Il Cavaliere d'Italia è un uccello limicolo, inconfondibile per l’abito bianco e nero e per le lunghissime zampe rosse; frequenta di solito le acque libere poco profonde di lagune, saline, paludi e laghetti artificiali; si tratta di un migratore che sverna nei paesi africani e in primavera torna a nidificare in molte zone umide d'Italia dove trova isolotti idonei alla costruzione dei nidi.
Di dimensioni medie e corporatura slanciata, ha becco di colore nero, diritto, lungo e appuntito all’apice, zampe particolarmente lunghe e sottili di colore rossastro. Il piumaggio in entrambi i sessi è nero nelle parti superiori e bianco in quelle
inferiori. Solo in periodo riproduttivo il maschio si caratterizza per la nuca e la parte superiore del collo che assumono una colorazione scura. Lunghezza cm 35-40, apertura alare cm 65-80, peso gr 150-290.
In volo è inconfondibile per le lunghe zampe che sporgono oltre la coda e per la punta nera delle ali molto evidente.
Piuttosto confidente, ha abitudini gregarie e si riunisce in piccole colonie per nidificare. È rumoroso e, se disturbato, agita il capo avanti e indietro. Per levarsi in volo compie una sorta di salto, quindi si porta in aria con rapidi battiti d’ala; in quota il volo è più
lento e in parte veleggiato. Sul terreno e nelle acque basse cammina con andatura aggraziata e per raccogliere il cibo flette le zampe.
La stagione riproduttiva è annunciata da danze e parate nuziali con esibizioni che consistono in saltelli e movimenti ritmici delle ali. Su piccoli rialzi del terreno asciutto o moderatamente umido tra la tipica vegetazione degli ambienti salmastri viene costruito il nido di forma più o meno elaborata. Nell’anno compie una sola covata e la deposizione ha luogo tra fine aprile e maggio-giugno. Le 3-4 uova deposte sono incubate sia dalla femmina che dal maschio per 25-26 giorni. I pulcini abbandonano il nido subito dopo la schiusa e sono accuditi da entrambi i genitori. All’età di circa un mese i giovani sono atti al volo.
Ghiotto di tutti i “prodotti” della palude quali insetti e piccoli invertebrati, ma anche alghe e resti di vegetazione acquatica, il pullo di Cavaliere d’Italia esce dal nido molto presto, poche ore dopo la schiusa. Un’abitudine molto pericolosa per gli individui più giovani, che vengono facilmente predati dal Falco di palude.
Voce: un acuto e ripetuto "cuip".
Migrazione in aprile-maggio e luglio-settembre.
La specie in Europa ha uno stato di conservazione favorevole.
Il Cavaliere d’Italia è specie:
- nei confronti della quale sono previste misure speciali di conservazione per quanto
riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 79/409/CEE, all. I);
- nei confronti della quale sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II);
- rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II);
- particolarmente protetta in Italia (Legge 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2).
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