Secondo i dati del Cnr la discoteca resterebbe il luogo di elezione, per i ragazzi, per procurarsi e assumere sostanze psicoattive illegali.
Sono principalmente di due tipi: eccitanti o stimolanti e allucinogene. Alla prima categoria appartengono le anfetamine e la cocaina. Nella seconda categoria rientrano la marijuana, l'hashish, l'lsd e l'ecstasy. La più utilizzata per lo sballo in discoteca è l'ecstasy, una droga sintetica che dà effetti eccitanti e allucinogeni. I giovani che l' assumono – avvertono dall'Istituto Neurologico Mediterraneo - possono morire per una sindrome gravissima, chiamata 'serotoninergica', che può comparire da 15 minuti a 6 ore dopo l'assunzione. Causa ipertermia, collasso cardiocircolatorio, insufficienza renale, necrosi epatica e morte, che può avvenire anche nel giro di un'ora. La tossicità della droga è amplificata da sovraffollamento, elevata temperatura ambientale, musica ad alto volume, ballo e disidratazione.
A fare concorrenza all'ecstasy è il boom delle nuove droghe sintetiche, acquistate online o prodotte in casa. Le reali conseguenze ancora non si conoscono fino in fondo ma, quando non si muore, le subisce il cervello. Le oltre 500 molecole di droghe sintetiche scoperte fino a oggi sfuggono, nella quasi totalità, sia al contrasto delle forze dell'ordine che ai test medici. "Ci sono sostanze come i catinoni che danno gli stessi effetti della cocaina ma non vengono cercati nei test - sottolinea Carlo Locatelli, direttore del Centro nazionale di informazione tossicologica (Cnit) della fondazione Salvatore Maugeri - lo stesso vale per chetamine e cannabinoidi sintetici che, in molti casi, non sono illegali".
Una ricerca dell' Istituto tecnico 'Luca Pacioli' di Crema (Cremona) ha individuato alcune delle droghe, anche molto recenti, più utilizzate in discoteca dai ragazzi.
Cobret: E' polvere di eroina scaldata e sniffata. In Italia cominciò a diffondersi nel 1997 fra i ragazzi che consumavano ecstasy.
Yaba: E' una polvere che arriva dal sud-est asiatico e comincia ad estendersi nelle discoteche europee. Fu sviluppata nei laboratori nazisti, per ordine di Hitler, per tenere sveglie per giorni interi le truppe. Può causare infarto acuto.
Shabu: conosciuti anche come 'diamantini colorati' . Si tratta di anfetamine fumate per provocare un'eccitazione di maggior durata rispetto all'ecstasy. Oltre a disturbi di ordine psichiatrico, può causare infarto.
Popper: Il nome scientifico è 'nitrito d'anile'. In realtà è in circolazione da almeno 20 anni. E' venduto in forma di fialette, mandasu di giri in pochi istanti e può causare ipertensione e ictus celebrale.
Ketamina: E' un liquido che veniva usato dai veterinari come anestetico. Si è diffuso nei rave dove viene sniffato. Provoca allucinazioni intense, con difficoltà a camminare e cecità temporanea.
Speed: E' una miscela di anfetamina e cocaina. Provoca un'intensa eccitazione che dura ore. I disturbi che provoca passano dall'aritmia cardiaca agli attacchi epilettici, fino a stati paranoici acuti.
Superpill: Uno degli ultimi arrivi nel supermercato delle droghe sintetiche. E' un miscuglio di ecstasy e Viagra, quasi sempre potenziato dall'assunzione di alcol. L'ecstasy spazza via qualsiasi tipo di inibizione, dando la sensazione di maggiore audacia nelle avances sessuali, aiutato in questo da Viagra. Effetti: scompensi cardiaci, pressione e febbre alle stelle.
Ecstasy è il nome usato comunemente per indicare l’Mdma, una droga sintetica. Le droghe sintetiche sono sostanze psicoattive prodotte in laboratorio. Come sottolinea l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, un’agenzia dell’Unione europea, l’Europa è storicamente un mercato di produzione e consumo di droghe sintetiche. In particolare sono tre le droghe sintetiche che dominano il mercato europeo: le anfetamine, le sostanze stupefacenti simili all’ecstasy, soprattutto Mdma, e le metanfetamine.
Le anfetamine si presentano sotto forma di polvere biancastra, ma anche in fiale, pasticche e capsule, pertanto possono essere assunte per via orale o inalate, meno per via endovenosa. Agiscono come stimolanti del sistema nervoso centrale.
L’Osservatorio europeo delle droghe e tossicodipendenze parla di effetti collaterali come ipertensione e tachicardia. Chi assume questo tipo di droghe sintetiche può sentirsi più sicuro di sé e pieno di energie. Le anfetamine sopprimono l’appetito e la fatica e inducono insonnia. A distanza di ore dall’assunzione si può diventare più irritabili, ansiosi e irrequieti. Un’intossicazione acuta provoca anche disturbi al sistema cardiovascolare, mentre un uso prolungato porta a variazioni neurochimiche e dell’anatomia cerebrale.
Gli effetti dell’assunzione di metanfetamine, un’altra categoria di droghe sintetiche, sono simili a quelli delle anfetamine. Tuttavia, sottolinea l’agenzia dell’Ue, le metanfetamine sono più potenti di quest’ultime.
Con l’ecstasy viene incrementata l’attività di alcuni neurotrasmettitori tra cui la serotonina, il cosiddetto “ormone del buonumore”. Ecco perché chi assume questa droga sintetica prova maggiore empatia, ha meno difficoltà a relazionarsi e a entrare in confidenza con gli altri.
Tuttavia l’incremento nella produzione di serotonina causa anche effetti negativi, dalla confusione ai disturbi del sonno all’ansia. Tra gli altri effetti del consumo di ecstasy c’è l’amplificazione delle capacità sensoriali, dal tatto al gusto all’olfatto; si sentono meno la stanchezza, la fame, la sete e il sonno, ma si può provare anche tachicardia e ipertensione. Altre conseguenze sono nausea, vomito, bruxismo e crampi muscolari, aumento della temperatura corporea e sudorazione eccessiva. Il consumo di ecstasy – sottolinea il ministero della Salute – può favorire l’infarto nelle persone che soffrono di malattie cardiovascolari ed è particolarmente pericoloso per le persone con problemi a reni o fegato.
Secondo l’ultima Relazione annuale del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in Italia tra il 2011 e il 2014, nella popolazione scolastica 15-19 anni, c’è stato un lieve aumento dei consumatori di ecstasy o anfetamine. Il 2,2% di questa popolazione riferisce di aver provato queste droghe sintetiche almeno una volta nella vita.
La droga su Internet è un gioco goliardico, ammicca sullo scaffale virtuale come un fumetto o un nuovo videogame. Può chiamarsi «Blue Stuff» e citare nell’immagine stampata sulla confezione la serie tv «Breaking Bad», dove un mite professore di chimica in crisi inizia a produrre «Blue Sky», la droga blu che lo trasformerà in un boss sanguinario. Circola su siti che che dichiarano di offrire «molecole per la ricerca chimica» e poi spediscono a casa da Regno Unito e Germania bustine da un grammo di cristalli a venti euro, oppure pellets, «gogaine», cannabinoidi sintetici, etilfenidato e fenetilamnine.
Tra il 2010 e il 2014 in Italia sono comparse 450 nuove molecole d’abuso disponibili sul mercato. E gli Stati arrancano, costretti ad aggiornare senza sosta le tabelle delle sostanze proibite per provare a tenere il passo delle nuove molecole chimiche sintetizzare a getto continuo in laboratori spesso basati in Cina.
Un fenomeno di nicchia, qualcuno si ostina ad affermare. Riservato ai giovanissimi e confinato in ristrette cerchie di «psiconauti» che sperimentano nei rave o a domicilio e poi condividono esperienze nei forum. «Anche la cocaina è stata un fenomeno di nicchia per decenni in Italia», dice il dottor Paolo Tagliaro dell’Università di Verona che per il Dipartimento Politiche Antidroga ha condotto una ricerca sulle nuove droghe. «Metà della casistica da noi riscontrata riguarda persone sopra i 35 anni», ricorda invece il dottor Carlo Locatelli del Centro Antiveleni di Pavia. Mentre l’Italia non ha ancora deciso se rilanciare o conservare il Dipartimento Politiche Antidroga teenager, studenti e professionisti in cerca di evasione a basso rischio (sul fronte legale) scoprono sempre più numerosi il fascino del «buy-chemicals» on line. Un mercato diventato fonte di concorrenza per le organizzazioni criminali, in grado di sfuggire al loro controllo.
Ci sono molecole la cui circolazione è già segnalata in Europa ma ancora mai sequestrate in Italia: è il caso della MT-45, oppioide sintetico dagli effetti assimilabili a quelli dell’eroina. Ha già fatto diversi morti in Nord Europa e si compra da casa, per esempio su un sito canadese. Altra novità che sta trovando larga diffusione in Italia sono le 25-NBOME, una famiglia di fenetilammine allucinogene vendute sotto forma di francobollini, come l’LSD. O la 1P-LSD, altra sostanza allucinogena nuovissima, immessa recentemente sul mercato e già andata a ruba. Anche la AL-LAD, droga psichedelica sempre della famiglia LSD, riscuote ottime recensioni nei forum in cui gli psiconauti si scambiano consigli su dosaggi e somministrazioni.
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