domenica 29 marzo 2015

L' ORNIELLO



È diffuso nell'Europa meridionale e nell'Asia minore. Il limite settentrionale della specie è l'arco alpino e la valle del Danubio mentre il limite orientale è la Siria e l'Anatolia.

In Italia è comunissimo in tutta la penisola, dalla fascia prealpina del Carso, fino ai laghi lombardi; penetra nelle valli principali fino al cuore delle Alpi risalendo le pendici montane fin verso i 1000 m di quota al nord e 1500 m al sud di altitudine. Nella pianura padana è quasi assente, torna a popolare gli Appennini (specie quelli settentrionali e centrali) fino a oltre 1.000 metri di altezza, in particolare su quelli del versante orientale della penisola. Specie piuttosto termofila e xerofila preferisce le zone di pendio alle vallette ombrose e fresche. In Sicilia si spinge fino ai 1.400 m di altitudine. Nelle regioni occidentali diviene progressivamente rara, fino a formare tipi localizzati, di cui non è sicura però la distinzione. Cresce principalmente in boschi e foreste in associazione a varie latifoglie, come quercia, Carpino ed è formidabile nel ricolonizzare le zone forestali in cui è avvenuto un incendio o un precedente vecchio rimboschimento, mostrando elevata rusticità e messa a seme.

Ha tronco eretto, leggermente tortuoso, con rami opposti ascendenti con corteccia liscia grigiastra, opaca, gemme rossicce tomentose; la chioma ampia è formata da foglie caduche opposte, imparipennate, con 5-9 segmenti (più spesso 7), di cui i laterali misurano 5-10 cm, si presentano ellittici o lanceolati, brevemente picciolati e larghi un terzo della loro lunghezza. Il segmento centrale, invece, si presenta largo circa la metà della sua lunghezza ed è obovato; la faccia superiore è di un bel colore verde, mentre quella inferiore è più chiara e pelosa lungo le nervature.

Le infiorescenze sono a forma di pannocchie, generalmente apicali e ascellari; i fiori generalmente ermafroditi e profumati, con un breve pedicello, possiedono un calice campanulato con quattro lacinie lanceolate e diseguali di colore verde-giallognolo; la corolla ha petali bianchi leggermente sfumati di rosa, lineari, di 5-6 mm di lunghezza.
Il frutto è una samara oblunga, cuneata alla base, ampiamente alata all'apice, lunga 2-3 cm e con un unico seme compresso di circa un centimetro.

L’impiego dell’orniello come pianta ornamentale si giustifica per la splendida fioritura che avviene secondo l’esposizione, dell’altitudine e dell’andamento stagionale da aprile a maggio. Per un arco di tempo abbastanza lungo, 20 e più giorni, l’albero si ricopre di una gran quantità di fiori bianchi o bianco crema, molto profumati, che lo rendono riconoscibile e visibile anche da lontano. I fiori, con calice campanulato e corolla a quattro petali, sono riuniti in dense pannocchie apicali lunghe 8-10 cm. I petali lineari sono parzialmente concresciuti due a due. La fioritura, contemporanea all’emissione delle foglie, richiama un gran numero di insetti.

L'orniello è una specie interessante per la silvicoltura, in quanto può essere considerata una specie pioniera, resistente a condizioni climatiche difficili, adatta quindi al rimboschimento di terreni aridi e siccitosi. Viene coltivato in Sicilia e Calabria per la produzione della manna, in Toscana nei vigneti viene frequentemente utilizzata come sostegno ai filari di vite. Si moltiplica facilmente con la semina.

Nella silvicoltura per il rimboschimento di suoli poveri, aridi, calcarei o argillosi.
Come pianta ornamentale in parchi e giardini di grandi dimensioni, anche su terreni secchi e poco profondi.
Come pianta officinale e medicinale.
Per l'estrazione di tannini dalla corteccia.
Utilizzando le foglie come foraggio per il bestiame, in zone povere di pascoli.
Per la produzione di legname; il legno di orniello ha il durame bruno chiaro, con anelli ben distinti e provvisti di grossi vasi nella zona primaverile, è elastico e resistente, facilmente lavorabile. Viene utilizzato industrialmente per la produzione di mobilio, per attrezzi vari, per lavori al tornio e come ottimo combustibile.

Le foglie secche e triturate e i frutti posti in infuso in acqua bollente forniscono il tè di frassino.
Le foglie fermentate con acqua e saccarosio servono per preparare bevande alcoliche. accurate.

Il decotto di manna, sostanza solida bianca-giallastra ricavata dal succo zuccherino che sgorga dalle lesioni della corteccia e che si rapprende rapidamente a contatto dell'aria, raccolta in estate, è un blando purgante, ha anche proprietà bechiche e anticatarrali; può essere usato come collirio nelle congestioni oculari; pezzetti di manna sciolti in bocca lentamente hanno proprietà espettoranti.
L'infuso delle foglie raccolte a fine primavera inizio estate ed essiccate al sole, viene utilizzato come emolliente.

La linfa dolce di quest’albero richiama durante l’estate la cicala che se ne nutre pungendone i giovani rami. Anche i calabroni possono fare altrettanto danneggiando le giovani piante.

Si può far risaltare la vistosa fioritura primaverile ponendolo davanti a piante più alte che non fioriscono, come aceri o sempreverdi. Nel resto dell’anno è pianta discreta che non disturba ed in autunno si colore di un giallo tenue. Al suo piede possono essere coltivate bulbose, piante da fiore e cespugli che richiedano una parziale ombreggiatura estiva, o una buona esposizione primaverile, perché l’ornello, non riforma precocemente la chioma.

Non ha la crescita veloce del Fraxinus excelsior e raggiunge il secolo di vita.

Per il vigore contenuto può essere posto anche vicino casa.
I semi dell’orniello sono semi duri e germinano solo dopo un anno, o anche dopo. Per questa ragione si ricorre ad una stratificazione del seme per un anno in sabbia mantenuta umida, ritardando così la semina vera e propria. Le pianticelle ottenute si trapiantano in vivaio a due anni e solo nel terzo o nel quarto anno si pongono a dimora.

Non necessita di cure particolari. Solo in terreni pesanti ed argillosi, può valere la pena effettuare uno scasso (profondità e diametro 100 cm) introducendo due parti di terriccio ed una di sabbia per garantire un efficiente drenaggio.

Sottoposto a taglio, dimostra una forte capacità di ripresa formando ricche ceppaie che possono essere governate a cespuglio.


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