Cecil era una vera e propria icona del Parco Nazionale Hwange, almeno fino a quando lo scorso 6 Luglio non è stato attirato al di fuori dell’area protetta, per venire barbaramente ucciso dall’odontoiatra americano in cerca di emozioni.
Palmer avrebbe infatti pagato ben 50.000 dollari per riuscire ad avere la possibilità di cacciare lo straordinario animale, stando a quando riferiscono fonti interne alla task force deputata alla conservazione del parco, citate dal The Guardian. “Stavano cacciando di notte con un riflettore, quando si sono imbattuti in Cecil”, hanno affermato le autorità del parco mediante un comunicato.
A quel punto, secondo la ricostruzione degli avvenimenti offerta da Johnny Rodrigues della Zimbabwe Conservation Task Force: “Hanno legato un animale morto al loro veicolo, in modo da attirare Cecil fuori dai confini del parco. Hanno fatto sì che si spargesse il suo odore fino ad un’area a circa 500 metri dal parco”.
A quel punto, quando il leone è caduto nella trappola, è scattato l’agguato: il felino è stato colpito con una freccia avvelenata, ed inseguito da Walter Palmer e dalle due guide che lo stavano accompagnando per circa 40 ore. Alla fine: “L’hanno trovato, e gli hanno sparato”. Ma non solo: Palmer ha poi provveduto a scuoiare Cecil, decapitandolo in ultima al fine di apporre la sua testa tra i propri trofei.
Purtroppo per lui, le autorità locali hanno preso molto seriamente la vicenda: Cecil, 13 anni, era infatti considerato uno dei simboli del Paese africano. “Aveva tutti i permessi legali, ed ha ingaggiato guide professioniste-ha affermato un portavoce che ha parlato in vece di Walter Palmer-Non sta negando di essere stato lui la persona che ha sparato al leone: lui ama la caccia”.
Tuttavia, le autorità del Parco Nazionale sostengono il contrario. La notizia dell’uccisione del celebre leone ha finito per diventare ben presto virale, e la pagina Facebook della clinica di Palmer è stata ben preso intasata da commenti indignati da parte degli utenti. E’ stata persino promossa una petizione online nella quale viene chiesta “giustizia per Cecil”, che ad oggi ha già superato i 387.000 firmatari.
Nel frattempo, le due guide che hanno accompagnato Walter Palmer nella nefasta impresa sono già state arrestate dalle autorità dello Zimbabwe, e dovranno apparire davanti alla Corte il prossimo Agosto. Cecil indossava inoltre un collare speciale, munito di GPS, in quanto faceva parte di un progetto di ricerca dell’Università di Oxford lanciato nel 1999. Rodrigues ha confermato che i cacciatori hanno provato a distruggere il collare, senza però riuscirci.
“Quell’uomo ha pagato 50.000 dollari per ammazzare una creatura che ne avrebbe portati milioni nelle casse del Paese grazie al turismo” ha poi affermato Johnny Rodrigues, spiegando infine che: “La cosa più triste di tutta questa vicenda è che, ora che Cecil è morto, il prossimo leone nella gerarchia, Jericho, ucciderà molto probabilmente anche tutti i suoi cuccioli. Così potrà ingravidare le femmine, e dare vita alla sua dinastia”.
Il Leone appartiene alla famiglia dei Felidi ed è uno fra i più grandi ed aggressivi felini.
Il corpo del Leone può misurare fino a 2,5 metri di lunghezza per un peso complessivo di circa 250 kg. Ha zampe relativamente corte e una testa molto grande contornata dalla criniera che rappresenta per il Leone simbolo di maturità sessuale. Il suo ruggito, emesso in genere al mattino e dopo la cattura di una preda, può essere udito fino a una decina di km di distanza. Il colore del manto richiama il tono dell’ocra e del giallo, mentre i cuccioli vengono alla luce con una pelliccia maculata. Nella Savana in Leone vive in branchi pochi numerosi composti da femmine e cuccioli. Quando un altro esemplare maschio raggiunge la maturità, generalmente viene allontanato dal branco e vaga alla ricerca di un altro branco dove imporre il suo dominio. A differenza della femmina, il Leone raramente si occupa della caccia, il compito di procurare il cibo e allevare i cuccioli spetta alla femmina, mentre il Leone prevalentemente difende le prede catturate dalle incursioni delle iene e protegge il branco dagli attacchi esterni. I Leoni si cibano principalmente di antilopi, zebre, gnu e bufali. Per confermare la sua predominanza, il Leone mangia per primo, seguito dalle femmine e dai cuccioli. La vita del Leone può arrivare in alcuni casi intorno ai 12-13 anni per il maschio e qualche anno in più per la femmina.
Originariamente il Leone era presente in Africa, Nordamerica ed Eurasia, numerose citazioni vogliono la presenza di una particolare specie: il Leone delle caverne americano e il Leone delle caverne europeo, ormai estinti, che presentavano un corpo molto più grande e possente.
Successivamente il Leone è scomparso sia dal Nord-America, che dall’Europa.
I motivi di questa riduzione di Areale si può trovare innanzitutto nella diffusione dell’uso delle armi da fuoco che permisero all’uomo una caccia feroce al Leone, animale temuto e al tempo stesso desiderato come trofeo da mostrare. Divenne, infatti, uno dei trofei più ambiti per i cacciatori Europei che raggiungevano l’Africa subsahariana per una battuta di caccia.
Per questo motivo, il Leone riuscì a sopravvivere solo in quei luoghi dove la presenza dell’uomo era molto ridotta: l’Africa.
Il fascino che il Leone ha sempre esercitato sull’uomo è spiegato dalla sua mole possente e, soprattutto, dalla sua folta criniera e dal suo incedere fiero, coraggioso e maestoso. Troviamo il Leone usato nella simbologia di quasi tutte le culture, per gli Egiziani l’immagine della Sfinge era rappresentata con il corpo del leone, mentre per la tradizione Cinese il Leone era in grado di proteggere l’uomo dagli spiriti maligni. Troviamo rappresentazioni anche nella mitologia babilonese e Greca, dove in genere la possenza e il coraggio del leone viene attribuita agli eroi per enfatizzarne il valore. Anche nella Bibbia possiamo trovare una serie numerosa di accostamenti e paragoni che prendono per soggetto questo animale. Per non parlare poi dell’uso della sua figura nell’architettura e scultura di ogni tempo, dove il Leone viene raffigurato come protettore e guardiano all’ingresso dei palazzi.
Il Leone è stato il soggetto anche di svariati racconti cinematografici, come non ricordare il Leone Alex nel film Madagascar, o il Simba del Re Leone, fino al Leone ruggente della Metro-Goldwyn-Mayer.
Evidentemente il nostro cacciatore pensava di essere nella preistoria.....
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