riciclo imballaggi in alluminio) e Comieco (Consorzio recupero e riciclaggio imballaggi a base cellulosica). Altri 25 mila posacenere tascabili, realizzati da Jti, sono stati consegnati ai fumatori all'uscita della metropolitana M1 nelle stazioni Duomo, Cadorna, Lima e Lotto.

"È una iniziativa importante che sensibilizza su un tema cruciale per il decoro della città - ha detto l'assessore a Mobilità e ambiente del Comune, Pierfrancesco Maran - a Milano ci sono circa 25 mila cestoni per gettare i mozziconi in modo sostenibile ma non per tutti il gesto risulta automatico".

"I mozziconi di sigarette sembrano un problema marginale - ha concluso il responsabile operativo di Amsa, Mauro De Cillis - ma così non è perché in natura ci mettono fino a 5 anni per deteriorasi totalmente". Per le strade di Milano ogni anno, secondo Amsa, vengono raccolte 90 tonnellate di mozziconi.



Al giorno d'oggi fumare è diventata un'abitudine della maggior parte della gente. Ovunque è pieno di mozziconi di sigaretta che indicano il passaggio di qualche fumatore. Ma è stato inventato un oggetto tanto semplice quanto utile per poter raccogliere i rimasugli di cenere e tabacco: il posacenere. In commercio ne esistono parecchi, ma per chi volesse invece creare un posacenere con le proprie mani dando un tocco di originalità potrà utilizzare delle lattine delle bibite invece di buttarle. Un posacenere è un ricettacolo di cenere di mozziconi di sigarette e di sigari; è tipicamente realizzato con materiale ignifugo come il vetro, la plastica termo-resistente, la ceramica, il metallo, o la roccia. Normalmente il design di un posacenere consiste in un cilindro poco profondo con una base piatta. I modelli di posacenere utilizzati nei luoghi pubblici sono nella maggior parte dei casi da parete e a causa del maggiore uso che ricevono presentano dimensioni più grandi rispetto ai posacenere da tavolo standard. In commercio esistono una grande varietà di posacenere, il modello più comune possiede due tacche sul bordo per contenere sia che le sigarette che i sigari.

I design più particolari di posacenere sono composti da due parti di metallo ad incastro, il cui fondo è riempito con acqua. I posacenere si trovano anche nelle auto (molti produttori di veicoli non includono più i posacenere come equipaggiamento standard ma come accessori opzionali), al di sopra di alcune pattumiere e nei servizi igienici pubblici (anche se ora stanno diventando sempre più rari nei luoghi pubblici a causa dei divieti di fumo). Per realizzare il posacenere per prima cosa prendete una lattina vuota e lavatela accuratamente.

Con un paio di forbici resistenti tagliate la parte superiore della lattina (iniziate dal foro dal quale si beve e seguite il bordo inferiore dell'apertura superiore). Tagliate i lati del barattolo creando delle strisce verticali larghe e lasciandole attaccate alla base della lattina. Pulite le strisce fuori e dentro, in modo che l'interno della base della lattina diventi il centro di molti raggi orizzontali. Piegate ogni striscia su se stessa per far sì che il lato di alluminio grezzo vada a terminare leggermente sulla linea diagonale del lato colorato. Il bordo dell'estremità libera della striscia colorata deve toccare (ma non sconfinare) la base della lattina.

La striscia creata deve risultare simile ad un triangolo sbilenco. Piegate il resto delle strisce nello stesso modo della prima, infilando l'estremità di ciascuna sotto il lato corto del triangolo formato. Infine spingete l'estremità libera dell'ultimo lembo sotto il lato corto di una striscia qualsiasi (solitamente la prima striscia, o la terza contando in avanti).


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sabato 23 gennaio 2016

LA RADIO

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Da un punto di vista sociologico la radio è uno dei mezzi di comunicazione di massa tra i più diffusi. Da un punto di vista tecnico è invece un'applicazione delle telecomunicazioni.

L'invenzione della radio è frutto di una serie di esperimenti tenuti alla fine dell'Ottocento che dimostravano la possibilità di trasmettere informazioni tramite le onde elettromagnetiche.

Secondo una sentenza della corte statunitense, non riconosciuta in ambito internazionale, il primo a riuscirci fu Nikola Tesla nel 1893 in una conferenza pubblica a St.Louis, Missouri. Secondo la corte, l’apparato che Tesla usò conteneva tutti gli elementi che erano incorporati nei sistemi radio prima della sviluppo della “valvola termoionica”. Da precisare che comunque, il presunto apparato costruita da Tesla, non è riuscito a trasmettere né a ricevere segnali e la sentenza è stata emessa dagli U.S.A. e non viene riconosciuta da nessun altro stato non U.S.A. Infatti, l'opinione mondiale conserva la certezza, dimostrabile da libri e da documentazione storica, che prova che l'inventore della radio fu Julio Cervera, che secondo recenti ricerche, ha sviluppato la radio undici anni prima di Marconi. È vero che Marconi ha inventato il telegrafo senza fili, ma per trasmettere i segnali, senza nessun suono.

Julio Cervera Baviera trasmise la voce umana senza fili tra Alicante e Ibiza nel 1902. Tuttavia, va tenuto a mente che 15 anni prima di Marconi e 4 anni prima Julio Cervera, Nikola Tesla aveva già fatto diversi spettacoli e pubblicazioni sui principi della radio. Dopo la contesa sul brevetto Marconi, Nikola Tesla è andato in tribunale con Marconi per vincere la causa davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Nikola Tesla diventa il vero inventore dei principi della radio.

Negli anni '20 inizia a concretizzarsi l'idea di diffondere contenuti sonori alle masse: nasce la radio come mezzo di comunicazione di massa. Il termine tecnico per una tale diffusione è broadcasting, tale termine sta infatti ad indicare una comunicazione unidirezionale da uno verso molti.

In Gran Bretagna nel 1919 il Post Office concesse una temporanea autorizzazione alla stazione Marconi di Chelmsford in Cornovaglia, che il 23 febbraio 1920 trasmise il primo regolare servizio radiofonico della storia, per due ore consecutive al giorno, per un periodo di due settimane. Dopo aver ottenuto il 16 ottobre 1920 una licenza di trasmissione ufficiale, la Westinghouse di Pittsburgh entrò in servizio a partire dal 2 novembre 1920, trasmettendo con il nome di KDKA da uno stabilimento industriale di Washington. In breve tempo, la radio si diffonde in maniera così rapida che negli Stati Uniti già nel 1922 si contano ben 187 stazioni, un pubblico in grande crescita ed un numero di ricevitori funzionanti che alla fine di quell'anno toccherà quota 750 mila.

Nel 1922 viene fondata, in Gran Bretagna la più antica radio del mondo tuttora esistente: la BBC.

È la prima radicale innovazione nelle comunicazioni di massa dopo l'invenzione della stampa e conosce subito un grandissimo successo, soprattutto in America e in Europa. Come sempre accade, la tecnologia, una volta messa a punto, genera nuovi contenuti, linguaggi, immaginari, ed anche produttori e prodotti, consumi e consumatori. Nei primi decenni di vita le trasmissioni avvengono in modulazione di ampiezza (AM). La radio inizialmente si diffonde nel mondo secondo due modelli: un modello completamente libero affidato all'iniziativa privata e che si finanzia con la pubblicità, e un modello monopolistico affidato allo Stato e gestito come servizio pubblico. Il primo modello si diffonde negli Stati Uniti e sarà preso d'esempio in America settentrionale, il secondo modello si diffonde nel Regno Unito e sarà preso d'esempio in Europa.

Il 6 Ottobre del 1924 nasce in Italia la prima trasmissione radiofonica. La voce è quella di Maria Luisa Boncompagni. È un programma ancora scarno, composto di musica operistica, da camera e da concerto, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa.

L'URI, Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia, viene fondata il 27 Agosto 1924 come accordo tra le maggiori compagnie del settore: Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari).
Presidente della Società Enrico Marchesi ex direttore amministrativo della FIAT di Torino. Fondamentale la mediazione del Ministro delle comunicazioni Costanzo Ciano.
L'Agenzia giornalistica Stefani è designata dal governo come l'unica fonte delle notizie che l'URI può trasmettere. Si tratta della prima agenzia di stampa italiana nata a Torino nel 1853, voluta da Cavour come portavoce della sua politica. Nel 1924 diventa proprietà di un fedelissimo di Mussolini, Manlio Morgagni che ne fa un potente strumento di regime.
L'Unica stazione trasmittente è quella di Roma, posizionata nell'attuale quartiere Parioli, allora ancora campagna. Siamo agli inizi e il pubblico è composto da amatori interessati più alla novità tecnologica del radioascolto che ai programmi veri e propri.
Nel gennaio 1925 nasce il Radiorario, settimanale ufficiale dell'URI. L'intento è quello di propagandare il nuovo mezzo e nel contempo di conoscere meglio i gusti e le opinioni di un pubblico ancora da formare. Poco dopo, tra il '24 e il '29, si comincia a trasmettere, oltre che da Roma, anche dalle sedi di Milano (1925) da Napoli (1926) e Torino (1929).
Nel gennaio 1928 l'URI diventa EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche. L'evento segna il vero e proprio atto di nascita della radiofonia in Italia che inizia ad imporsi come mezzo di comunicazione di massa e che come tale verrà utilizzato dal regime.
La radio è moderna e veloce. La versalità del nuovo mezzo stupisce gli ascoltatori sorpresi dai primi collegamenti da treni in corsa o da aeroplani. La giovane radio intrattiene e conquista un pubblico sempre maggiore. E via via che si definisce la fisionomia del pubblico emergono le concrete ambizioni culturali dell'EIAR che vuole coniugare informazione, divertimento e notizie politiche.
Nel giugno del 1933 si diffonde la Radiorurale. Si tratta di un ricevitore a prezzo imposto e con caratteristiche standardizzate promosso dall'Ente Radio Rurale, istituto del Regime per la diffusione della radio in ambienti collettivi e soprattutto nelle zone rurali delle bonifiche agrarie. L'apparecchio è acquistabile solo dagli enti governativi e dagli istituti scolastici o per donazione agli stessi. Oltre tre milioni di scolari italiani hanno cosi' conosciuto la radio e incominciato a conoscere la lingua italiana.

Nel 1934 la radio segue giornalmente le tappe del Giro d'Italia, vinto da Learco Guerra.
Dal 18 ottobre va in onda la prima serie a episodi de I quattro moschettieri, radioromanzo comico di Angelo Nizza e Riccardo Morbelli. Tale l'immediato successo che il programma può definirsi il primo fenomeno «multimedíale» che dalla radio si estenderà all'editoria, ai dischi e alla raccolta di figurine.
Il 28 ottobre entrano in funzione due trasmettitori a onda corta del Centro radiofonico internazionale di Roma-Prato Smeraldo, destinati al servizio per l'estero.
Disposizione ministeriale volta a dotare tutti gli esercizi pubblici di apparecchio radio.
Giancarlo Vallauri è il nuovo presidente dell’EIAR.
Il 28 ottobre entrano in funzione, a Prato Smeraldo, due trasmettitori ad Onde corte destinati al servizio per l'estero. Iniziano le trasmissioni ad Onde corte dirette all'America del Nord in inglese e italiano.



Nel 1935 viene completato il Centro Imperiale ad Onde corte di Prato Smeraldo e iniziano i regolari programmi per le Americhe, l'Europa e l'Africa. Radio Roma inizia a trasmettere anche in esperanto.
Il 12 marzo iniziano le trasmissioni per il Sud America in italiano, portoghese e spagnolo.
Il 14 aprile hanno inizio le trasmissioni per il bacino del Mediterraneo, in lingua italiana.
Il 16 febbraio cominciano le trasmissioni speciali per l'America del nord. Due mesi dopo quelle per l'America latina.
Con il RDL n. 1829 del 26 settembre si stabilisce il controllo sui programmi del Ministero per la stampa e la propaganda.
In seguito alle direttive del governo sull'atteggiamento dell'Italia nei confronti dei paesi sanzionisti, l'EIAR trasmetterà soltanto musica italiana e di paesi non allineati alla Società delle nazioni.
La tiratura del «Radiocorriere» è di 8 milioni di copie.

Nel 1936 iniziano le trasmissioni per l'Africa Orientale in italiano; per la Grecia in greco; per l'Estremo Oriente in inglese, cinese, giapponese, indostano.
Accordo EIAR-Federazione italiana gioco calcio per la radiocronaca domenicale del secondo tempo di un incontro del campionato di serie A.
Il «Giornale Radio» ha sei edizioni giornaliere.
27 febbraio - Il R.D. 27.2.1936, n. 645 (legge postale e delle telecomunicazioni) disciplina organicamente l'intero settore dei servizi di telecomunicazione, stabilendo la loro appartenenza esclusiva allo Stato e fissando le norme del loro esercizio in concessione.
9 agosto - Viene completato il collegamento in cavo fra tutte le stazioni radiofoniche italiane.
Entra in funzione la stazione radiofonica di Bologna.
Si inaugura a Roma il Centro di preparazione radiofonica allo scopo di formare gli operatori del settore.

Nel 1937 hanno inizio i programmi in lingua araba, turca, tedesca, francese, albanese, rumeno, bulgaro, ungherese, croato, spagnolo e portoghese per l'Europa.
Il 22 aprile viene istituito l'Ispettorato della Radiodiffusione fra le cui competenze rientra la gestione dei servizi giornalistici delle Onde corte.
Convenzione del 28 aprile tra il ministero delle comunicazioni e l'EIAR relativa all'ampliamento degli impianti.
Il 22 maggio nasce il Minculpop, il ministero per la cultura popolare, che ha competenze anche sulla programmazione radiofonica.
Entra in funzione la stazione EIAR a onde ultracorte installata a Roma-Monte Mario.

Nel 1938 iniziano i programmi in lingua serba e danese. Con l'installazione di sei nuovi trasmettitori viene ufficialmente costituito il Centro radiofonico ad Onde corte di Roma a Prato Smeraldo.
Dal 21 marzo comincia lo sdoppiamento meridiano dei programmi: fino ad allora il Primo e il Secondo Programma trasmettevano unificati dalle 7 e 45 alle 14 e 30.

Nel 1939 le trasmissioni ad Onde corte vengono utilizzate per le operazioni militari.
Iniziano le prime trasmissioni per l'Oceania in italiano e inglese e per l'Estremo Oriente in francese e amarico.
L'EIAR offre abbonamenti gratuiti alle famiglie numerose.
«Radio Sociale» dedicata agli operai, va in onda all'ora di mensa, e «Radio Igea» dedicata ai degenti negli ospedali, in onda la domenica e presentata da Silvio Gigli.
Nell'autunno l'EIAR promuove un referendum radiofonico collegato con un concorso a premi: il primo vero «sondaggio» della radiofonia, che coinvolse il 75 per cento degli abbonati, circa 900.000 abbonati.

Nel 1940 iniziano le trasmissioni in olandese, persiano, corso, maltese, bengalino, pangiambico.
Il Papa Pio XII concede l'indulgenza plenaria via etere.
Le attività dell'Ente radio rurale sono assorbite dall'EIAR.
Con l'annuncio, diffuso dall'EIAR, dell'entrata in guerra salgono a otto le edizioni del giornale radio. Tutte le stazioni trasmettono un programma unificato, la chiusura delle trasmissioni viene anticipata alle 22. Più tardi sarà abolita la musica da ballo e ridotta quella leggera.
16 giugno: decreto legge repressivo dell'ascolto radiofonico di emittenti estere, in particolare Radio Londra. In proposito il «Radiocorriere»: «se si ascolta la radio inglese per passatempo, ciò è di cattivo gusto: è preferibile sempre il Trio Lescano alla prosa di Duff Cooper».
24 novembre: debutto delle compagnie di riviste dell'EIAR. I due complessi, di Roma e Torino, sono diretti da Nunzio Filogamo e Guido Barbarisi.

Nel 1941 iniziano le trasmissioni in finlandese, svedese e thailandese.
La legge del 22 aprile n. 633 sancisce la «protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio», comprendendo l'utilizzo delle opere d'ingegno in materia di radiodiffusione.
«Vuoi sognare con me?» rivista radiofonica di Federico Fellini e Ruggero Maccari, Aldo Fabrizi e Renato Rascel si alternano al microfono di «Radio sociale». Il 10 novembre fa il suo esordio il programma «Canta Rabagliati».

Nel 1942 radiocronaca diffusa a onde corte e medie dalla chiesa del Carmine a Napoli, in occasione della prima celebrazione in Italia di quattro matrimoni per procura richiesti da impedimenti bellici.
Il 14 giugno riprendono le trasmissioni separate: il Programma A e il Programma B. Il ministro Pavolini inaugura «La radio del combattente», trasmissione per i soldati al fronte. Con gli stessi intenti viene trasmessa «Radio famiglia».

Il 25 luglio del 1943 alle 22 il giornale radio dà notizia dell'arresto di Mussolini.
Il 6 agosto inizia a trasmettere Radio Palermo: notizie, musiche americane e messaggi in codice ai partigiani. Coordina i programmi Ugo Stille, direttore del Servizio informazioni delle Forze Alleate.
8 settembre ore 19 e 45: la radio diffonde la dichiarazione di Badoglio sull'armistizio.
Radio Sardegna: Prima emittente dell'Italia libera
10 settembre: i tedeschi occupano la sede e gli impianti dell'EIAR di Roma. Per due giorni la radio tace per riprendere con propaganda fascista e anti-alleati.
L’11 settembre comincia a trasmettere Radio Bari. La potenza di 20 kw consente di svolgere una preziosa funzione di sostegno per la Resistenza e le zone in guerra. La rubrica più ascoltata è «Italia combatte».
Il 10 novembre va in onda dal Nord il giornale radio dell'EIAR, in seguito al trasferimento a Busto Arsizio, nel territorio della Repubblica sociale italiana, del potente centro radiofonico Roma-Prato Smeraldo.
In seguito alle direttive dell'Armistizio dell'8 settembre vengono interrotte dall'Italia tutte le trasmissioni radiofoniche in Onde corte.

Il 10 maggio del 1944 la sede legale dell'EIAR viene trasferita a Torino.
Il 6 giugno, due giorni dopo la liberazione della città, Radio Roma apre le nuove trasmissioni con la notizia dello sbarco in Normandia. Funziona soltanto il trasmettitore di monte Mario, ma vi collaborano giornalisti, programmisti e intellettuali antifascisti.
14 giugno, Nuova gestione dell'EIAR, Sotto il controllo delle autorità militari alleate.
Il 13 agosto la Commissione alleata di Icontrollo nomina Luigi Rusca amministratore delegato e direttore generale dell'EIAR, in sostituzione di Raoul Chiodelli.
Il 24 agosto viene nominata una commissione per l'epurazione del personale dell'EIAR. Con il DLL 26 ottobre l'EIAR cambia denominazione in RAI (Radio audizioni Italia).
Da Firenze il 16 dicembre comincia «Botta e risposta» condotta da Silvio Gigli.

Nel 1945 il Presidente del nuovo consiglio di amministrazíone della RAI è nominato il prof. Arturo Carlo Jemolo.
Nel marzo Corrado Alvaro, nominato direttore del giornale radio, si dimette per le eccessive ingerenze politiche.
25 aprile: Radio Londra trasmette un resoconto della giornata di liberazione dell'Italia.
A Roma un nuovo trasmettitore da 100 kw. 15 luglio: il giornale radio è controllato da una commissione istituita dal Comitato di liberazione di Milano, di cui fanno parte tutti i partiti e rappresentanti della radio.
4 novembre: primo numero della nuova edizione centro-meridionale del «Radiocorriere», redatta a Roma.
Nuovi programmi: «Le grandi tappe del cammino umano», prima lettura di Massimo Bontempelli, il «Teatro per il popolo» di Ignazio Silone, «L'Approdo» da Firenze a cura di Adriano Seroni.
Il 22 dicembre ricomincia la gestione unificata della radio.
Il 23 dicembre primo numero della edizione settentrionale del «Radiocorriere», redatta a Torino.
La RAI costituisce il Servizio opinioni.
Alla fine della guerra gli impianti radiofonici sono ridotti a 12 stazioni a onda media e 2 stazioni a onda corta.

Nel 1946 inizia la rubrica culturale «Il Contemporaneo»: conversazione di arte, filosofia e scienze.
25 aprile: «Il convegno dei cinque», nuova rubrica culturale settimanale, curata da Sandro D'Amico, antesignana dei programmi talk-show.
«Oggi a Montecitorio», che diventerà «Oggi in Parlamento» ideato e condotto da Jader Jacobelli.
In aprile nasce Radio Ferrara.
Il 2 agosto Giuseppe Spataro è eletto presidente della RAI.
Il 3 novembre la RAI riorganizza i programmi nazionali a onda media: la Rete Rossa e la Rete Azzurra, complementari nell'offerta dei programmi.
Il 3 settembre riprendono le trasmissioni di Radio Roma ad Onde corte per l'Europa e le Americhe in italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese.

Il 16 aprile del 1947 iniziano le trasmissioni in croato, serbo, sloveno e tedesco.
Il 10 ottobre iniziano le trasmissioni in arabo da Radio Bari e hanno inizio i bollettini radiotelegrafici per le navi.
Il 15 dicembre iniziano le trasmissioni in danese, olandese e svedese.
Antonio Piccone Stella assume la direzione del Giornale radio.
«Arcobaleno» condotta da Arnoldo Foà e ideato da Vittorio Veltroni, riesce a coniugare cronaca e varietà, diventando il più popolare settimanale radiofonico. Ha anche un supplemento per i guai burocratici dei cittadini: «Lo racconti al microfono».
Vanno in onda i «Quaresimali» di Padre Riccardo Lombardi, «il microfono di Dio». Il 26 marzo il «Radiocorriere» unifica le due edizioni del nord e del centro-sud.

Nel 1948 la Convenzione Con DL del 7 maggio n. 1132 affida alla RAI la gestione tecnica delle trasmissioni per l'estero.
Il Piano di Copenaghen disciplina l'uso delle frequenze di cui si compone la gamma delle onde medie riservate alle trasmissioni radiofoniche dei paesi europei.
Il 7 maggio viene approvata la Convenzione fra Governo e RAI-TV che prevede la ricostruzione del Centro radiofonico ad Onde corte di Prato Smeraldo e l'affidamento alla RAI della gestione tecnica delle trasmissioni per l'estero.
Il 17 maggio iniziano le trasmissioni in turco e greco.
Il 21 luglio iniziano le trasmissioni in rumeno.
Il 15 settembre iniziano le trasmissioni in cinese.
Il 7 novembre iniziano le trasmissioni in ceco, polacco, russo, slovacco e ungherese.
Il 18 settembre viene istituito il Premio Italia, Concorso internazionale di radiodiffusione. E’ diretto da un segretariato permanente affidato alla RAI.
Il 1° ottobre entra in funzione a Milano la prima stazione sperimentale di radiodiffusione a modulazione di frequenza della potenza di 3 kw. Un centro trasmettitore della nuova rete MF sarà installato, poco dopo, anche a Torino.
Prima puntata della trasmissione «Vi parla Alberto Sordi». Il sabato sera Garinei e Giovannini curano la rivista radiofonica «La bisarca».
Riorganizzazione della programmazione radiofonica con la costituzione di un'unica direzione programmi. Si conclude il piano di ricostruzione della rete a onde medie.

Nel 1949 si costituisce la società ERI (Edizioni radio italiana). Il capitale è interamente RAI. La SIPRA assume la denominazione di SIPRA (Società italiana pubblicità per azioni).
A maggio esce il primo numero di «Radiodramma». Sottotitolo: prima pubblicazione italiana dedicata all'arte radiofonica.
Il 15 ottobre iniziano le trasmissioni in bulgaro.
Il 3 ottobre inizia la serie «I notturni dell'usignolo», nato corne «Teatro dell'usignolo», con testi letterari e poetici, a cura di Leonardo Sinisgalli e Gian Domenico Giagni. «Voci dal mondo», rubrica giornalistica cutata da Luca Di Schiena, approfondisce i fatti e le notizie internazionali.

Nel 1950 Radio Roma trasmette in trentadue lingue, con programmi destinati a cinquantadue Paesi.
L'8 maggio iniziano le trasmissioni in giapponese, hindi e urdu.
Il 5 ottobre iniziano le trasmissioni in albanese, ucraino e persiano.
Il 1° ottobre iniziano le trasmissioni del Terzo programma, con deciso indirizzo culturale. Il nuovo canale è diffuso dalla nuova rete a modulazione di frequenza e da tre trasmettitori a onda corta. Parallela edizione a stampa, con il medesimo titolo «Terzo programma», di una rivista trimestrale della ERI con le copertine illustrate dai più noti pittori italiani.
John Bardeen, Walter Brattain e William Shockley inventano il transistore presso i Bell Labs. In meno di quindici anni, i transistori sostituiranno quasi tutti i tipi di tubi elettronici

Nel 1951 Nunzio Filogamo, «cari amici vicini e lontani, buonasera», presenta in diretta da Sanremo le tre serate del primo Festival della canzone italiana. Vince «Grazie dei fiori» cantata da Nilla Pizzi.
Tra i nuovi programmi: «Domenica sport», «Sorella radio» con Silvio Gigli, «L'avvocato di tutti» al servizio dei radioascoltatori e per l'informazione Radio sera alle 20.
Il 30 dicembre riforma delle trasmissioni: la Rete Rossa e la Rete Azzurra sono sostituite dal Programma Nazionale, dal Secondo programma e dal Terzo programma.

Il 6 maggio del 1952 iniziano le trasmissioni in lituano.
Il 7 giugno iniziano le trasmissioni in indonesiano.
Con Convenzione, approvata dal DPR 26 gennaio 1952, il governo concede alla RAI il ruolo di concessionaria fino al 1972. La maggioranza assoluta delle azioni RAI viene trasferita all'IRI.
Il 12 aprile si inaugura la sede RAI di corso Sempione a Milano.
La radio occupa nuove fasce orarie: il 1° luglio comincia il programma «Notturno dall'Italia».
Dal 30 novembre ogni domenica mattina va in onda la Santa Messa, in collegamento con la Radio Vaticana.
Il 16 dicembre viene inaugurato il nuovo Auditorium di Torino della RAI.

Nel 1953 Carlo Emilio Gadda, della segreteria dei Servizi parlati culturali della RAI, scrive le «Norme per la redazione di un testo radiofonico».

Il 3 gennaio del 1954 la RAI inaugura il servizio regolare di televisione in Italia.
La RAI (Radio Audizioni Italia) diventa RAI ­ Radiotelevísione Italiana.
Tra i nuovi programmi: «Viaggio in Italia» di Guido Piovene in 80 puntate, «Campanile d'oro» presentato da Enzo Tortora. Numerose e'di grande qualità le opere radiofoniche di prosa.
Secondo la Doxa lo svago preferito dagli italiani è ascoltare la radio.

Il 4 giugno del 1955 nasce la SACIS (Società per azioni commerciali iniziative spettacolo), con capitale misto SIPRA ed ERI.

Il 2 dicembre del 1956 iniziano le trasmissioni in bengalico.
La convenzione del 10 marzo stabilisce un nuovo piano tecnico per accelerare l'estensione della rete televisiva e della rete radiofonica MF in tutto il paese.
Mike Bongiorno presenta «Tutti per uno», programma di quiz. Beniamino Placido cura il programma «Negli archivi della polizia scientifica».

Nel 1957 l'orchestra Scarlatti di Napoli entra ufficialmente nei ranghi della RAI. La Callas inaugura la stagione Lirica della RAI. Carlo Dapporto e Delia Scala presentano il varietà radiofonico «Il fiore all'occhiello».

Nel 1958 il «Radiocorriere» diventa «Radiocorriere TV».
Dal primo dicembre inizia in alcune città il servizio di filodiffusione.
Si inaugura il ciclo «Il teatro di Eduardo De Filippo».
Sergio Zavoli vince il Premio Italia con il documentario radiofonico «Clausura».

Nel 1960 debutta «Tutto il calcio minuto per minuto». Roberto Bortoluzzi dirige i collegamenti con i campi di gioco.
Si avviano le trasmissioni radiofoniche e televisive di «Tribuna elettorale» seguite poi da «Tribuna politica».

Il 30 marzo del 1962, nell'ambito di un accordo fra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la RAI-TV, viene firmata la Convenzione per il passaggio alla RAI dei notiziari giornalistici delle Onde corte e dei programmi radiofonici per l'estero.
Iniziano i primi notiziari in inglese, francese e tedesco nel "Notturno dall'Italia".

Il 7 marzo del 1963 è inaugurato il Centro di produzione radiofonico e televisivo di Napoli.
Il 29 ottobre viene decisa dal Comitato Misto Programmi la ristrutturazione dei programmi con la concentrazione delle trasmissioni nelle zone di maggiore interesse.

Nel 1964 nella zona di Torino iniziano le trasmissioni radio in stereofonia.
Il 1° luglio vengono soppresse le trasmissioni in lingua iranica, hindi, urdu, bengali, cinese, giapponese e indonesiano.

Nel 1965 inizia la produzione di "Panorama Italiano", il primo settimanale televisivo per gli italiani nel mondo.
Il 2 maggio vengono soppresse le trasmissioni in lituano e quelle bisettimanali in inglese e francese destinate ai problemi della NATO e dell'Unità europea. Vengono anche ridotte le trasmissioni in lingua rumena, ungherese, albanese, polacca, ceca ed esperanto.
Sul Secondo programma va in onda, nella fascia mattutina, dalle 6 alle 8, «Il Mattiniere» curato da Adriano Mazzoletti, un modo nuovo di fare intrattenimento radiofonico. Va in onda, il sabato alle 17 e 40, «Bandiera Gialla», programma di musica per lo più internazionale condotto da Gianni Boncompagni e realizzato in uno studio con gruppi di giovanissimi. Sottotitolo: «programma severamente vietato ai maggiori di anni 18».

Nel 1966 Amurri e Jurgens presentano «Gran Varietà», spettacolo della domenica mattina. Presenta Johnny Dorelli, ospiti fissi: Paolo Panelli, Alberto Lupo, Mina, Gianni Agus, Lia Zoppelli.
Riforma della programmazione radiofonica promossa dal direttore Leone Piccioni: maggiore stabilità del palinsesto, maggiore attenzione ai giovani, all'attualità e alla divulgazione musicale. I tre canali assumono una precisa identità per chi ascolta. Tra i nuovi programmi: «Per voi giovani», rubrica contenitore pomeridiana in cinque appuntamenti settimanali. Adriano Mazzoletti presenta «Disc-jockey», le novità della musica leggera. «Sette arti» è una rubrica dedicata alle cronache artistiche e dello spettacolo. Maurizio Costanzo cura l'antologia radiofonica «Luci del varietà».
Il 6 marzo cominciano le trasmissioni di Radio Montecarlo, prova generale delle radio «libere».
Il 19 dicembre il Ministro degli Esteri Amintore Fanfani lancia l'iniziativa per migliorare le trasmissioni italiane per l'estero.

Nel 1967 «L'Approdo» compie mille puntate. E’ stato il primo rotocalco letterario radiofonico, arricchito anche da una raffinata edizione a stampa per i tipi della ERI. Adriano Seroni, Leone Piccioni, Carlo Betocchi ne sono gli animatori, nel comitato di redazione: Riccardo Bacchelli, Emilio Cecchi, Giuseppe De Robertis, Nicola Lisi, Roberto Longhi, Giuseppe Ungaretti, Diego Valeri.
Tra i nuovi programmi: «Il gambero» presentato da Enzo Tortora, «Pomeriggio con Mina», «La Lanterna» a cura di Leonardo Sinisgalli e «Hit Parade» di Lelio Luttazzi. Comincia anche la rubrica di corrispondenza su problemi scientifici «Come e perché». La redazione di Napoli manda in onda «Cronache del Mezzogiorno».
Il 19 settembre ha luogo la riunione interministeriale per studiare le iniziative tese a potenziare l'attività informativa italiana all'estero.

Nel 1968 Corrado presenta «La corrida», che sarà poi ripresa dagli schermi televisivi.
Prima delle 44 puntate delle letture dell'«Orlando furioso» nell'adattamento di Italo Calvino.
E’ inaugurata la nuova sede RAI di Firenze. Nasce "Qui Italia", giornale radio per gli italiani in Europa, seguito da "Un giorno in Italia" per il Nord America.
Inizia la fornitura di servizi giornalistici alle emittenti estere che destinano spazi all'informazione per le comunità italiane.

Nel 1969 i microfoni aperti agli ascoltatori è la formula innovativa di «Chiamate Roma 3131» in onda tutte le mattine. Primi conduttori Gianni Boncompagni, Federica Taddei e Franco Moccagatta.
Sul Terzo programma inizia un «Corso di storia del teatro» in 42 serate, curate da Luciano Codignola.
La redazione dei Notiziari per l'estero viene trasferita nella sede RAI di Via del Babuino, a Roma.

Nel 1970 sul Nazionale la mattina va in onda «Voi ed io» e nel pomeriggio il contenitore «Buon pomeriggio».
Il 25 marzo 1970 e' una data che segna un punto di non ritorno nella storia della comunicazione italiana: il segnale radiofonico di "Radio Libera Partinico" rompe il monopolio di stato sulle trasmissioni via etere
Si inaugura la nuova sede RAI di palazzo Labia.
Arbore e Boncompagni inventano «Alto Gradimento», in onda cinque giorni a settimana.
Il 19 giugno il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, On. Antonio Bisaglia, propone al Comitato Misto la costituzione di un "gruppo di lavoro" ristretto per studiare proposte concrete per risolvere il problema delle trasmissioni italiane per l'estero.
Il 16 dicembre ha luogo la riunione del "gruppo di lavoro" formato da rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Esteri e della RAI.

Il 6 aprile 1972: inizia a trasmettere via cavo TeleBiella.
Il 1 giugno 1973: il governo oscura l'emittente: ricorso alla corte costituzionale.
L'orario di chiusura delle trasmissioni radiofoniche è anticipato alle 23, in seguito alle disposizioni del governo per limitare i consumi energetici.

Il 1° luglio del 1974 vanno in onda «Le interviste impossibili» in cui scrittori contemporanei interrogano grandi personaggi del passato.
Il 23 novembre Nasce Radio Bologna, prima emittente locale bolognese.

Il primo gennaio del 1975 inizia a trasmettere Radio Parma, considerata la prima radio privata italiana o almeno quella che a tutt'oggi trasmette continuativamente da più tempo.
Legge di riforma della RAI (14 aprile n. 103). Il controllo dal governo passa al Parlamento, tramite la costituzione di una apposita commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
La partecipazione azionaria della RAI passa totalmente in mano pubblica: il 99,55 per cento all'IRI e lo 0,45 per cento alla SIAE. Il consiglio è costituito da 16 membri.
Viene sancita la Convenzione RAI - Presidenza del Consiglio per le trasmissioni distribuite alle radio tv nel mondo.
E' attuata la Riforma della RAI e nasce la D.E. - Direzione servizi giornalistici e programmi per l'estero.
Si riorganizzano i programmi e "Il Notturno dall'Italia" diventa "Notturno Italiano".
Il 10 marzo Angelo Borra fonda Radio Milano International, destinata a diventare la prima grande emittente privata italiana: nel 1986 si trasformerà in una syndication e due anni dopo prenderà il nome di 101 Network. Nel 1999 il nome verrà corretto in Radio 101 One O One.
21 Settembre Inizia a trasmettere "Punto Radio".

Nel 1976 in seguito alla Riforma all'ideazione e realizzazione dei programmi radiofonici risultano preposte 3 reti (Radio 1, Radio 2 e Radio 3) e 3 testate (GR1, GR2, GR3), più le strutture del DSE, della Direzione tribune e accesso, della Direzione servizi giornalistici e programmi per l'estero.
Sentenza della Corte costituzionale (n. 202 del 28 luglio) che limita il monopolio delle trasmissioni nazionali, consentendo ai privati l'esercizio di radio e televisione via etere non eccedenti «l'ambito locale».
Esplode il fenomeno delle radio «libere»: erano 150 nel 1975 e saranno 2600 tre anni dopo. Commerciali, politiche o d'informazione: sono questi i tre modelli che caratterizzano le nuovi emittenti, quasi tutte a dimensione locale.
Alle 15.40 del 16 febbraio inizia a trasmettere sui 105.650 MHz a Milano Radio Studio 105. Con il tempo gli ascoltatori verranno detti "novantanoviani" per via della rete lombarda, tutta vicina alla frequenza di 99 MHz, che comparirà anche accanto al logo della radio. Nell'81 diventerà una syndication, nell'83 verrà collegata l'Emilia-Romagna e l'emittente prenderà il nome di Rete 105. La copertura nazionale sarà raggiunta nell'89. Nel gennaio del 1996 le verrà cambiato il nome in Radio 105, ritenuto più moderno.
Come emittente di servizio inizia a trasmettere Radio Radicale.
Il 3 ottobre ha inizio su Radiotre «Prima Pagina», quotidiani del mattino letti e commentati da un giornalista. Primo ospite è Eugenio Scalfari.
L' 8 novembre comincia sempre su Radiotre «Un certo discorso», programma pomeridiano rivolto alla realtà giovanile.
Il 6 maggio ha luogo la tragedia del terremoto in Friuli.
Nasce "Il Giornale della Mezzanotte".

Nel 1977 fioriscono le radio «di movimento» Radio Alice a Bologna (febbraio del 1976), radio Città Futura a Roma, Radio Popolare a Milano - l'unica che avrà uno sviluppo professionalmente diverso legate alla realtà giovanili e universitarie.

Il 16 gennaio del 1978 nasce su Radiouno «Radio anch'io», di Paolo Modugno, Giorgio Bandini e Loris Barbieri. In seguito sarà condotto da Gianni Bisiach.
A giugno è istituita la Testata per l'informazione regionale radiofonica e televisiva.
Su Radiotre debutta «Noi, voi, loro donna», sui temi della condizione femminile.
Va in onda la prima edizione de "Il Giornale dall'Italia".
In dicembre a Roma, da una soffitta della Balduina, inizia a trasmettere Radio Dimensione Suono.

Il 30 marzo del 1980 prima di «Antologia di Radiotre», programma culturale pomeridiano.
Il GR3 organizza il concorso «I giovani incontrano l'Europa».
Il 23 novembre in occasione del terremoto nel sud del paese la RAI mette a disposizione otto ore di trasmissioni speciali al giorno per gli interventi e le attività di soccorso.

Il 30 aprile del 1981 iniziano le trasmissioni di «Onda Verde», informazioni sul tempo e il traffico, in collaborazione con la Società Autostade, il Ministero dell'interno e la rete di gestori Agip.
Nascono «Audiobox», programma di sperimentazione sul mezzo radiofonico e «Il paginone», rotocalco di attualità culturale.

Nel 1982 dalle ceneri di Radio Music e dalle mani di Claudio Cecchetto il 1° febbraio nasce a Milano Radio Deejay: la prima voce in onda sarà quella di Ronny Hanson.
Il 26 febbraio Mario Volanti inaugura, ancora a Milano, le trasmissioni di Radio Italia Solo Musica Italiana. Sarà Volanti a introdurre per primo in Italia la formula americana della syndication.
In seguito al progetto di rilancio della radiofonia sono irradiati due nuovi canali stereofonici a modulazione di frequenza (Raistereouno e Raistereodue) che trasmettono dalle 15 alle 24; ad essi si aggiunge sulle tre reti unificate Raistereonotte dalle 24 alle 6, impostate su musica e notizie.
Nascono anche Lattemiele a Bologna e Radio Italia Network ad Udine.

Nel 1984 in contemporanea da Radiotre e Terza Rete televisiva va in onda il ciclo di opere «Tutto Shakespeare», realizzata dalla BBC. Alla radio l'edizione originale in lingua inglese, in televisione quella doppiata in lingua italiana.

Nel 1985 nasce la FRT la Federazione radio e televisioni, che raggruppa le emittenti radio e televisive private.

Il 5 maggio 1986 avvio sperimentale, su Televideo, delle sottotitolature per non udenti che interessano alcuni programmi.

Nel 1987 cominciano su Radiotre le letture di Vittorio Sermonti della Divina Commedia.
Inizia a trasmettere RTL - Radio Trasmissioni Lombarde, la radio della discoteca Capriccio di Arcene (Bg). La sua copertura si amplierà presto con una rete di frequenze in gran parte vicine ai 102.500 MHz che le consentirà di ribattezzarsi RTL 102.5 e di scalare rapidamente la classifica delle emittenti più ascoltate in Italia.

Nel 1988 su Radiotre inizia «Il filo di Arianna» con un'attenzione particolare ai temi della società civile e ai problemi delle minoranze seguito da «Spazio Tre» (poi «Terza pagina») con musica di qualità e presentazione di libri. La musica seria caratterizza l'intera programmazione della rete.

Nel 1989 ci fu la prima indagine ufficiale Audiradio sull'ascolto radiofonico in Italia.
Il 23 dicembre inizia «Isoradio» nato dalla collaborazione tra RAI e Società Autostrade, un programma di servizio per gli automobilisti autostradali. Il sistema di diffusione utilizza la rete in fibra ottica.
Oltre 450 sono le radio private cattoliche attive in Italia; tra queste «Radio Maria» arriverà a essere la più diffusa.

Nel 1990 musica solo straniera, esclusivamente italiana, musica di revival sono queste i «format» con cui le emittenti private cercano di caratterizzarsi tra gli ascoltatori.
Approvazione della legge Mammì. La legge n. 223 del 6 agosto di disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato. Si riconosce l'esistenza delle emittenti private: le radio nazionali e le radio locali, eventualmente consorziate in ambito subriazionale. Il Consiglio di amministrazione della RAI vara un «piano per la radio». Immutati i canali, si riorganizza l'offerta radiofonica. Radiouno e GR1 a vocazione informativa, Stereouno diventa Stereorai, Stereodue assume la missione di radio per gli automobilisti (Radioverde RAI).
Il 5 giugno inaugurazione del centro per l'informazione RAI di Saxa Rubra.

Delibera, del 17 giugno del 1993, del Consiglio di amministrazione della RAI che unifica la direzione dei giornali radio, Nel nuovo assetto organizzativo dell'azienda, in seguito alla L. 206 per la quale i Presidenti di Camera e Senato hanno nominato i cinque membri del consiglio di amministrazione, la radiofonia è articolata in due strutture separate, una direzione per i programmi per tutte e tre le reti e una per il giornale radio, entrambe alle dipendenze della direzione per il coordinamento radiofonico.
In conseguenza della Guerra nel Golfo, scoppia l'emergenza per gli italiani in Iraq.
Reteotto Network è la prima emittente italiana a tramettere via satellite. Nata nel '73 a Varese. L'emittente è stata recentemente ribattezzata OTTO FM .

Nel 1994 il Centro ricerche RAI realizza una «rete isofrequenziale» in Valle d'Aosta per la sperimentazione di un servizio di DAB pilota, Il DAB (Digital Audio Broadcasting), considerata la più irriportante innovazione tecnologica nella diffusione sonora dall'invenzione della radio, è il sistema di diffusione digitale che caratterizzerà il futuro prossimo della radio.

Nel 1995 vengono messi a punto i nuovi palinsesti della radio pubblica, con una offerta mirata a target anche giovanili.
Le trasmissioni più ascoltate: «Zapping» di Aldo Forbice, «Radio Zorro» e «3131» affidate a Oliviero Beha.
Con la collaborazione delle Radio Nazionali Associate, della RAI, e della Fiera di Bologna, nasce «Radiexpò», mostra spettacolo che apre le celebrazioni del centenario marconiano.
Nasce RAI International e i primi programmi satellitari dall’Italia.
Viene attivato “Planet Italy” il primo sito web della RAI.
Nasce “Un’ora con voi”: programma radiofonico di informazione, approfondimenti, rubriche e musica per gli italiani nel mondo.
Sono trasmessi relais radiofonici per Australia, Africa e Americhe.

Alla mezzanotte del primo gennaio del 1996 Claudio Cecchetto e Jovanotti inaugurano Radio Capital, emittente destinata a subire negli anni successivi diversi cambiamenti di direzione e di assetto.
Nasce il sito ufficiale di RAI International e il sito “Italica”, prima università telematica sulla lingua e la cultura italiana.
RAI International organizza il “Radio Summit”, dodici ore in diretta nel mondo, in occasione del Vertice Mondiale sull’Alimentazione, tenutosi a Roma dal 13 al 17 novembre.
Per festeggiare il Capodanno nel mondo RAI International manda in onda la “Giostra di fine d’anno”, venti ore di tv satellitare.

Nel 1997 nasce il programma televisivo domenicale “La Giostra dei Gol”.

Nel 1999 nasce “Sportello Italia”, programma TV di servizio sui temi d’attualità quali pensioni, fisco, casa, sanità e burocrazia.
Il sito web “Italica” si trasforma nel Portale della Lingua e della Cultura italiana..
Creazione all'interno di RAI di una "business unit" denominata Divisione Trasmissione e Diffusione (DTD). RAI crea la società "NewCo TD" che successivamente assumerà la denominazione RaiWay S.p.A. Iniziano le trasmissioni sperimentali di televisione digitale terrestre (DVB-T) dalla stazione di Roma M.Mario.
Il 4 ottobre nasce Radio 24, diretta da Elia Zamboni, importando in Italia l'innovativo formato all-news. Nel corso del 2001 l'emittente della Confindustria prende il più esplicito nome di "Radio 24 - Il Sole 24 Ore.

Nel 2000 in diretta radiotelevisiva dalla FAO di Roma, la Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo.
Il programma televisivo domenicale si trasforma diventando “La Grande Giostra dei Gol”, un contenitore con il calcio in diretta, un viaggio nei paesi, l’intrattenimento musicale, le interviste con i protagonisti delle comunità italiane nel mondo e gli sport considerati minori. “La Grande Giostra dei Gol” è la più grande trasmissione televisiva italiana con circa quaranta milioni di telespettatori.
RAI conferisce a RaiWay gli asset tecnici e il personale della DTD. Il 1° marzo 2000 RaiWay inizia ad essere pienamente operativa.

Nel 2001 “Un mondo di Rai International” si chiama così la più lunga diretta televisiva della RAI con ventiquattro ore di trasmissione ininterrotta attraverso tutti i continenti per celebrare con gli italiani all’estero il loro Capodanno.
Nasce “Qui Roma” il primo notiziario televisivo quotidiano per gli italiani nel mondo.

Nel 2002 “La Grande Giostra dei Gol” cresce ancora: diventa una trasmissione di quattro ore in diretta.
Cresce anche “Un mondo di RAI International” che raggiunge le ventisette ore.

Nel 2003 il Consiglio di Amministrazione della RAI decide la societarizzazione di RAI International.
“Sabato Italiano” diventa il primo programma televisivo di approfondimento in diretta per e con gli italiani all’estero.
“Sportello Italia” da settimanale diventa un programma quotidiano.
Nasce il nuovo programma "Domenica Italiana", un contenitore di storia, attualità e cultura italiana.
(24 gennaio) E' stato firmato il contratto di servizio pubblico radiotelevisivo tra Rai e Ministero delle Comunicazioni per il triennio 2003-2005
(20 febbraio) Il CdA Rai decide il trasferimento a Milano degli uffici del Direttore di Raidue e di alcune strutture della programmazione.
(18 marzo) Il dA Rai, riunito sotto la Presidenza del Consigliere anziano Francesco Alberoni, elegge all'unanimità Lucia Annunziata Presidente dell'Azienda.
(1 aprile) Il CdA Rai formalizzata l'intesa con l'Assemblea dei soci, nomina all'unanimità Flavio Cattaneo Direttore Generale della RAI.
(22 aprile) Lancia il nuovo simbolo, che segnala i programmi consigliati ad un pubblico adulto.
(23 aprile) Il cda ha nominato Agostino Saccà presidente Rai Fiction.
(15 luglio) Conclude un accordo con Sky Italia. In base ai termini dell'accordo, RaiSat, la società controllata al 95% dalla Rai e al 5% da Rcs Media, produrrà 5 canali per Sky in cambio di 44 milioni il primo anno, questa cifra verrà aggiornata ogni anno per i prossimi 6 anni. Dei 5 canali che RaiSat produrrà per Sky: due saranno interamente nuovi (RaiSat Premium e RaiSat Extra), uno di cinema (RaiSat Cinema World) e due, già presenti sulla piattaforma, verranno consolidati(RaiSat Ragazzi e RaiSat Gambero Rosso Channel).
(8 agosto) Flavio Cattaneo, Direttore Generale della RAI e Giancarlo Innocenzi, il Sottosegretario del Ministero delle Comunicazioni, firmano l'Accordo di Programma tra la RAI e il Ministero, per lo sviluppo del progetto di sperimentazione e introduzione del servizio digitale terrestre. In base all'accordo, che fissa le modalità tecniche e finanziarie per favorire la realizzazione del digitale terrestre, entro il 31 dicembre 2003 il servizio dovrà avere una copertura territoriale pari al 50% della popolazione.
(Settembre) Rai Cinema rileva il 50% di Studio Canal.

Il 23 gennaio del 2004 Sottoscrive con il Ministero degli Affari Esteri una convenzione finalizzata a promuovere all'estero la lingua, il costume, lo stile di vita e il patrimonio storico, artistico e culturale italiano.
(27 gennaio) La Rai e il Centro Televisivo Vaticano hanno rinnovato accordo-quadro che regola i rapporti di collaborazione fra i due Enti con la finalità di raggiungere la migliore e più ampia diffusione televisiva – in Italia e nel mondo – dei principali eventi vaticani e in particolare delle attività del Santo Padre.
(3 febbraio) Nasce Dgtv, associazione per lo sviluppo della televisione digitale terrestre in Italia. Fanno parte dell'associazione Mediaset, La7, Rai e Fondazione Ugo Bordoni.
(5 febbraio) Rai Educational lancia "Non è mai troppo tardi",  un sistema intermediale di formazione a distanza per l'alfebetizzazione informatica.
(8 marzo) Rai Teche e Centro Ricerche Rai, Bbc Arcais e Ina (Institut National de l'Audiovisuel Français) annunciano ufficialmente Presto Space, un programma europeo che durerà 40 mesi allo scopo di trovare un sistema standard per la conservazione digitale di tutti i tipi di raccolte multimediali.
(5 aprile) Il Consiglio d'amministrazione approva all'unanimità il piano di ristrutturazione dell'azienda presentato dal direttore generale Flavio Cattaneo. Alla votazione non ha partecipato per protesta il presidente Lucia Annunziata.
(22 aprile) L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato il proprio consenso alla Rai per l'acquisto di impianti e frequenze per la trasmissione in digitale.
(4 maggio) Lucia Annunziata si dimette dalla presidenza.
(5 maggio) Francesco Alberoni in qualità di consigliere anziano è chiamato a svolgere le funzioni di presidente.
(25 maggio) Grazie ad un accordo con Alinari, RaiTrade e TecheRai verranno commercializzate le foto (circa 32.700 su 50.000) raccolte dalla Rai dal 1954 ad aggi.
(28 maggio) Via libera al digitale terrestre dall'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. Rai Tre potrà tenere la pubblicità, mentre Rete Quattro non sarà dirottata sul satellite.
(5 luglio) Il cda approva il progetto di fusione per incorporazione in Rai Holding.
(14 luglio) Passa in Commissione di Vigilanza il documento presentato dall'UDC che prevede il rinnovo dei vertici di Viale Mazzini non oltre il 30 settembre. La mozione sulla Rai è passata con 21 voti favorevoli e 16 contrari.
(22 luglio) Nasce RaiNews24 interattivo.
(22 luglio) Lancia sul mercato del digitale terrestre "Guida!", guida tv interattiva
di facile uso per tutti e consultabile con il solo telecomando.
(22 luglio) L'Autorità di garanzia per le comunicazioni decide di avviare due nuove istruttorie nei confronti di Rai e Mediaset. Il primo procedimento è finalizzato all'aggiornamento dell'analisi di mercato secondo i criteri previsti dalla Legge Gasparri, mentre il secondo ha come scopo " l'accertamento della sussistenza dell'inottemperanza in materia di posizioni dominanti ".
(2 settembre) Il Ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri ha annunciato che dopo 4-6 mesi dalla fusione tra Rai SpA e Rai Holding, prevista per settembre, inizieranno le procedure per collocare sul mercato azionario una quota che potrebbe oscillare tra 5 e il 10%.
(8 settembre) Gli azionisti di Rai Spa e Rai Holding hanno approvato la fusione delle società per la nascita di Rai Radio Televisione Italiana Spa.
(19 settembre) Il ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri rileva che 15 istituzioni finanziarie hanno manifestato interesse, come investitori, alla privatizzazione della Rai.
(24 settembre) Digital Mutimedia Technologies (DMT) sigla un contratto con la Rai per lo sviluppo di una rete radiotelevisiva digitale terrestre. Entro la fine del 2004 l'infrastruttura permetterà alla Rai di ottenere una copertura pari al 70% della superficie nazionale.
(27 settembre) L'Autorità Antitrust dà il via libera all'acquisizione, da parte della Rai, di impianti e frequenze di proprietà delle società Canale 6, Triveneta, Teleprogrammi, Telelombardia, Rete Oro, Antenna 5 e Fintrading. Per l'Autorità queste acquisizioni, " non appaiono idonee ad ostacolare la possibilità di entrata nel nuovo mercato delle reti digitali agli attuali concorrenti di Rai ".
(29 settembre) Sirti, in raggruppamento con Rohde&Schwarz, firma con Raiway un contratto del valore di 30 milioni di euro relativo alla realizzazione della seconda fase della rete nazionale per il digitale terrestre.
(6 ottobre) Il Ministro Maurizio Gasparri dà il proprio OK al nuovo statuto Rai adottato in Vigilanza.
(11 ottobre) Annuncia di aver ricevuto 40 manifestazioni d'interesse per i due canali liberi sul digitale terrestre.
(20 ottobre) Il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha affermato che sono iniziate le procedure tra Ministero delle Comunicazioni e Rai per modificare in parte il contratto di servizio e autorizzare Viale Mazzini a lanciare programmi di pay tv sul digitale terrestre.
(21 ottobre) Nasce RaiUtile, nuovo canale del digitale terrestre della Rai che ha come obiettivo quello di informare il telespettatore sui singoli dettagli dei servizi pubblici offerti dalle amministrazioni.
(21 ottobre) Nasce la Carta Rai, tessera magnetica collegata al sistema interbancario, tramite la quale chi sarà in regola con il pagamento del canone potrà accedere ai contenuti e servizi offerti dalla Rai e dalla Pubbliche Amministrazioni attraverso la piattaforma digitale terrestre della Rai.
(21 ottobre) Gasparri annuncia che il Ministero delle Comunicazioni e Rai hanno avviato l'iter per modificare in parte il contratto di servizio e autorizzare l'azienda di viale Mazzini a lanciare programmi di pay-tv sul digitale.
(25 ottobre) L'Autorità per le Tlc ha deliberato che nelle partite di calcio, d'ora in avanti, Rai e Mediaset potranno trasmettere spot "s olamente negli intervalli previsti dal regolamento ufficiale della competizione in corso o nelle sue pause suscettibili di essere aggiunte alla durata regolamentare del tempo di gioco, sempre che l'inserimento del messaggio non interrompa l'azione sportiva ". In ogni caso le interruzioni pubblicitarie non dovranno compromettere " l'integrità e il valore della trasmissione ".
(26 ottobre) Cattaneo annuncia che entro la fine del 2004 la Rai (RAI.UL) affitterà la capacità trasmissiva necessaria a mandare in onda due programmi televisivi di una sua rete digitale ad altri soggetti, secondo quanto dispongono le leggi in vigore.
(8 novembre) Parte Rai Futura, progetto sperimentale di digitale terrestre.
(17 novembre) Viene firmato l'atto ufficiale di fusione tra Rai Holding e Rai Spa che porta alla nascita di Rai Radiotelevsione Italiana SpA.
(18 novembre) In diretta su RaiUtile nel corso della rubrica Sistema Paese viene data dimostrazione per la prima volta di come un telefono cellulare di nuova generazione (attualmente su banda GPRS ma anche su banda UMTS) possa ricevere in diretta tutti i canali televisivi esistenti sia in chiaro sia digitali.
(19 novembre) Il Ministero dell'Economia rende noto che entro la prossima settimana sarà scelto l'advisor che curerà la quotazione in Borsa della Rai.
(24 novembre) Acquista per 92 milioni di euro i diritti per 25 partite dei Mondiali di calcio 2006 in Germania. Nell'accordo non sono comprese le restanti 36 partite del mondiale, per le quali la Federazione internazionale chiedeva altri 82 milioni di euro.
(25 novembre) Acquista i diritti televisivi per la trasmissione della Coppa del mondo di sci alpino, sci nordico, snowboard e freestyle per i prossimi due anni e dei Campionati del mondo di Bormio.  La Rai per i diritti del Campionato del mondo pagherà 2,6 milioni di euro più altri 2 milioni per la produzione. Per la Coppa del mondo, invece, 3,3 milioni per il primo anno e 3,7 milioni per il secondo.
(26 novembre) Secondo l'Antitrust andrebbe ripensata l'attuale normativa sul servizio pubblico: " Due società distinte per la Rai, la prima con obblighi di servizio pubblico generale finanziata esclusivamente attraverso il canon e", la seconda, " a carattere commerciale, che sostiene le proprie attività attraverso la raccolta pubblicitaria ". Sempre secondo l'Antitrust l'attuale normativa andrebbe ripensata " in tempi brevi, prima del collocamento in Borsa di una quota di minoranza del capitale ".
(2 dicembre) Firma il protocollo di collaborazione con CNIPA per la realizzazione di "Italia Utile" il primo portal TV interattivo nazionale di servizio istituzionale, in onda sulla televisione digitale terrestre. Il canale veicolerà sul televisore, appena disponibili, anche i servizi on line della Pubblica Amministrazione, al servizio dei cittadini e delle imprese nell'ambito dell'evoluzione del processo di e-Government in quello del t-Government.
(14 dicembre) Il cda approva all'unanimità le linee guida del piano industriale 2005-2007, i piani di produzione e di trasmissione per l'anno prossimo e i relativi budget.
(15 dicembre) Annuncia che a gennaio assegnerà i due canali della tv digitale terrestre che la legge Gasparri le impone di affittare a terzi. Dei trentanove candidati iniziali ne sono rimasti circa una ventina, che dovranno presentare i propri progetti industriali in base ai quali sarà fatta un'ulteriore selezione.
(20 dicembre) Il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, annuncia che il canone di abbonamento Rai, per l'anno 2005, resta invariato a 99,60 euro.

Il 14 gennaio 2005 il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dichiara chiusa l'istruttoria relativa all'abuso di posizione dominante di Rti, Publitalia80 e Rai nel triennio 1998-2000. Il Consiglio ha inoltre autorizzato l'invio delle risultanze alle società interessate che potranno presentare memorie a difesa entro 10 giorni dal ricevimento della notifica. L'audizione finale è stata fissata al 9 febbraio.
(2 febbraio) Deposita la memoria difensiva riguardante l'istruttoria relativa alle posizioni dominanti in materia di raccolta pubblicitaria avviata dall'Authority.
(8 febbraio) Il Ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, nel corso dell'audizione in Commissione parlamentare di Vigilanza ha assicurato che entro il 2005 avverrà la quotazione in Borsa della Rai. Il Ministro ha anche dichiarato che l'attuale Cda Rai resterà in carica nel pieno delle sue funzioni fino all'approvazione del bilancio.
(9 febbraio) E' iniziato presso l'Autorità per le comunicazioni l'iter della separazione contabile tra attività da canone e attività commerciali previsto dalla legge Gasparri per la tv pubblica.
L'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha varato le linee guida per la separazione contabile della Rai, nelle quali si indica che l'azienda di viale Mazzini deve separare le attività aziendali in tre distinti aggregati contabili: l'aggregato di servizio pubblico, l'aggregato commerciale e l'aggregato servizi tecnici, questi ultimi da ripartire tra i primi due attraverso il meccanismo dei prezzi interni di trasferimento (transfer charges). La delibera approvata dal Consiglio dell'Autorità prevede anche che il sistema entrerà in vigore a partire dalla contabilità 2005 e dovrà essere verificato da una società di revisione scelta di comune accordo tra la Rai e l'Agcom.
(28 febbraio) A partire da oggi la Rai garantirà la copertura totale dell'informazione agli audiolesi. Le edizioni dei principali tg sulle tre reti dell'Azienda saranno trasmesse con sottotitoli per i non udenti.
(2 marzo) Viene firmato il Patto di Sanremo dal governo e da una cinquantina di diversi soggetti (imprese multimediali e di telecomunicazione e produttori di contenuti) che operano per gestire la cosiddetta “rivoluzione digitale”, ossia i diversi contenuti immessi sulla Rete, dalla musica al cinema all'editoria. Tra i sottoscrittori, ci sono Adiconsum, Aesvi, Afi, Agi, Anica, Bsa, Fastweb, Fieg, H3G, Mediaset, Rai, Microsoft, Sky, Sony, Siae, Sugar Music, oltre a Telecom, Tiscali, Vodavofone, Wind.
(3 marzo) L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nell'istruttoria 2004 realizzata in base alla legge Gasparri ha concluso che il mercato televisivo è caratterizzato dal duopolio Rai-Mediaset che detengono “posizioni lesive del pluralismo”. La Rai dovrà dotarsi di un programma generalista sulle reti digitali, senza pubblicità.
(4 marzo) Presenta all'Expo dell'Educazione e del Lavoro la nuova applicazione sviluppata, in accordo con Borsa Lavoro Lombardia, per il digitale terrestre Rai. Un portale interattivo presente sul digitale terrestre Rai permetterà di consultare annunci e richieste di lavoro, informazioni, documenti per la formazione e altro.
(8 marzo) La Camera approva il documento presentato dalla CdL (Casa delle Libertà), che stabilisce il rinnovo del Consiglio d'Amministrazione Rai entro il 30 aprile prossimo, cioè dopo l'approvazione del bilancio 2004.
(8 marzo) L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che ha inflitto a Rai, Rti e Pubblitalia 80 una sanzione pari al 2% del fatturato nel settore pubblicitario realizzato nell'esercizio 2003, per inottemperanza al richiamo formale della stesso Garante effettuato a giugno 2003, dopo aver accertato lo sforamento dei tetti previsti dalla legge Maccanico (30%) in relazione alla raccolta delle risorse del settore nel triennio 1998-2000. La multa ammonta a 20 milioni di euro per la Rai.
(9 marzo) Annuncia che presenterà ricorso al Tar contro la decisione dell'Autorità Tlc.
Annuncia di aver avviato un progetto di documentazione digitale audiovisiva per archiviare automaticamente la produzione televisiva e radiofonica.
(19 marzo) Flavio Cattaneo, direttore generale Rai, conferma che la Rai ha già realizzato investimenti per 150 milioni di euro nel digitale terrestre.
(15 aprile) E' in onda “Cultural Tg”, l'informazione del canale digitale terrestre Rai Utile, realizzato con il quotidiano online del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La commissione di Vigilanza Rai approva il nuovo regolamento per la nomina del prossimo consiglio d'amministrazione di viale Mazzini. Si è stabilito che la commissione voterà una sola volta per esprimere il gradimento a maggioranza dei due terzi sul nuovo presidente della tv pubblica, scelto dal ministro dell'Economia. In caso di mancato raggiungimento del quorum, il presidente della commissione si limiterà a darne comunicazione all'azionista, al quale spetterà poi scegliere se indicare un nuovo presidente o riproporre lo stesso candidato. Inoltre, in caso di parità di voti tra alcuni dei sette componenti del Cda indicati dalla vigilanza, si procederà alla rielezione di tutti e sette i membri del consiglio.
Deposita presso il Tar del Lazio i ricorsi contro le sanzioni in?itte dall'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni a seguito dell'istruttoria sulle posizioni dominanti nel mercato della tv aperta sei anni fa.
(12 maggio) Offre agli altri operatori nel digitale terrestre televisivo l'utilizzo di una quota di capacità trasmissiva pari a 4,75 Mbit/s. La gara prevede offerte minime per Mbit/s pari a 850.000 euro.
(18 maggio) Affitta, in base a quanto previsto dalla legge Gasparri, un canale DTT a SAT 2000.
(6 giugno) Firma con il Gruppo Sanpaolo Imi un accordo per la diffusione del primo servizio pilota di T-Banking su piattaforma digitale televisiva terrestre. I clienti della banca potranno accedere ai servizi di consultazione del conto corrente attraverso il canale di ritorno del proprio decoder. Il progetto pilota partirà a fine giugno in Piemonte e sarà inizialmente riservato ai clienti Sanpaolo.
(29 luglio) Si aggiudica con una offerta di 26.000.000 di euro i diritti tv in chiaro e radio della Coppa Italia e i diritti radio della A per 2.000.000 di euro fino al 2008. La Rai, inoltre, si riserva di adire a vie legali per invalidare l'asta per i diritti tv per il calcio di serie A in chiaro vinti dalla Mediaset.
(30 luglio) La commissione di Vigilanza della Rai ha votato all'unanimità per la nomina di Claudio Petruccioli a presidente del Cda Rai.
(Settembre) Acquista in esclusiva i diritti radiofonici per la trasmissione delle partite della Serie A di basket fino al 2008.
(3 ottobre) Insieme a 3 Italia lancia il primo canale Tv creato per i telefonini Umts. Il canale, elaborato da RaiNet per 3 Media - la struttura responsabile della gestione editoriale e dei palinsesti di 3 Italia - è visibile sui “videofonini” Umts di 3, e dà la possibilità di godere di una programmazione generalista, senza interruzioni pubblicitarie.
(6 ottobre) Il Cda approva all'unanimità un piano di investimenti di 146,8 milioni di euro da realizzare nell'arco di tre anni. Il piano si propone anche di valorizzare il patrimonio aziendale e di realizzare una serie di innovazioni tecniche e tecnologiche ?nalizzate a raggiungere standard produttivi e qualitativi adeguati e propri di un servizio pubblico. Gli investimenti saranno indirizzati soprattutto al potenziamento delle sedi regionali e ai centri di produzione.
Il Cda annuncia di stare valutando la proposta di Mediaset di riacquistare i diritti nella fascia dalle 15 alle 17.
(20 ottobre) Annuncia che nelle prossime settimane Rai Way Spa avvierà una grande sperimentazione tecnica di diffusione radiofonica digitale in Onda Media. La fase sperimentale avverrà nelle ore notturne e le trasmissioni saranno ricevibili in tutta Italia e in Europa.
Il Cda ha dato il "via libera" alla prima tranche di investimenti per il digitale terrestre, soprattutto nelle regioni Sardegna e Valle D'Aosta.
(31 ottobre) La Lega Calcio manda la quarta diffida nella quale chiede ai vertici Rai di sospendere l'annuncio dei gol in diretta nel corso della trasmissione “Quelli che il calcio”.
(Novembre) La Lega Calcio invia formale diffida alla Rai per “Quelli che... il calcio”, che annuncia in diretta i gol delle partite nonostante Mediaset abbia acquistato i diritti tv. La Rai sostiene che i risultati sono dati secondo la cronaca radio di “Tutto il calcio minuto per minuto”, di cui la Rai ha i diritti. Per la Lega questa posizione violerebbe gli obblighi contrattuali, che impedirebbero di usare in tv i diritti radio.
(12 novembre) Si aggiudica i diritti per la trasmissione delle gare di Formula 1 per il quinquennio 2008-2012.
(1 dicembre) I giudici della seconda sezione del Tar del Lazio hanno annullato la delibera del marzo scorso, con la quale l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni aveva inflitto a Rai e Mediaset una sanzione pari al 2% del fatturato 2003, per abuso di posizione dominante nel mercato pubblicitario della Tv. La sanzione ammontava a 20 milioni di euro per la Rai, a 40 milioni di euro per RTI e a 5 milioni di euro per Publitalia 80.
(1 dicembre) Il cda ha dato il via libera ad un accordo con il ministero delle Comunicazioni - che coinvolge anche le altre emittenti Mediaset e La7 - per uno switch off in due tempi. L'accordo prevede che entro il 15 marzo i capoluoghi di provincia delle due regioni pilota siano completamente coperti da questa nuova tecnologia.
(6 dicembre) Il Cda della Rai approva gli accordi con Tim e Vodafone sulla sperimentazione semestrale della nuova tv Dvb-h.
(21 dicembre) Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - minate le motivazioni delle sentenze con le quali il TAR Lazio ha annullato i provvedimenti sanzionatori adottati nella precedente consiliatura a carico delle società RAI-Radiotelevisione Italiana, RTI Spa e Publitalia Spa in tema di posizioni dominanti nel settore televisivo – ha deliberato di proporre appello al Consiglio di Stato chiedendo anche la sospensione delle sentenze stesse.

Nel gennaio del 2006 la Rai e la Cina hanno stretto un accordo che prevede tre ore di programmi italiani a settimana sulla tv pubblica cinese, con la possibilità di tre interruzioni pubblicitarie a volta. In Italia, inoltre, in base all'accordo nascerà un canale in digitale terrestre tutto cinese, CCTv9, con programmi in lingua inglese.
(24 gennaio) Firma un accordo di collaborazione con Mcot (Mass Communication Organization of Thailandia), tv del servizio pubblico tailandese.
(Febbraio) Firma con Nokia un accordo per la fornitura della soluzione Nokia IP Datacasting basata su tecnologia DVB-H per il servizio di Mobile TV in Italia. Nokia fornirà a RAI la tecnologia, le competenze e il supporto per l'implementazione dello standard Digital Video Broadcasting-Handheld (DVB-H) grazie a cui sarà possibile ricevere i contenuti televisivi direttamente sui telefoni cellulari. La sperimentazione partirà in occasione dei Giochi Olimpici Invernali 2006.
(1 febbraio) Annuncia che Nuovi Media Rai, in occasione delle Olimpiadi di Torino, sperimenterà la “televisione mobile” che sarà possibile ricevere a Torino sui telefoni cellulari di nuova generazione. La sperimentazione propone un'offerta di canali che vanno dai classici Rai1, Rai2 e Rai3 a quelli trasmessi in tecnologia digitale terrestre: Rai doc, Rai utile, Rai sport e Rai news24. Ci sarà anche un nuovo canale, Rai mobile, che la Rai ha allestito appositamente per gli utenti della televisione mobile.
(2 febbraio) Stringe con la Juventus un accordo quadro sull'archivio televisivo dei bianconeri relativo agli ultimi 25 anni di immagini. L'accordo, inoltre, prevede anche un canale tematico della Juventus Fc sul DTT della Rai.
(6 febbraio) Presenta all'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato il suo progetto per una forma integrata di comunicazione e di gioco interattivo sulla piattaforma digitale terrestre, tramite il televisore di casa.
(9 febbraio) Insieme a Vodafone Italia annuncia l'avvio della sperimentazione, che si concluderà entro l'estate, della tecnologia Dvb-h. Dopo una prima valutazione congiunta delle diverse opzioni disponibili per realizzare la copertura di Torino, sede dei Giochi Olimpici Invernali, in questi giorni sono iniziate le prime attività di verifica sul campo. Un gruppo di tecnici di Rai e Vodafone Italia sta valutando gli ulteriori sviluppi tecnici, utilizzando la tv sul cellulare per le vie di Torino. Nella seconda fase le due società si focalizzeranno sui contenuti, mettendo a fattor comune le reciproche esperienze e competenze, studiando e sperimentando i diversi format che meglio si adattano all'utilizzo della tv mobile e le forme di interattività rese possibili dalla combinazione di Dvb-h e Umts.
(9 febbraio) L'Agcom ha stabilito che Rai e Mediaset hanno una posizione dominante congiunta nel mercato delle frequenze di trasmissione analogica. Le due società hanno 30 giorni di tempo dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale per far pervenire all'autorità eventuali osservazioni.
(10 febbraio) Il Cda approva un investimento definito “adeguato” dal direttore generale Alfredo Meocci per l'avvio della seconda fase dell'estensione e del potenziamento del segnale del digitale terrestre in Sardegna e Valle d'Aosta in vista dello switch off. Inoltre, sono stati stanziati 25 milioni per dare il via alle trasmissioni di tv mobile con la tecnologia Dvb-H nelle aree di Milano, Roma e Napoli.
(Marzo) Annuncia che aprirà la seconda sede in Africa, a Nairobi, dopo quella del Cairo, e un nuovo ufficio di corrispondenza in India, a Nuova Delhi, e un altro in Turchia.
(5 aprile) Lancia un sito per imparare la cultura italiana. La direzione Marketing Rai, con il supporto di Rainet ed in collaborazione con l'Istituto Luce, ha creato un portale (www.linguaitaliana.rai.it) che indirizza studenti e docenti interessati a conoscere la nostra lingua ad una selezione di offerte, che per rilevanza e qualità si presta alle esigenze di apprendimento.
(18 aprile) Il Cda della Rai ha varato un piano di attività produttive per un investimento di 300 milioni di euro, maggiorato di 60 milioni rispetto all'anno scorso. A regime saranno prodotte 800 ore di fiction.
(Maggio) L'Autorità Garante per le Comunicazioni, con cinque voti a favore e quatto contrari, ha deciso che Alfredo Meocci è incompatibile con la carica di direttore generale e deve lasciare l'incarico con modalità ancora da stabilire. L'Agcom ha inflitto alla Rai una multa da 14 milioni 379 mila 307 euro e allo stesso Meocci di 373 mila 923 euro. L'incompatibilità è stata dichiarata in base alla legge che vieta per un periodo di quattro anni immediatamente successivo alla cessazione del ruolo di componente dell'Agcom di intrattenere, direttamente o indirettamente, rapporti di collaborazione o di impiego con le imprese operanti nei settori che sono di competenza del garante. Il Cda della Rai ha stabilito per Meocci un periodo di aspettativa e i suoi poteri saranno rilevati dal Cda, con il potere di firma al presidente Claudio Petruccioli.
I legali della Rai hanno depositato al Tar del Lazio il ricorso con il quale si contesta la sanzione di 14,3 milioni di euro inflitta all'azienda per la nomina di Alfredo Meocci a direttore generale.
Firma con il Centro Televisivo Vaticano (Ctv) e Radio Vaticana due nuovi accordi-quadro Gli accordi confermano la collaborazione per la diffusione televisiva, in Italia e non, degli eventi della Santa Sede e delle attività del Papa. Il Ctv mette a disposizione delle testate Rai le proprie riprese e il materiale integrale in diretta.
(30 giugno) Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, afferma che la Rai resta una holding pubblica e unitaria con “l'impegno di distinguere all'interno della holding le società che svolgono missioni distinte: servizio pubblico, tv commerciale, trasporto delle reti”.
(Luglio) Annuncia che è disponibile sul canale Raitre del digitale terrestre T-Informo, il progetto sperimentale di T-Government realizzato dalla regione Lazio, dal comune e dalla provincia di Roma. Il servizio è rivolto ai cittadini residenti nella regione Lazio che potranno usufruire di informazioni, come offerte di lavoro e formazione, e servizi sviluppati dalle tre amministrazioni.
(14 luglio) Insieme a Mediaset, Telecom Italia Media e le televisioni locali ha presentato "Tivù", il progetto di piattaforma unica per il digitale terrestre che si ispira al modello della "free tv".
(22 luglio) Il Ministro Gentiloni annuncia che dalla Rai nasceranno tre distinte società: una più orientata al servizio pubblico con due reti, un'altra società con una rete, in cui il contributo della pubblicità aumenti e che abbia un'impostazione più commerciale, e una terza società dovrebbe gestire torri e impianti.
(13 settembre) Sigla con l'Office National de la Teledifusion di Tunisi un nuovo accordo per l'anno 2006 per la prosecuzione della collaborazione tra i due servizi pubblici radiotelevisivi e della trasmissione di Raiuno su tutto il territorio nazionale della Tunisia.
(12 ottobre) Il Consiglio dei ministri approva il disegno di legge presentato dal ministro delle comunicazioni Gentiloni che disciplina il settore televisivo nella fase di transizione al digitale terrestre. La riforma interviene sulla redistribuzione della raccolta pubblicitaria stabilendo una soglia di posizione dominante per i soggetti che superano il 45 % delle risorse complessive. Il ddl prevede inoltre il trasferimento di una rete tradizionale analogica sul canale digitale terrestre entro il 2009 per Rai e Mediaset.
(17 ottobre) BBC Worldwide firma un nuovo accordo con la Rai della durata di tre anni. In base all'intesa la RAI acquisterà una serie di nuovi programmi di genere 'factual' per Raiuno, Raidue e Raitre. Alcuni titoli firmati BBC interesseranno anche Rai Educational.
(Novembre) Annuncia che collaborerà, attraverso la direzione Teche, alla realizzazione del nuovo archivio digitale della radiotelevisione della Svizzera italiana. L'accordo prevede una consulenza tecnica e documentaristica della Rai.
(7 novembre) Si aggiudica i diritti di trasmissione delle partite della Coppa Italia per 12 milioni di euro.
(22 novembre) Il Ministero della Pubblica Istruzione e la Rai rinnovano il loro impegno e la loro collaborazione al servizio della scuola italiana, facendo della Tv lo spazio privilegiato per sperimentare, formare, educare.
Il CdA dà il via libera definitivo all'intesa con la Lega Calcio sui diritti di trasmissione delle partite della Coppa Italia. L'accordo ha un valore complessivo di 11 miliardi di euro.
(23 novembre) L'Agcom multa la Rai per la diffusione di pubblicità con gli stessi personaggi dei cartoni animati della programmazione adiacente.
(23 novembre) L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato lo schema di regolamento per l'allocazione del 40% della capacità trasmissiva nei multiplex digitali di Rai, Mediaset e Telecom Italia Media. E' prevista una gara per l'assegnazione della “capacità trasmissiva agli editori indipendenti e agli operatori di rete che richiedano il completamento della copertura delle proprie reti”.
(Dicembre) Annuncia che il contratto di servizio con il ministero delle Comunicazioni prevede l'aumento da 280 a 390 milioni di euro della quota di risorse investite per la produzione di fiction, ma anche la garanzia da parte della Rai di valorizzare ciascun diritto separatamente e per non più di sette anni.
(21 dicembre) L'Antitrust ha dato il via libera alla Rai per l'acquisto di due impianti e delle relative frequenze di Radio Maria. L'operazione servirà a migliorare la qualità della ricezione di Radiorai in Lombardia.

Il 9 gennaio del 2007 il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, presenta le linee guida per la riforma della Rai che prevedono un nuovo assetto organizzativo per la Rai, con la creazione di tre distinte società operative, all'interno di una Rai che resta però di proprietà pubblica: una società che gestisce gli impianti della rete, una a prevalente finanziamento pubblico, una finanziata esclusivamente dalla pubblicità. Ciascuna delle tre società avrà un consiglio di amministrazione, nominato dalla Fondazione-azionista, che funzionerà in base alle norme del Codice Civile. Tutto sarà fondato sul contratto di servizio tra Rai e stato, che sarà rinnovato ogni sei anni e sancirà il canone che sarà però deciso ogni tre.
(10 gennaio) Sigla con Mondo Tv un contratto finalizzato alla realizzazione di una serie di cartoni animati da 26 episodi della durata di 26 minuti ciascuno basato sul celebre romanzo “Kim” di Rudyard Kipling. Mondo TV sarà responsabile del coordinamento e della produzione e sarà titolare del 65% dei diritti di sfruttamento televisivo in lingua straniera, del 65% dei diritti correlati in italiano e del 70% dei diritti correlati nella lingua dei rispettivi paesi di commercializzazione. I restanti diritti sono invece di competenza della Rai.
(18 gennaio) Raggiunge con la Federcalcio italiana l'accordo per il nuovo contratto per i diritti tv in esclusiva di tutte le partite di calcio della Nazionale A e dell'Under 21, nonché degli incontri della Nazionale femminile e delle altre nazionali di calcio. La durata del contratto è di 4 anni e valido per tutte le piattaforme di trasmissione analogiche e digitali. I dettagli finanziari dell'accordo non sono stati resi noti.
(1 febbraio) Annuncia di aver avviato, da alcuni impianti Rai Way distribuiti sul territorio, la diffusione sperimentale di programmi radiofonici nello standard T-DMB.
(5 febbraio) Stringe con la Cisco Systems Italia Rai un accordo per la progettazione di un dispositivo set-top-box capace di supportare le tecnologie di datacasting via etere (TDT) e via IP.
Annuncia che Rai International cambia nome in Rai Italia.
(15 febbraio) Annuncia che Rai Way ha siglato un accordo di cooperazione con l'istituto di ricerca coreano Electronics and Telecommunications Research Institute (Etri), per lo sviluppo della sperimentazione tecnologica della radio digitale T-Dmb, Terrestrial Digital Multimedia Broadcasting, in Italia.
(16 febbraio) La Commissione di Vigilanza sulla Rai ha approvato all'unanimità il parere favorevole sul contratto di servizio tra la tv pubblica e il ministero delle Comunicazioni. Il parere contiene alcune proposte di modifica al testo del contratto che ora torna all'attenzione del ministero delle Comunicazioni.



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