La Podarcis sicula coerulea già Lacerta coerulea faraglionensis (lucertola azzurra), vive esclusivamente sui Faraglioni di Capri. Quest’esemplare, dalla particolare colorazione azzurra della gola, del ventre, dei fianchi, del sottocoda e dalla pigmentazione nerastra del dorso, ha una corporatura elegante, capo ben distinto, lingua piatta bifida e retrattile, occhi muniti di palpebre mobili con pupille rotonde.
Di indole vivace, i maschi adulti sono animali territoriali ed in modo particolare durante il periodo della fregola sono soliti azzuffarsi, anche se generalmente questi combattimenti sono ritualizzati; l’alimentazione è essenzialmente insettivora.
Il melanismo, il fenomeno che consiste nell‘inscurimento del dorso e delle parti ventrali, facilita la termoregolazione, infatti i Rettili sono definiti animali a sangue freddo o meglio pecilotermi ectoterni e di conseguenza sono operosi solo quando le condizioni termiche ambientali sono tali che il corpo raggiunga una temperatura adeguata allo svolgimento delle funzioni vitali.
Secondo alcuni naturalisti i colori tendenti allo scuro dei sottoventre assorbirebbero meglio il calore, permettendo alla Podarcis sicula coerulea, di cominciare a cacciare prima delle lucertole dalla tipica colorazione più chiara, favorendo, in questo modo, anche le funzioni riproduttive.
Le evoluzioni che conducono alla biodiversità, da sempre rappresentano una attrattiva per i naturisti, e le isole proprio a causa delle loro ridotte dimensioni si possono considerare una sorta di laboratori naturale, dove riescono a sopravvivere solo poche specie e dove lo stare soli favorisce la loro riproduzione e la creazione di nuove specie.
Tra i Vertebrati delle isole che si affacciano sul mediterraneo, i Rettili sono quelli che mostrano un alto grado di endemicità ed in particolare quelli appartenenti alla famiglia dei Lacertidae, genere Podarcis; la lucertola campestre, Podarcis sicula, è diffusa dalle isole del Tirreno all’Appennino e dall‘Istria al Mare di Marmara.
Uno dei primi a descrivere questa entità fu il medico naturalista Ignazio Cerio, che rese nota la scoperta nel 1870. Ma sul finire del XIX secolo la scoperta di questa nuova “specie” scatenò un’accesa disputa tra Bedriaga ed Eimer, due zoologi europei; la causa fu il diritto di precedenza sulla scoperta. In ogni caso, il primo che pubblicò la descrizione della lucertola azzurra fu nel 1872 l'erpetologo tedesco Theodor Eimer (1843–1898). In realtà, gli attuali studi tassonomici hanno dimostrato che la popolazione di lucertola azzurra presente sui Faraglioni non costituisce una nuova specie ma una delle tante sottospecie di lucertola campestre.
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