La Nezara viridula, comunemente conosciuta come cimice verde, è un insetto fitofago appartenente alla famiglia dei Pentatomidae. Probabilmente originari dell'Etiopia, ormai sono diffusi in tutto il mondo.
Come nella generalità degli Eterotteri, questo insetto possiede ghiandole odorifere che emettono un odore abbastanza fastidioso. I danni, occasionali, sono dovuti alle decolorazioni localizzate di frutta e ortaggi provocate dalle punture e sono per lo più di tipo estetico. Esse posseggono queste ghiandole così che i predatori, sapendo quello a cui vanno incontro, non le infastidiscono. Proprio per questo non ha molti nemici naturali e i pochi che ha, predano le sue uova anziché l'esemplare adulto.
Ha una spiccata polifagia, che si manifesta a spese di specie vegetali appartenenti a oltre 30 famiglie, sia monocotiledoni sia dicotiledoni. Il più importante fattore che limita la diffusione in zone temperate è il freddo dell'inverno. Le femmine sono più portate, probabilmente a sopravvivere in inverno rispetto ai maschi, così sono più grandi individualmente e queste sviluppano un colore rossastro-marroncino. Negli ultimi decenni, la specie ha esteso il suo areale più a Nord, ed è ben rappresentata nel Nord-Ovest italiano in zone di pianura ove la temperatura media di gennaio non supera 1,5 °C.
La Nezara adulta trascorre l'inverno tra le foglie secche, tra le siepi aspettando che il clima primaverile consenta loro di iniziare le attività: si riproducono e depongono le uova, causando danni pungendo le piante ospiti. Le uova si schiudono dopo un tempo tra i 5 e i 21 giorni (dipende dalla temperatura).
Gli adulti, insieme alle forme giovanili della seconda generazione, sono i maggiori responsabili delle infestazioni su pomodoro, la Nezara è infatti conosciuta anche come la cimice del pomodoro. I danni sono causati soprattutto alle coltivazioni intensive, in quanto la monocoltura del pomodoro genera delle ottime condizioni per la prolificazione della cimice.
Il danno si manifesta sulle foglie e sui frutti ed è causato dalle punture di nutrizione di tutte le forme mobili del fitofago. Sulle foglie, a causa delle punture trofiche, si evidenziano delle necrosi localizzate e disseccamenti di diverso grado. Sui frutti di Pomodoro provocano tipiche punteggiature clorotiche, nella bacca in fase di maturazione; queste punteggiature, in seguito, divengono necrosi localizzate molto sfumate. Le cimici, inoltre, trasmettono, con le loro punture e col secreto di particolari ghiandole repugnatorie, uno sgradevole sapore ai frutti che non possono essere commercializzati. Infine, oltre a questi danni diretti, la cimice trasmette alle piante, mediante le ferite lasciate dagli stiletti boccali, alcune malattie secondarie, in modo particolare la Batteriosi. Su altre piante i danni sui frutti sono leggermente diversi, ad esempio:
-sulle Nocciole provocano, insieme ad altri Pentatomidi, il "cimiciato", cioè una alterazione della forma e del sapore della parte edule del frutto che diviene striminzita e sgradevole;
-nelle Leguminose si hanno alterazioni necrotiche al baccello, con alterazione quali-quantitativa dei semi.
Per combattere la Nezara Viridula si agisce principalmente in modo chimico, colpendo le forme giovanili.
In autunno gli insetti più fastidiosi sono le cimici verdi. Ad incrementare il fastidio per questi insetti contribuisce la constatazione della loro inutilità in natura.
L’elemento che maggiormente ci infastidisce è senza dubbio l’odore sgradevole che sprigionano quesi animaletti. Quando vengono schiacciate peraltro lo emanano con una maggiore intensità quindi bisogna eliminarle in modo strategico senza schiacciarle. La prima regola è cercare di evitare che girino per casa. Per fare questo bisogna tenere d’occhio i punti più critici e agire con prodotti che possano infastidirle e quindi allontanarle. I luoghi più a rischio della casa sono la cesta dei panni puliti da stirare o le pareti maggiormente esposte al sole: questi insetti infatti cercano il caldo. Escono fuori soprattutto nelle ore serali, attirate dalla luce in casa. Un primo rimedio potrebbe essere acquistare una casetta per esterni con cinci o codirossi. Questi uccelli infatti le tengono lontane. Alle cimici non piacciono neppure i ragni e le mantidi religiose. In questo modo si proteggono senza fatica giardini e balconi. Per gli ambienti interni della casa invece può aiutare preparare un infuso di acqua e di tabacco, oppure di acqua e sapone, da spruzzare sulle finestre o, ancora meglio, direttamente sulle zanzariere (da tenere sempre rigorosamente chiuse). Il sapone infatti ha un effetto disidratante e uccide questi insetti velocemente oltre a lasciare in casa un fresco profumo di pulito.
L'aglio è uno degli antiparassitari naturali più efficaci per proteggere dagli insetti sia l'orto che le piante in vaso. Il suggerimento in questo caso è di piantare un bulbo d'aglio nei vasi del vostro orto sul balcone, soprattutto per quanto riguarda le piante più attaccate dalle cimici. Nell'orto piantate delle file di bulbi d'aglio tra un'aiuola e l'altra. L'agricoltura biologica suggerisce di utilizzare un decotto all'aglio preparato in casa per prevenire gli attacchi delle cimici. Spruzzatelo di tanto in tanto alla base delle piante nelle ore serali. Scoprite qui come utilizzare l'aglio per difendere orto e giardino dai parassiti. Il decotto d'aglio e il decotto di cipolla sono utili anche per allontanare le cimici dalle piante quando sono già presenti.
La copertura delle piante con tessuto non tessuto rappresenta un rimedio utile per riparare dalle cimici le varietà più soggette agli attacchi di questi insetti. Il tessuto non tessuto si acquista nei negozi di giardinaggio. Lo potrete utilizzare per proteggere le piante in vaso e le coltivazioni del vostro orto creando delle barriere che scoraggino l'arrivo delle cimici.
Il decotto di artemisia (artemisia assenzio) è un rimedio dell'agricoltura naturale ritenuto utile per allontanare vari insetti dall'orto, cimici comprese. Scoprite qui come prepararlo. Altri rimedi utili per allontanare e prevenire la comparsa delle cimici, suggeriti dall'agricoltura biologica, sono il decotto di cipolla, il macerato d'ortica e il decotto di tanaceto.
Per proteggere le coltivazioni del vostro orto a cui tenete di più dall'arrivo delle cimici cercate di evitare il più possibile le monocolture. La parola d'ordine è varietà. Se potete, alternate agli ortaggi del vostro orto delle piante da "sacrificare", che risultano in grado di attirare le cimici. Si tratta, ad esempio, del mais e del basilico.
Il piretro è l'unico insetticida ammesso dall'agricoltura biologica, ma rappresenta comunque un prodotto molto potente, da utilizzare con estrema cautela. Se potete, prima di valutare il ricorso al piretro, provate a mettere in pratica i rimedi naturali e gli stratagemmi indicati in precedenza.
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