Gli Herpes Virus o Herpesvirus sono virus a DNA a doppio filamento con simmetria icosaedrica, appartenenti alla famiglia Herpesviridae.
Caratteristica di questa famiglia di virus è quella di non abbandonare più l'ospite dopo la prima infezione e di annidarsi in un tipo di cellula dell'organismo, causando una cosiddetta infezione latente. Questa si verifica in un tempo variabile a seconda del tipo di virus e della sensibilità dell'ospite. Da tale stato di latenza il virus può riattivarsi, anche dopo molti anni, dando luogo a una recidiva della malattia. Gli stimoli che inducono il "risveglio" dell'attività virale possono essere il caldo, il freddo, i traumi, la febbre, gli stress e soprattutto le variazioni dello stato di difesa immunitaria dell'ospite.
La replicazione e i processi di sintesi proteica avvengono totalmente all'interno del nucleo della cellula ospite. La replicazione virale comporta la sintesi di 3 classi di geni virali (immediate early, early e late), trascritte in sequenza ordinata dall'enzima cellulare RNA polimerasi II. Il ciclo di replicazione è la causa della comparsa, all'interno della cellula, di caratteristiche inclusioni intranucleari eosinofile. L'incapsidamento avviene pure all'interno del nucleo della cellula; il tegumento e l'envelope invece si formano a partire dalla membrana cellulare durante la fuoriuscita per gemmazione dei virioni.
Comprende vari sottogruppi, fra i quali l'Herpes simplex (=Herpesvirus hominis), l'Herpes zoster (virus della varicella) e il Cytomegalovirus (virus citomegalico). Presentano capside virale di forma icosaedrica, composta da 162 capsomeri cilindrici, con diametro di ca. 100-200 mm e al cui interno è contenuto DNA; sono etere-sensibili. Gli Herpesvirus determinano infezioni latenti per la loro caratteristica di persistere anche per tutta la vita nei tessuti dell'ospite nonostante la presenza di anticorpi circolanti. Tra le malattie che provocano, l'erpete dell'uomo, la pseudorabbia, la varicella, la malattia a inclusioni citomegaliche, la laringotracheite infettiva, l'aborto equino, ecc.Sono stati classificati otto tipi di Herpesvirus umani, divisi in tre categorie principali: Herpesvirus alfa, beta e gamma. Gli Herpesvirus alfa, cui appartengono l'Herpes simplex virus 1 (HSV1), l'HSV2 e il Varicella zoster virus (VZV), sono virus in rapida moltiplicazione dotati di attività di soppressione delle cellule, che tendono a stabilire infezioni latenti nei neuroni e nei gangli. Gli Herpesvirus beta, cui appartiene il cytomegalovirus (CMV) sono virus a lento sviluppo che provocano un'aumento abnorme di dimensioni delle cellule infettate e che conducono a infezioni latenti nelle ghiandole salivari e nei reni. Gli Herpesvirus gamma, cui appartiene il virus di Epstein-Barr (EBV), sono virus con un potenziale infettivo limitato, che attaccano soltanto le cellule linfoidi. Gli Herpesvirus 6, 7 e 8 formano categorie a sé. L'HSV1: provoca l'Herpes simplex, infetta cellule epiteliali e causa infezioni latenti nel sistema nervoso. È responsabile delle manifestazioni dell'Herpes simplex con infezioni alla bocca, alla gola e alla pelle. Ha una prevalenza nel 70% degli adulti. L'HSV2: provoca l'Herpes genitalis con la stessa patogenesi del primo ma è localizzato nelle mucose dell'apparato genitale. Ha una prevalenza tra il 5 e il 30% degli adulti, a seconda dei Paesi. Il VZV: provoca la varicella e l'Herpes zoster (fuoco di S. Antonio). Ha una prevalenza del 95% negli adulti. L'EBV provoca la mononucleosi infettiva ed è associato ad alcuni tumori: il linfoma di Burkitt e il carcinoma nasofaringeo. Ha una prevalenza dell'80-90% negli adulti. Il CMV causa in genere infezioni relativamente asintomatiche, ma può provocare in alcuni casi la mononucleosi infettiva. È anche una causa importante di difetti congeniti e ritardo mentale. Nei pazienti immunocompromessi il virus può causare gravi disturbi polmonari e gastrointestinali. Ha una prevalenza del 50% negli adulti. L'HHV6(Human Herpesvirus6) provoca una malattia esantematica infantile conosciuta in passato come “quinta malattia”, con rash cutaneo e febbre. Era noto in passato, prima che lo si riconoscesse come un virus erpetico, come il virus linfotrofico B umano (HBLV); ha una prevalenza del 95% negli adulti. L'HHV7 (Human Herpesvirus7) ha patogenesi sconosciuta e ha una prevalenza del 95% negli adulti. L'HHV8 (Human Herpesvirus8), scoperto nel 1995, è associato alla genesi di un tipo di tumore noto come sarcoma di Kaposi, molto diffuso tra i malati di AIDS. La sua prevalenza è sconosciuta. In Italia le prime stime parlano di una presenza di questo virus nel 10-30% della popolazione. Nei malati di AIDS ha una prevalenza del 60%, mentre in quelli che hanno sviluppato il sarcoma di Kaposi del 100%.
Gli herpes virus umani provocano infezioni che si manifestano generalmente con vescicole cutanee più o meno pruriginose, talvolta fastidiosissime e anche molto dolorose. Superata la fase florida della malattia la cui durata dipende dalle reazioni immunitarie del soggetto colpito dal processo infettivo, gli herpes virus si trasformano in infezioni latenti. La zona di latenza varia a seconda della tipologia di herpes, ma generalmente si tratta di siti di difficile accesso per il sistema immunitario; è per questo motivo che l’eradicazione degli herpes virus è di fatto quasi impossibile. Particolari situazioni (come per esempio l’immunodepressione, i traumi o i trapianti) possono provocare la riattivazione dell’agente virale latente.
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