La deforestazione è il fenomeno causato dalla distruzione delle foreste da parte dell'uomo.
Gli alberi svolgono una importante funzione di mantenimento del terreno. L'eccessivo abbattimento degli alberi aumenta notevolmente il rischio delle frane, delle alluvioni e degli smottamenti del terreno. Anche la distruzione di pochi alberi, di un piccolo bosco, modifica radicalmente l'equilibrio naturale delle cose.
Variazioni climatiche regionali. La distruzione delle foreste su vasta scala modifica anche la mappa dei venti di una regione. Ciò implica delle variazioni conseguenti sul clima della zona, causando problemi alle agricolture locali ma anche sulla sicurezza della popolazione.
Le foreste sono un habitat naturale per milioni di forme di vita. La distruzione delle foreste causa l'estinzione di numerose specie vegetali ed animali, con conseguente impoverimento genetico. La biodiversità è l'aspetto meno conosciuto e compreso. Grazie alla biodiversità da miliardi di anni la vita ha saputo adattarsi all'ambiente. La stessa umanità è il risultato di una lunghissima selezione "adattiva" delle specie. Le forme di vita possono nascondere segreti non ancora conosciuti dall'uomo che potrebbero essere utili in futuro, ad esempio per produrre nuovi farmaci. La perdita della biodiversità equivale ad una irreversibile perdita di opportunità futura per l'uomo. Il problema della riduzione della biodiversità è particolarmente grave nelle zone tropicali, dove per vasti territori l'ambiente è biologicamente ancora incontaminato dalla presenza dell'uomo.
L'effetto serra è il fenomeno del riscaldamento globale (global warming) determinato dall'eccessiva concentrazione dell'anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera terrestre. Come abbiamo visto nel processo di fotosintesi, le piante contribuiscono a ridurre la quantità di anidride carbonica nell'aria. La distruzione delle foreste riduce la capacità di assorbimento naturale dei gas serra, accelerando il processo di concentrazione nell'atmosfera terrestre e il surriscaldamento climatico.
Le conseguenze della deforestazione evidenziano come sia interesse diretto dell'uomo preservare la natura, indipendentemente dall'esistenza o meno del diritto della natura ad esistere. Le conseguenze materiali della deforestazione colpiscono l'utilità e il benessere di tutti gli uomini. Tuttavia, è irrazionale pensare che l'uomo posso risolvere da sé questa problema. I costi sociali sono visti da ciascun individuo come "costi di altri" e non sono presi in considerazione nella determinazione delle scelte individuali. Come si è dimostrato nel "teorema del libero battitore" le scelte individuali conducono inevitabilmente alla distruzione completa e irreversibile delle foreste. Per una razionale gestione delle risorse forestali è quindi indispensabile un coordinamento da parte di un organismo superiore.
Dal punto di vista ambientale si parla di deforestazione quando un disboscamento, cioè la soppressione delle specie vegetali che costituiscono un'area boschiva, assume proporzioni maggiori sia in termini durata che di espansione territoriale. Il termine assume perciò una connotazione negativa poiché legato all'eliminazione delle aree verdi del nostro pianeta, incapaci di rigenerasi confronto alla velocità con cui vengono sfruttate dall'industria e dall'agricoltura.
A farne le spese sono soprattutto i continenti africano e asiatico, dove il disboscamento più o meno legale di paesi come Cina, Congo, Brasile, Colombia, India e Nigeria costituisce oltre il 70% della deforestazione mondiale.
La deforestazione di grosse porzioni verdi della Terra produce grosse conseguenze sul fenomeno dell'evapotraspirazione, cioè il livello di vapore emesso nell'aria. Ciò conduce a cambiamenti nello spostamento dei venti all'interno di un'area, le cui condizioni atmosferiche sono perciò soggette a diverse tipologie di trasformazioni; ma anche a mutazioni della temperatura, del tasso di umidità e in misura minore della pressione atmosferica.
Non bisogna inoltre dimenticare che in molti paesi della Terra esistono popolazioni indigene per cui le piante e i loro prodotti costituiscono la principale fonte di sopravvivenza e sostentamento.
La FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) ha stimato che durante il decennio iniziato negli anni '90 si sono abbattuti circa 8,3 milioni di ettari ogni anno, una deforestazione che si è andata riducendo dal 2000 al 2010, quando sono stati poco più di 5 gli ettari di foreste all'anno andati perduti. Numeri che sembrano rassicurare ma che restano comunque lontani anni luce dal concetto di sostenibilità ambientale.
E i nostri cani non sanno più dove andare a fare pipì.
FAI VOLARE LA FANTASIA
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.NON FARTI RUBARE IL TEMPO
I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
http://www.mundimago.org/
GUARDA ANCHE
LA NOSTRA APP
.
Nessun commento:
Posta un commento
Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .