mercoledì 28 ottobre 2015

IL COYOTE

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Il coyote, il cui nome scientifico è Canis latrans della famiglia dei Canidae è un mammifero molto diffuso che ritroviamo in gran parte dell'America settentrionale e centrale in un ampio territorio delimitato a nord dall'Alaska e a sud da Panama.

E' difficile descrivere l'habitat tipico del coyote in quanto la sua particolarità è che è uno tra gli animali maggiormente adattabile in quanto è in grado di modificare la propria dieta, le abitudini e tutto il suo stile di vita, qualora si rendesse necessario per la sopravvivenza. Questo comporta pertanto che il suo habitat sia estremamente vario: le praterie, le foreste di montagna, i deserti ed anche i sobborghi delle città come le aree agricole, sono diventati dei luoghi dove è possibile ritrovarlo. Una sola eccezione sono le aree dove sono presenti i lupi dalle quali il coyote tende a tenersi lontano.

I coyote appartengono non solo alla stessa famiglia ma anche allo stesso genere dei lupi (Canis lupus) ai quali rassomigliano, sono solo di dimensioni più piccole.

Il coyote è un animale molto agile (può saltare fino a 4 m), veloce (può raggiungere i 65 km/h) ed intelligente (adatta la propria vita in base alle disponibilità del cibo). E' caratterizzato da un mantello il cui colore varia dal grigio, al giallo, al marrone, al bruno con la gola ed il ventre di colore biancastro.

Presentano le orecchie diritte e la coda cadente che viene usata in segno di minaccia infatti quando il coyote vuole essere aggressivo posiziona la coda in modo orizzontale rispetto al terreno e drizza il pelo.

Un'altra particolarità del coyote sono i suoi sensi, particolarmente sviluppati: ha un udito molto sensibile e le orecchie oltre che per udire, servono anche a segnalare il proprio rango ed umore; l'olfatto è molto sviluppato e viene usato per localizzare prede e carogne; la vista è molto acuta.

Il coyote ha delle zampe robuste ed è un digitigrado vale a dire che cammina poggiando sul terreno solo le dita. E' provvisto di cinque dita nelle zampe anteriori e quattro nelle zampe posteriori.

La sua estrema adattabilità alle diverse situazioni comporta uno stile di vita estremamente variabile. Infatti ad esempio se nella zona dove vive il cibo è formato solo da piccoli animali il coyote vive da solo o con la sua compagna; là dove invece le prede sono più grosse (e quindi non possono essere cacciate da un singolo individuo o da pochi) vive in branchi. I branchi pertanto sono creati a seconda delle circostanze e non sono permanenti.



Un branco, se formato, è costituito da 3 a 8 individui dove è presente una coppia dominante in età riproduttiva, i loro piccoli e la prole nata l'anno precedente.

I coyote sono animali prevalentemente notturni anche se non è infrequente vederli a caccia anche di giorno. Durante la giornata di solito stanno nella tana che può essere un buco nel terreno spesso ottenuto allargando tane preesistenti di altri animali. Queste tane sono in genere utilizzate per un anno e poi cambiate e sono caratterizzate dal fatto di avere diverse entrate.

Il caratteristico ululato del coyote è formato da una serie di acuti guaiti ai quali segue un lungo lamento ed il coyote li emette sollevando la testa, tenendo la bocca ben spalancata e mostrando i canini. Sembrerebbe che venga emesso per indicare la propria posizione oppure, quando sono emessi dal branco, per delimitare il proprio territorio.
 
Sia che viva in branco o da solo in coyote marca sempre il proprio territorio con l'urina.

I coyote sono animali molto comunicativi e comunicano soprattutto attraverso segnali vocali (sono tra i mammiferi che utilizzano maggiormente questa caratteristica) che possono essere di diverso tipo per indicare diverse situazioni: per chiedere aiuto agli altri membri del gruppo; per segnalare la presenza di altri coyote; per segnalare situazioni di pericolo, ecc.

I coyote sono fondamentalmente dei carnivori e la loro dieta tipica è a base di piccoli mammiferi quali conigli, scoiattoli, topi. Possono anche mangiare serpenti, piccoli uccelli, pesci ed invertebrati. In genere preferiscono la carne fresca ma non disdegnano le carogne, gli animali domestici, i rifiuti urbani. Una particolarità rispetto a molti altri carnivori è che si nutrono anche di frutta e verdura specialmente in autunno ed in inverno quando le altre fonti di cibo scarseggiano.

Il modo di cacciare del coyote è particolare: fa gli appostamenti acquattandosi nell'erba dopo essersi avvicinato molto cautamente; improvvisamente, quando ritiene che sia arrivato il momento giusto spicca un salto sulla preda tenendo rigide tutte e quattro le zampe e ricade su di essa con le zampe anteriore bloccandola per poi ucciderla con un morso.

Nel caso di animali di grandi dimensioni quali ad esempio un cervo vige un rigoroso lavoro di squadra: possono inseguirlo a turno fino a sfinirlo oppure alcuni lo inseguono dirigendolo verso altri del gruppo che aspettano nascosti.

I coyote non cacciano mai troppo lontano dalla loro tana ma si mantengono in un raggio di circa 4 km.

Il periodo riproduttivo va da gennaio a marzo con la nascita dei piccoli in primavera, periodo di maggiore abbondanza di cibo per i cuccioli. Le femmine hanno un periodo molto breve per accoppiarsi in quanto l'estro dura dai 2 ai 5 giorni ed in questo periodo viene corteggiata da diversi maschi ed il maschio che sceglierà sarà suo compagno per lunghi anni, anche se non necessariamente per tutta la vita.

I cuccioli nascono dopo circa 60-63 giorni in numero variabile da 1 a 19 (la media è in genere 6 cuccioli) e pesano circa 250 gr. Alla nascita sono ciechi e sono allattati dalla madre e solo dopo 10-14 gg aprono gli occhi ed iniziano a consumare cibo semi-solido che viene rigurgitato da entrambi i genitori e le orecchie iniziano ad assumere la conformazione adulta.
 
Dopo circa 28 gg dalla nascita i piccoli iniziano ad uscire dalla tana e dopo 35 gg sono completamente svezzati. In genere i coyote maschio lasciano per sempre la tana dei genitori dopo 6-9 mesi mentre le femmine tendono a restare e a costituiscono la base del branco.

I coyote solo dopo 9-12 mesi sono da considerare adulti.

Il principale predatore del coyote è sicuramente l'uomo in quanto si avvicina spesso alle periferie dei centri urbani alla ricerca di cibo. I piccoli (ma anche gli adulti) possono essere cacciati dai lupi e dai leoni di montagna.

I coyote non corrono alcun pericolo di estinzione grazie alla loro estrema capacità di adattamento tanto che nell'America del nord sono i carnivori terrestri dominanti.

Il coyote è un animale essenziale all'interno dell'ecosistema in quando tiene sotto controllo le popolazioni di conigli, topi ed altri piccoli animali: senza la sua presenza si avrebbe una loro proliferazione estremamente pericolosa per l'ambiente.

Pur essendo fortemente cacciato, il coyote è una delle poche specie animali di dimensioni grandi che ha ampliato la sua gamma da quando l'invasione umana è cominciata. Originariamente diffusi soprattutto nella parte occidentale del Nord America, si sono adattati rapidamente ai cambiamenti dovuti alla presenza umana e, sin dagli inizi del XIX secolo, si sono diffusi praticamente ovunque. Gli avvistamenti infatti avvengono in gran parte del territorio degli U.S.A e del Canada. I coyote abitano con soluzione di continuità la costa occidentale del Nord America dagli Stati Uniti all'Alaska. Hanno colonizzato gran parte delle aree del Nord America precedentemente occupate dai lupi, e sono spesso osservati, rovistare nei cassonetti nelle periferie di città (ad esempio Los Angeles).

I coyote sono difficili da addomesticare, tranne quando sono allevati sin dalla più giovane età, e anche in questi casi, gran parte del loro temperamento selvaggio rimane e si manifesta una volta raggiunta la pubertà. I coyote storicamente non sono mai stati addomesticati ad eccezione dei cani Hare di alcune popolazioni di nativi, che, secondo i più recenti studi, sembrano essere il frutto di coyote addomesticati e in parte incrociati col cane per renderli più docili. Sono utilizzati nel nord del Canada per la caccia. Il naturalista John Richardson, che ha studiato la razza nel 1820, prima che il patrimonio genetico fosse diluito da incroci con altre razze tra cui il cane principalmente, non fu in grado di rilevare alcuna differenza decisiva tra la razza addomesticata e il coyote, supponendo che la prima specie fosse una versione addomesticata della seconda.

Attacchi del coyote sugli esseri umani sono rari e ancor più raramente causano lesioni gravi, a causa delle dimensioni abbastanza ridotte del coyote. Tuttavia essi sono sempre più frequenti, soprattutto in California. Tra il 1976 e il 2006, almeno 160 attacchi sono avvenuti negli Stati Uniti d'America, soprattutto nella contea di Los Angeles. I dati, provenienti principalmente dall'USDA Wildlife Services e dal California Department of Fish and Game, indicano 41 gli attacchi verificatisi nel periodo 1988-1997 e 48 tra 1998 e 2003. Risulta evidente quindi come essi siano più che raddoppiati dal 1988 al 2003 considerando i due periodi. La maggior parte di questi incidenti si è verificato nel sud della California vicino al confine tra l'estremità della periferia cittadina e il territorio circostante.

In assenza di cibo nel loro territorio per la crescita della loro popolazione, i coyote stanno perdendo la loro paura per gli esseri umani, urbanizzandosi. Questo fenomeno è ulteriormente peggiorato da persone che intenzionalmente o involontariamente danno loro da mangiare. In tali situazioni, qualche coyote ha cominciato a comportarsi in maniera aggressiva verso gli stessi, inseguendo corridori e ciclisti, affrontando le persone a spasso coi cani, e avvicinandosi ai bambini piccoli, specie nei parchi pubblici. I Coyote hanno cominciato a prendere di mira i bambini piccoli, in gran parte sotto i 10 anni, anche se occasionalmente anche alcuni adulti sono stati morsi.

Anche se i media generalmente identificano gli animali degli attacchi come semplici "coyote", la ricerca genetica identifica in coywolves, incroci di coyote e lupo, quindi coyote solo per metà, quelli coinvolti in attacchi nel nord-est dell'America del Nord. Tra le zone colpite dagli attacchi abbiamo: Pennsylvania, New York, New England e Canada orientale.

Comunque, si registrano molto frequentemente casi in cui un coyote riesce a prevalere su un branco di cani da pastore formato da un minimo di 5 esemplari. Recenti studi, infatti, danno per scontato che un coyote possa predare un branco di cani da pastore in meno di 2 minuti.




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