Da anni le eruzioni vulcaniche si stanno trasformando in un autentico incubo per gli aerei perchè la cenere rilasciata dalle eruzioni può togliere visibilità ai piloti, mandare in tilt le sofisticate sonde di altitudine e velocità, e in alcuni casi bloccare addirittura i motori. Inoltre la cenere è di fatto invisibile ai radar e quindi difficilmente può essere evitata cambiando rotta.
«La polvere vulcanica in sospensione nell’aria è abrasiva, viene ingestita dai motori e li rovina» spiega Luca Saltelli, ingegnere aerospaziale, «agisce come la sabbia del deserto e per questo i motori di aerei ed elicotteri che volano in quelle aree che, anche se dotati di filtri appositi, devono essere sottoposti a una revisione molto più frequente specie perchè, volando a bassa quota, sollevano loro stessi la sabbia che si insinua nei motori». Le particelle, aggiunge Saltelli, «vengono ingestite a velocità elevate e le palette (quelle alette metalliche che si estendono come una raggiera e sono visibili anche dall’esterno) si erodono tanto velocemente che il motore si può spegnere in volo e non riaccendersi più».
Negli ultimi anni, sono 80 i voli che hanno segnalato problemi dopo essere finiti una nube di cenere vulcanica. Due Boeing 747, con quasi 500 persone a bordo, hanno rischiato di precipitare, e negli altri casi sono stati riportati gravi danni, costati alle compagnie centinaia di migliaia di dollari in riparazioni. Il primo episodio risale al 1982: a 11 mila metri di altitudine, un Boeing della British Airways partito da Londra e diretto ad Auckland entrò in una nube di cenere dopo l’eruzione del vulcano indonesiano Galunggang. I quattro motori si fermarono e l’aereo scese in picchiata fino a 4.100 metri, quando i piloti riuscirono a farli ripartire per poi atterrare senza visibilità a Giacarta. Nel 1989 un Boeing della Klm da Amsterdam a Tokyo subì l’arresto dei motori dopo essere finito in una nube di cenere causata da un vulcano in Alaska e riuscì a riavvarli a un’altitudine di 5mila metri. La più grande eruzione degli ultimi decenni è quella del monte Pinatubo, nelle Filippine, avvenuta il 15 giugno del 1991: la nube si diffuse per oltre 8.000 chilometri e impose la chiusura di sette aeroporti della regione.
FAI VOLARE LA FANTASIA
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.NON FARTI RUBARE IL TEMPO
I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
http://www.mundimago.org/
GUARDA ANCHE
LA NOSTRA APP
.
Nessun commento:
Posta un commento
Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .