Il Pendolino è un passeriforme nidificante prevalentemente nelle regioni settentrionali dell’area eurasiatica, ricche di corsi d’acqua e di paludi, canneti, boschi di salici o di pioppi. Nel nostro paese sono presenti sia popolazioni stazionarie che popolazioni svernanti. Solitario, sempre in movimento, non è facile da osservare.
Lungo poco più di una decina di centimetri e dal peso che si aggira sui 10 grammi, la specie ha un’apertura alare che non supera i 18 centimetri e si riconosce per la testa grigia, su cui spicca (negli esemplari adulti) una mascherina scura, quasi nera, che si allarga ai lati del capo aiutandolo a mimetizzarsi. La schiena è rossiccia, la gola e il petto grigio chiaro, con sfumature che tendono al rosso, più variegate e scure nel maschio. Le piume delle ali e della coda sono screziate di nero. Il becco è grigio, le zampe molto scure.
Uccello insettivoro, si nutre di insetti e ragni, raramente integra con semi e bacche.
Nidificano tra aprile e luglio, il maschio trova il posto ideale per il nido, ci attira la femmina, ed insieme lo completano, il compito della cova, e dello svezzamento dei pulli è compito esclusivo della femmina, il maschio nel frattempo si cerca un'altra femmina, per iniziare una nuova riproduzione.
Nidifica prevalentemente nelle regioni a Nord dell'Eurasia, dove ci siano corsi d'acqua ed ambienti palustri come cannetti, boschi di salici e pioppeti. In Italia abbiamo degli esemplari stazionari, ed altri che vengono a svernare.
E’ impressionante l’abilità del maschio nella realizzazione del nido, una struttura a forma di pera capovolta - con l’ingresso in basso - in genere appesa a un salice, costruita servendosi delle infiorescenze della tifa, il giunco che cresce nelle aree paludose o ricche di acqua. Questo rifugio risulterà fondamentale per attirare la femmina di turno, che qui poi resterà per portare a termine la covata. Ma se la femmina non troverà il nido abbastanza accogliente, questo verrà abbandonato.
Il pendolino deve il suo nome alla caratteristica forma a pendolo del suo nido. Il nido viene sospeso ed è formato da fibre vegetali ed animali intrecciate da filamenti di erba, dalla peluria dei semi di salice e pioppo, da lana di pecora e da filamenti di canne. Presenta dimensioni di cm.18/20 in altezza e cm.13/14 di larghezza. Le pareti hanno uno spessore di cm.3. Il tutto con un peso di gr.75/110. Generalmente viene collocato sui rami verticali di salice, pioppo, ontano e betulla. Oppure appeso su ramoscelli o in canneti in ambiente umido, in genere sulle rive di fiumi o acque salmastre, rive boscose vicino a paludi. In meno di 18 giorni viene costruito dal maschio e rifinito dalla femmina, allo stesso modo dei tessitori del genere ploceidae. La costruzione ha inizio con l'intreccio di lunghi filamenti che determina la formazione di un anello di cm.23 di diametro, armatura fondamentale per la costruzione delle pareti. Costruita poi la base il pendolino rifinisce la forma del nido somigliante sempre più ad una pera. Alzando la parete anteriore rifinisce il lavoro rimpicciolendo l'entrata tubolare che sporgendo all'esterno presenta dimensioni di cm. 4 x 6. La femmina finisce il tutto con molta lanugine. La curiosità riscontrata dagli ornitologi è la maniera di costruire il nido che possiede il pendolino del lago Neusield in Austria ai confini con l'Ungheria oltre a quella descritta. Infatti in questa zona il nido è composto nella stesso modo solo che invece di essere appeso è ancorato orizzontalmente tra le canne. Costruzione che assomiglia al nido della cannaiola (Acrocephalus scirpaceus) o del cannareccione (Acrocephalus arondinaceus). Anche in Kazakistan gli esemplari occidentali nidificano in nidi appesi sui rami alti degli alberi, viceversa gli esemplari orientali nidificano in nidi posti tra la vegetazione palustre. Tutto come in Europa.
La duplice soluzione della costruzione del nido sembra risalire a mutamenti socio biologici che la specie ha assunto durante la sua esistenza in questi territori. Per gli studiosi tutto è ancora da verificare inoltre per molti ornitologi l'attuale classificazione del pendolino non è esatta. Si crede che le specie orientali siano a se stanti. Considerando le differenti abitudini sociali molti ornitologi pensano che quest'ultima ipotesi possa esser realistica.
LEGGI ANCHE : http://pulitiss.blogspot.it/p/e-dog-sitter-dalla-passeggiata.html
http://asiamicky.blogspot.it/2015/03/il-parco-regionale-del-serio.html
FAI VOLARE LA FANTASIA
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.NON FARTI RUBARE IL TEMPO
I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
GUARDA ANCHE
LA NOSTRA APP
.
Nessun commento:
Posta un commento
Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .