Ara Lacépède, 1799 è un genere di uccelli della famiglia Psittacidae diffuso nell'ecozona neotropicale.
Sono pappagalli molto grandi dotati di lunghe code, di ali lunghe e strette e di un piumaggio dai colori vivaci. Presentano tutte una caratteristica zona di pelle nuda attorno agli occhi. I maschi e le femmine hanno piumaggi simili. Molte di queste specie sono animali da compagnia molto popolari e proprio per questo motivo alcune di esse sono divenute piuttosto rare in natura.
Le specie del genere Ara sono grossi pappagalli che variano in grandezza dai 46–51 cm e 285-287 g dell'ara frontecastana ai 90–95 cm e 1708 g dell'ara rossoverde. Come tutte le specie di pappagallo che devono spostarsi su grandi distanze per trovare il cibo, anche queste are hanno ali lunghe e strette. Sono munite di un grosso ramo superiore del becco curvato all'ingiù e di una zona di pelle glabra attorno agli occhi che si estende fino alla base del becco. In questa zona nuda vi sono minuscole piume disposte in linee di aspetto variabile da una specie all'altra, tranne che nell'ara scarlatta, che ne è priva. In quasi tutte le specie il becco è nero, ma quello dell'ara scarlatta e dell'ara rossoverde ha il ramo superiore color corno e quello inferiore nero.
I colori del piumaggio delle specie di Ara sono spettacolari. Quattro specie sono prevalentemente verdi, due sono azzurre e gialle e tre (compresa l'ormai estinta ara di Cuba) sono quasi tutte rosse. Nel piumaggio non vi è dimorfismo sessuale e anche quello degli immaturi è simile a quello degli adulti, sebbene in alcune specie sia un po' più scialbo.
Come per tutte le are e la maggior parte dei pappagalli, semi e frutti costituiscono la parte principale della dieta delle specie del genere Ara. I tipi e la gamma di cibo variano da una specie all'altra. Diversamente da molti uccelli, le are sono predatrici di semi e non loro dispensatrici e utilizzano il loro robustissimo becco per frantumare perfino i rivestimenti più duri. La loro dieta è la stessa di quella di alcune specie di scimmie; in uno studio sulle are rossoverdi del Venezuela è stato visto che questi uccelli vivono sugli stessi alberi occupati dai saki barbuti, ma in alcuni casi mangiano i semi quasi acerbi ignorati dalle scimmie, dato che contengono più veleno. Talvolta le are, come altri pappagalli, assumono argilla per assorbire le sostanze tossiche prodotte da alcuni semi velenosi di cui si nutrono. In altri casi queste sostanze vengono neutralizzate da alcuni composti, come i tannini, presenti in altri cibi consumati dalle are.
Come quasi tutti i pappagalli, le specie di Ara nidificano in cavità. La maggior parte delle specie fa il nido nelle cavità degli alberi, sia in vita che secchi. Utilizzano sia le cavità naturali, presenti soprattutto negli alberi secchi, che quelle create da altre specie; in Messico le are militari utilizzano ancora le cavità scavate dal picchio imperiale, ormai rarissimo. Oltre che sugli alberi, le are militari e le are rossoverdi nidificano anche nelle fessure naturali delle scarpate. L'ara fronterossa nidifica solamente in queste ultime, dato che nell'arido habitat in cui vive non vi sono alberi sufficientemente grandi.
Le specie del genere Ara vivono nella regione neotropicale e sono diffuse dal Messico all'Argentina. Il maggior numero di specie vive nel Bacino del Rio delle Amazzoni e nella regione al confine tra Panama e Colombia; in entrambe le zone abitano insieme quattro specie (o perfino cinque, in talune zone ai margini dell'Amazzonia occidentale dove si spinge l'ara militare). In Bolivia vivono sette specie, ma in nessuna località del Paese (così come in ogni altra zona) coabitano più di quattro specie. La specie dall'areale più vasto, l'ara scarlatta, è (o meglio era) diffusa in quasi tutta l'America Centrale e l'Amazzonia. Viceversa, l'ara golablu e l'ara fronterossa vivono solo in poche zone della Bolivia. L'areale di molte specie è diminuito notevolmente negli ultimi secoli a causa dell'intervento dell'uomo. L'ara militare è diffusa dal Messico settentrionale all'Argentina settentrionale, ma ha una diffusione discontinua: una popolazione si trova in Messico, una seconda, a molti chilometri di distanza, abita la Cordigliera della Costa venezuelana e una terza è diffusa lungo le Ande, dal Venezuela occidentale all'Argentina settentrionale. L'ara gialloblu è scomparsa da Trinidad negli anni '60 ed è divenuta molto rara nell'Argentina settentrionale; sembra che anche altre specie siano scomparse da alcune isole dei Caraibi.
Le specie del genere Ara si adattano molto bene a tutti gli ambienti della zona dove abitano; come si può facilmente intuire, dato il suo vasto areale, la specie più adattabile è l'ara scarlatta, che vive in una vasta gamma di habitat, dalle foreste pluviali umide alle boscaglie aperte e alle savane. L'unico requisito di cui necessita è la disponibilità di grandi alberi dove possa trovare cibo e cavità in cui nidificare. Le altre specie sono un po' più esigenti, ma anch'esse necessitano di grandi alberi. L'ara golablu vive generalmente nelle «isole» di foresta circondate dalla savana e l'ara fronterossa predilige boscaglie aride e boschetti di cactus.
All'interno del loro areale questi uccelli effettuano migrazioni stagionali alla ricerca di cibo. Non compiono però migrazioni su vasta scala, ma piccoli spostamenti locali da un habitat all'altro.
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