La moda del risvoltino è una di quelle piaghe sociali che appestano il mondo della moda da quando hanno iniziato a risvoltarsi l’inverosimile i teenager di tutto il globo, rendendo una moda dopotutto innocua uno strumento di tortura per gli occhi.
Il risvolto è molto comodo per rendere i jeans a sigaretta ancora più easy, anche con i tacchi; sui pantaloni cargo è praticamente immancabile; su determinati capi, come i boyfriend o altri jeans un po’ over, è un tocco irrinunciabile. Dato che è molto di moda risvoltarsi i jeans, è utile farlo quando abbiamo magari un look molto semplice e minimale che non vogliamo rendere proprio basic (una maglia bianca dritta, una borsa nera, un paio di jeans a sigaretta e ballerine).
Non a tutti i fisici i risvoltini stanno bene. Dato che creano molto volume sulla caviglia (soprattutto se il pantalone è pluririsvoltato) stanno sicuramente bene a chi non ce l’ha cicciotta; ma troppo volume non dona neanche a chi ha la caviglia troppo magra, dato che creerà un eccesso di tessuto su una gamba stecchina. Chi ha la caviglia non sottile dovrà preferire tendenzialmente altri tipi di jeans (fra l’altro skinny e sigaretta non sono proprio le forme più indicate per loro); chi invece ha la caviglia molto sottile preferisca invece un risvolto piccolino (risvoltare l’orlo massimo 2 volte oppure una sola, ma prendendo una porzione di tessuto più consistente, dai 3 cm in su) e quindi poco ingombrante.
Il risvolto ai pantaloni ha la sua origine, storica o mitica che sia, nel gesto di arrotolare i pantaloni per salvarli dagli schizzi di fango. Fino agli anni ’30 molti uomini portavano i pantaloni risvoltati sensibilmente più corti, in modo che dessero l’impressione di essere stati arrotolati lì per lì. Dunque il risvolto nasce in campagna e con uno spirito disinvolto, in cui la praticità prevale sul protocollo. È per questo motivo, non per qualche odioso comandamento, che in alcune condizioni è meglio evitarlo.
È inaccettabile col frac e col tight, capi ben più antichi del risvolto, ma anche con il più dinamico smoking, in quanto i tessuti e i pellami leggeri delle apparecchiature serali presagiscono tappeti rossi e piste da ballo.
Il principio generale è che, dopo un secolo di attività, i risvolti hanno fatto carriera. L’inspessimento che determinano evoca una fisicità molto gradita all’immaginazione maschile, tanto che da quando si fa più palestra sono cresciuti come il tono muscolare. Entro dimensioni ragionevoli, la loro presenza nella tenuta classica maschile rappresenta la norma e non l’eccezione.
In linea di massima, con pantaloni che vogliono o ammettono scarpe color cuoio o in pelle scamosciata, i risvolti non stanno mai male e talvolta sono necessari. Calzare una francesina scamosciata sotto un completo gessato senza risvolto, è qualcosa di impensabile. Con abiti che si pensa di indossare esclusivamente con scarpe nere stringate, i risvolti dovrebbero essere accantonati se l’immagine che si vuole offrire è pienamente rigorosa.
Per il resto possono essere adottati o meno secondo il gusto personale, sapendo però che la loro assenza valorizza sia gli abiti formali sia i pantaloni sportivi di ispirazione militare, come i chinos. Quando si fa a meno del risvolto si può contribuire alla solennità dell’aspetto eliminando anche gli spacchi posteriori, specialmente nelle giacche a doppio petto.
Il risvolto ai pantaloni è diventato il dettaglio imprescindibile delle collezioni estive ed autunnali, diventando così una riforma per la parte finale di jeans e pantaloni un po’ alla Merilyn Monroe o alla Bridgite Bordot. Ritornano, grandi e piccini, ad arrotolare i loro pantaloni. Un tale evento non accadeva dai Fantastici anni ’80 e dopo un periodo di buio, oggi riappare tra i giovani per le strade di New York, Londra, Milano e Parigi.
Tra i fautori del suo coming back, di certo va annoverato lo stilista americano Thom Browne, che con i suoi completi asciutti e a caviglia scoperta, è riuscito nel giro di un paio di stagioni a convincere tutti che il risvolto è cool.
Quindi messi da parte pieghe morbide che si adagiano sul mocassino e centimetri in più sul tallone, per dare slancio alla gamba si deve “risvoltare” che siano jeans o pantaloni eleganti.
Il risvolto è fattibile sia nel tempo libero che in ufficio, nel primo caso con pantaloni di cotone o jeans un centimetro sopra alla caviglia e nel secondo caso è da considerare la possibilità di cucire un risvolto non molto alto in prossimità della caviglia, per sembrare più moderni e più chic.
Il risvolto è categoricamente fatto a mano e deve risultare casuale su pantaloni in cotone o jeans scuri e non deve superare i 5 cm per evitare che abbia effetto “gamba mozzata”.
Le scarpe che amano il Risvolto sono mocassini, stringate e soprattutto boat shoes chiaramente senza calzino.
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