Phoenicopterus Linnaeus, 1758 è un genere di uccelli della famiglia Phoenicopteridae, diffuso sia nel Nuovo Mondo che nel Vecchio Mondo.
Sono uccelli sociali che vivono in grossi stormi nelle aree acquatiche, dalle dimensioni che vanno da 1 metro a 1 metro e mezzo d'altezza
I fenicotteri si nutrono filtrando alghe blu-verdi, crostacei e molluschi. I loro becchi dalla forma strana sono stati adattati appositamente per separare fango e silice dal cibo che consumano e vengono usati, unici nel loro genere, in posizione a testa in giù. Il filtraggio di cibo viene assistito da strutture pelose chiamate lamelle che allineano le mandibole e la grande lingua dalla superficie ruvida. I fenicotteri sono inoltre conosciuti per bilanciare se stessi su una zampa mentre stanno in piedi e si nutrono.
La particolare conformazione del becco permette di riconoscere i fenicotteri a prima vista: il becco di questi trampolieri dalle lunghe zampe è specializzato nel filtrare l'acqua trattenendo minuscoli organismi sia vegetali sia animali. Troviamo i fenicotteri soprattutto nelle lagune salmastre del Mediterraneo, in alcuni grandi laghi dell'Africa e dell'America Meridionale.
Il collo è formato da ben 19 vertebre cervicali. Il loro becco ha una forma caratteristica: è massiccio, allungato e ricurvo verso il basso. Tuttavia la curvatura non è graduale ma brusca, quasi formante un angolo retto. Ai lati del becco esistono tante lamelle cornee che fungono da filtro: l'acqua, pompata dalla lingua, attraversa il becco e fuoriesce lasciandovi dentro un insieme di piccoli organismi (minuscoli crostacei, larve di insetti, alghe microscopiche) che costituiscono l'alimentazione di questi uccelli.
I fenicotteri producono una sostanza simile al "latte di piccione", costituito da grassi, proteine e carboidrati, che viene prodotto in ghiandole allineate nel tratto digerente superiore. Entrambi i genitori nutrono i loro piccoli e i giovani fenicotteri si nutrono di questo latte per circa due mesi, finché il loro becco non è abbastanza sviluppato per filtrare il cibo.
La collocazione sistematica dei Fenicotteriformi è discussa: alcuni zoologi li ritengono affini alle cicogne; altri pensano che siano imparentati con le anatre. Studi recenti sul DNA avvalorano quest'ultima ipotesi, nata dall'intuizione di alcuni osservatori che hanno tenuto conto di vari caratteri quali la voce, i tipi di parassiti, la forma del becco nei nidiacei, la presenza della ghiandola dell'uropigio (la ghiandola posta vicino alla coda, che produce un grasso che gli uccelli spalmano sulle penne con il becco).
L'ordine dei Fenicotteriformi comprende solo cinque specie sparse in remote aree del Pianeta. La loro distribuzione, molto ampia ma frammentata, ci indica che questi animali erano più largamente diffusi in epoche passate e che oggi vivono in popolazioni relitte, cioè con distribuzione molto più ridotta rispetto a un tempo.
Probabilmente, i fenicotteri erano molto abbondanti in periodi in cui l'abbassamento del livello marino aveva creato tanti bacini salati o salmastri in cui l'alta temperatura e la scarsità di pesci favorivano lo sviluppo del plancton, piccoli crostacei e alghe di cui essi si nutrono. Condizioni favorevoli per i fenicotteri sono anche la presenza di rive sabbioso-argillose tranquille dove poter nidificare.
Il fenicottero rosso e il fenicottero rosa sono due sottospecie della stessa specie: il primo (Phoenicopterus ruber ruber) vive nelle paludi del Golfo del Messico, mentre il secondo (Phoenicopterus ruber roseus) si trova nei laghi salati del Mediterraneo, dell'Asia occidentale e dell'Africa. Il fenicottero minore (Phoenicoaias minor) è una specie di taglia più piccola e vive insieme al fenicottero rosa negli stessi laghi africani. Le differenze nelle dimensioni e nella forma del becco consentono a queste due specie di vivere insieme sfruttando diversi microrganismi, senza quindi competere tra loro. Il fenicottero rosa si nutre soprattutto di piccoli invertebrati, quello minore di alghe. Un fenomeno analogo si osserva tra il fenicottero del Cile (Phoenicopterus chilensis) e il fenicottero di James (Phoenicoparrus jamesi) che vivono negli stessi laghi dell'America Meridionale. Il fenicottero delle Ande (Phoenicoparrus andinus) vive nei laghi d'alta montagna dove nidifica a 4.000 m sul livello del mare.
La nidificazione dei fenicotteri avviene in colonie dove le femmine costruiscono il nido a brevissima distanza tra loro. Ciascuna depone un solo uovo all'interno di un nido a tronco di cono, fatto di fango e di altri materiali.
Il pulcino ha il becco dritto e corto, simile a quello delle oche, e un morbido piumino grigiastro. A tre settimane di vita il becco incomincia a piegarsi ma l'apparato filtrante sarà pronto solo dopo tre mesi. Nel frattempo, i genitori continuano a nutrire i piccoli, già capaci di volare, con un liquido rosso che emettono dall'esofago.
Il piumaggio dell'adulto compare tra i 3 e i 4 anni ma gli uccelli diventano capaci di riprodursi solo all'età di 6 anni. In compenso sono molto longevi: in cattività superano l'età di 30 anni continuando a riprodursi regolarmente. Il colore rosa o rosso degli adulti viene mantenuto grazie all'alimentazione e deriva dai pigmenti dei piccoli crostacei di cui si nutrono.
Il colore delle penne dei fenicotteri è dovuto alla presenza di particolari sostanze organiche: i carotenoidi. Queste sostanze non vengono prodotte dai fenicotteri, ma sono presenti nelle alghe e nei piccoli crostacei (Artemia salina ed altri) di cui si cibano.
In cattività, se l'alimentazione non comprende alghe e crostacei, i fenicotteri perdono gradualmente il colore e diventano bianchi. I pigmenti inoltre non sono stabili nel tempo e le penne cadute durante la muta perdono rapidamente il loro tipico colore roseo.
I fenicotteri sono certo più famosi per il bellissimo piumaggio che per la loro voce. In volo gli uccelli emettono spesso un verso che ricorda quello delle oche, basso e nasale. Altre vocalizzazioni sono un sommesso borbottio emesso durante l'alimentazione o una sorta di grugnito con funzione di minaccia. Anche se la loro voce non è bellissima, i fenicotteri si riscattano però con il bellissimo volo: il decollo avviene dopo una breve corsa sul pelo dell'acqua.
I fenicotteri stanno su una sola zampa principalmente per regolare la temperatura del corpo. Negli uccelli, infatti, le zampe sono una significativa fonte di perdita di calore corporeo: con il caldo si è visto che i fenicotteri tendono a stare su due zampe, mentre via via che si abbassa la temperatura preferiscono stare su una zampa sola, mantenendo l’altra ripiegata a contatto con il corpo.
Questo sarebbe il sistema migliore per non raffreddarsi, specie se si pensa che i fenicotteri trascorrono la maggior parte del loro tempo in acqua (e l’acqua fa perdere rapidamente calore corporeo), filtrando con il loro becco alghe, crostacei e molluschi. Quando sono sulla terraferma, invece, questi animali stanno di preferenza su entrambe le zampe.
Il fenicottero è il simbolo della spiritualità. Il fenicottero arriva quando c’è la necessità di equilibrare la spiritualità con la consapevolezza del momento presente. Ti aiuta a tenere saldamente i piedi a terra, quando sei impegnato a elevarti spiritualmente.
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