domenica 8 maggio 2016

LE CIABATTE

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La multipresa è un dispositivo che può rivelarsi tanto comodo quanto pericoloso. La generica multipresa è caratterizzata da un cavo di alimentazione della sezione misurabile in millimetri quadrati, nettamente inferiore alla sezione necessaria per alimentare tutta le possibili prese che possono essere collegate alla multipresa stessa.

Il cavo di alimentazione della multipresa può essere attraversato tranquillamente da una corrente con un valore nominale di alcuni Ampere, fino ad una decina. Tale valore, però, è piccolo rispetto al valore di corrente assorbito complessivamente dalla multipresa se su di essa vengono collegati fino a quattro o sei carichi elettrici, ciascuno dei quali può assorbire in teoria  fino a 16 Ampere. È proprio quest'ultima caratteristica della multipresa, consistente nel concetto di multifunzione, che costituisce uno dei vantaggi principali delle multiprese.

Lo stesso concetto di multifunzionalità della multipresa produce anche una significativa condizione di pericolo, che nasce innanzitutto dall'eccessiva sollecitazione del cavo di alimentazione della multipresa e dall'assenza localizzata di dispositivi di protezione.

Le attuali norme vigenti in materia di impianti elettrici indicano diversi accorgimenti da adottare in fase di progettazione e realizzazione degli impianti, per evitare o quanto meno limitare l'utilizzo di multiprese e di altre soluzioni improvvisate ed inadatte come, ad esempio, le prolunghe.

Queste ultime, in genere, possono essere realizzate facilmente in casa ed inavvertitamente in maniera altrettanta pericolosa: infatti, nella realizzazione di prolunghe, purtroppo, non si presta la dovuta attenzione all'utilizzo di cavi tripolari, costituiti cioè dal cavo di fase da  quello di neutro e da quello di terra. Quest'ultimo non collegato, nel caso di utilizzo di cavi bipolari, non offre la dovuta protezione per gli utilizzatori dei carichi elettrici alimentati con prolunghe.

E' bene conoscere la potenza dei diversi elettrodomestici prima di impiegare una presa multipla. Il numero delle prese della ciabatta non è tutto uguale, ne esistono da tre, da quattro, da cinque, da sei, ognuno per ogni nostra esigenza. Alcuni modelli di prese multiple sono dotate di un particolare compressore di sovratensione che ha il compito di “proteggere” i picchi di tensione. Le prese multiple si utilizzano principalmente a casa, e quelle che bisogna scegliere sono quelle che riescono a sopportare un carico da 2200 o 3500 watt, a seconda delle nostre esigenze. Prima di acquistare quindi, dobbiamo avere più o meno un’idea di quanti apparecchi vogliamo collegare e quindi determinare la potenza massima. Per quanto riguarda il cavo, la lunghezza è ottima, raggiunge infatti i tre metri scarsi, partendo da una lunghezza minima di circa un metro e trenta centimetri.
Purtroppo, non esiste ancora nessuna certificazione sicura sulle ciabatte. Le normative CEI infatti, non entrano nello specifico di questo tipo di strumento. Rientrano nei parametri della sicurezza le parti che compongono una presa multipla, e quindi la spina e il cavo. Questo è uno dei fattori per cui la presa viene insignita del marchio CE.
Tuttavia, alcune ciabatte potrebbero avere delle certificazioni di vario genere, ma che è bene sapere non garantiscono assolutamente la certificazione di sicurezza delle prese multiple. La resistenza meccanica permette di determinare lo stato di resistenza. In alcuni casi i contatti che compongono la spina, potrebbero curvarsi, impedendo di essere utilizzati nuovamente.


Vietato assolutamente di riportare i contatti della spina nella posizione originale e riutilizzarla. Un altro fattore importante per determinare la sicurezza delle ciabatte, riguarda un altro tipo di resistenza, quello del materiale isolante al fuoco e la protezione contro il contatto accidentale. Rispettando in ogni caso la normativa, se la spina non è inserita completamente, si può andare a contatto con la parte in tensione, quindi fate attenzione. Atri fattori per la sicurezza sono ad esempio la forza che occorre per togliere la spina dalla ciabatta. La forza in questo caso deve essere un po’ resistente. Resistenza delle prese e delle spine è un’altra caratteristica così come la messa a terra: in alcuni modelli avviene prima di inserire lo spinotto, mentre in altri non appena si estrae la spina, rimane ancora la messa a terra.

In ogni abitazione, vi sono carichi di tensione dovuta ai vari elettrodomestici e apparecchi che ognuno di noi possiede e della loro relativa potenza. Prima di acquistare una presa multipla, è bene conoscere da quanti watt sono composti i principali apparecchi di casa:
televisione da 50 a 75 watt
computer dai 50 ai 100 watt
stereo dai 50 ai 150 watt
stampante dai 75 ai 100 watt
phon dagli 800 ai 1100 watt
aspirapolvere dai 1300 ai 1500 watt
lavastoviglie dai 2000 ai 2500 watt
lavatrice dai 2000 ai 2400 watt
La potenza in watt degli apparecchi ci fanno capire anche il consumo della luce. Possiamo vedere infatti che la televisione, la radio e il computer non consumano tanto, al contrario della lavatrice e della lavastoviglie per esempio. Nella scelta della presa multipla è importante conoscere i valori comunque approssimativi, di ogni elettrodomestico o apparecchio che vogliamo collegare. Importante è la sezione dei cavi che dovrà essere maggiore nel caso di grossa potenza per non surriscaldare il cavo e danneggiare prese e interruttori. Ricordatevi di non attaccare grosse potenze che la ciabatta potrebbe non supportare.
Il primo fattore nel determinare la scelta della presa multipla, è quello sicuramente di sommare le potenze massime degli apparecchi che vogliamo unire nella ciabatta. Nel preferire la scelta della presa multipla, optate per quella con il cavo grosso. Se il vostro impianto di casa, ha la messa a terra, potete acquistare una ciabatta con la predisposizione alla connessione, altrimenti è inutile. Per una corretta funzionalità della ciabatta privi di umidità. Per questo è meglio evitare il bagno. Per scongiurare il rischio di incendio, non bisogna attaccare per esempio due apparecchi che riscaldano con una grossa potenza.
La ciabatta si surriscalda con il conseguente possibile incendio. Utilizzate la ciabatta con cognizione, senza unire più prese multiple insieme, in quanto la prima della fila, rimarrebbe “vittima” di un surriscaldamento.

Gli attacchi sulle multiprese sono in genere equamente distribuite tra prese comuni e prese shuko. Per prese comuni si intendono quelle anche dette italiane, caratterizzate da tre fori (fase, neutro e collegamento di terra sul foro centrale) dove la presa può essere quella con i fori più stretti per le correnti nominali di 10 Ampere o con fori un po' distanziati per correnti nominali di 16 Ampere.



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