È considerata l'antenata dell'oca domestica europea, le cui penne venivano usate come calamo, volano o dardo per frecce.
L'oca selvatica è diventata molto famosa grazie all'etologo Konrad Lorenz; con essa ha infatti studiato il fenomeno dell'imprinting.
Il nome inglese dell'oca, Goose, in origine era una delle più vecchie parole delle lingue indoeuropee (Crystal), in quanto il nome moderno deriva dalla radice proto-indoeuropea ghans, da cui il sanscrito hamsa (femminile hamsii), il latino anser, il greco khén.
Nelle lingue germaniche, questa radice si trasformò nell'inglese arcaico gos, plurale gés, nel tedesco Gans e nell'antico norvegese gas. Altre derivazioni moderne sono il russo gus e l'antico irlandese géiss; il cognome dell'ecclesiastico Jan Hus derivava dal ceco husa. In inglese l'oca maschio viene chiamata "gander" (dall'anglosassone gandra) e la femmina "goose" (Dizionario Integrale Revisionato di Webster (1913)); i giovani uccelli prima che imparino a volare sono chiamati "goslings". Un gruppo di oche al suolo vengono indicate come gaggle; quando volano in formazione sono chiamate wedge o skein.
Le oche sono uccelli medio-grandi, sempre associati ad un'esistenza legata in maniera maggiore o minore all'acqua. La maggior parte delle specie selvatiche di Europa, Asia e Nordamerica sono grandi migratrici, nidificano nell'estremo nord e svernano molto più a sud. Comunque, gli esemplari fuggiti e le introduzioni hanno portato alcune specie alla nascita di popolazioni residenti rinselvatichite.
Le oche sono state addomesticate per secoli. In Occidente, le oche da cortile discendono da quella selvatica, ma in Asia è stata allevata più o meno a lungo l'oca cigno.
Le oche solitamente si accoppiano con lo stesso partner per tutta la vita, ma un piccolo numero di esse può "divorziare" e cercarsi un nuovo compagno. Tendono a deporre un numero di uova più basso delle anatre, ma entrambi i genitori proteggono il nido e i piccoli, che solitamente hanno un tasso di sopravvivenza più alto rispetto a quelli allevati da un solo genitore.
L'oca selvatica ha una lunghezza di 74–84 cm e una apertura alare di 149–168 cm. L'oca selvatica non presenta un particolare dimorfismo, la femmina è leggermente più piccola del maschio. È grigia sulla parte superiore e bianca nella parte inferiore.
L'oca selvatica è tipica di tutti gli ambienti umidi, una volta nidificava ampiamente in tutta Europa, ma l'urbanizzazione ha diminuito fortemente il suo habitat.
Si riproduce in Islanda, Gran Bretagna, Scandinavia, Europa centrale, Russia e Cina nord-orientale. Sverna in alcune zone dell'Europa costiera e dell'Asia meridionale, dall'India settentrionale alla Cina meridionale.
Alcuni esemplari nidificano anche in Francia, in particolare in Alsazia, nella baia della Somme e nel Parco ornitologico del Teich, ma si tratta di popolazioni introdotte.
L'oca selvatica è un animale onnivoro, ma si nutre principalmente di varie piante, semi e bacche.
Il nido è composto da 4-6 uova in luoghi nascosti e vicino all'acqua. Le uova sono deposte in primavera, generalmente in marzo. Il maschio collabora ampiamente alla cova che dura un mese dopo un altro mese i pulcini sono già in grado di volare, ma non si allontanano dai genitori fino all'inverno successivo.
Durante gli spostamenti ha un comportamento gregario, formando le classiche "V" nel cielo. Questo meccanismo, spostando continuamente l'elemento in testa permette di diminuire la resistenza dell'aria e quindi la fatica.
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