lunedì 23 marzo 2015

L' AGAVO

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Piante perenni a rosetta con fusto breve con rosetta di foglie carnose dotate di molte fibre. Nelle foglie è quasi sempre presente la spina apicale, a volte le spine compaiono anche lungo i margini. Se provenienti da climi più freddi le foglie posso avere una colorazione tendente al verde-azzurro, mentre il colore verde-grigio sta ad indicare climi più caldi. Ha radici lunghe e numerose, al fine di cercare l'acqua in profondità nelle zone aride. La pianta fiorisce quando raggiunge la maturità dopodiché muore. Le inflorescenze si formano su un ramo fiorifero che spunta al centro della rosetta e portano fiori con sei tepali e sei stami.

Le foglie dell'agave contengono ecogenina, una saponina che a contatto con la pelle può causare una dermatite. I sintomi sono eritema, prurito e vescicole che durano tipicamente una o due settimane. Gli episodi di prurito possono ripetersi fino ad un anno dopo la prima manifestazione, anche dopo che l'eruzione cutanea non è più visibile. L'irritazione è, in parte, causata dai rafidi di ossalato di calcio. Le foglie secche, invece, possono essere maneggiate senza nessun effetto di rilievo. Anche se si è punti in profondità dalla spina apicale si possono avere irritazioni che possono durare fino a tre settimane.

Le Agavi sono originarie delle zone tropicali e subtropicali, del continente americano, con particolare riguardo al Messico, Indie occidentali, America Meridionale. Le loro caratteristiche ne hanno permesso l'ampia diffusione nella regione mediterranea.

Le agavi furono in origine classificate come Amaryllidaceae ma sono al giorno d'oggi generalmente catalogate in una propria famiglia, quella delle Agavaceae.

Le agavi hanno a lungo presentato difficoltà particolari nella tassonomia; vi sono considerevoli variazioni all'interno della stessa specie, ed alcune specie hanno origine sconosciuta e potrebbero essere varianti delle specie selvatiche originali.

Gli esploratori spagnoli e portoghesi hanno probabilmente portato le agavi con loro, ma una vera e propria popolarità si è avuta solo nel XIX secolo, con l'importazione di numerose specie da parte dei collezionisti. Alcuni esemplari sono stati continuamente propagati per propaggine da allora, e non assomigliano in modo consistente a nessuna specie selvatica, sebbene ciò possa essere dovuto alle condizioni di crescita specifiche dell'Europa.

La pianta di Agave, oltre ad essere apprezzata per la sua bellezza come pianta ornamentale ha molteplici altri usi: dalle sue foglie, ricche di fibre, si produce un tipo di tessuto molto resistente che viene utilizzato soprattutto nella realizzazione di amache e cappelli (panama) e dalla pianta si ricavano alcune bevande famose in tutto il mondo quali il Pulque, il Mezcal e la Tequila (che prende il nome dalla città omonima dove per la prima volta è stata distillata). La fibra (detta sisal) estratta dalle foglie dell'agave sisalana è utilizzata per la costruzione di corde, cesti, cappelli, tappeti e altri manufatti artigianali. La pianta viene usata per guarire ustioni.


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