Cardamine pratensis è una erbacea , glabro, pianta perenne che cresce ad altezza 40-60 cm, con pinnate foglie lunghe 5-12 cm, con 3-15 foglioline, ogni fogliolina lunghezza di circa 1 cm. I fiori sono prodotti su un picco di 10-30 cm di lunghezza, ogni fiore di 1-2 cm di diametro, con quattro rosa pallido (raramente bianchi) petali. Lo stile del frutto è breve o piuttosto lunga. Cresce meglio vicino all'acqua.
Comune in tutta le isole britanniche.
Registrato in Italia da tutti i 40 dei "vice-contee", (un sistema adottato da Praeger (1901)).
E 'cresciuto come pianta ornamentale nei giardini, ed è diventato naturalizzata in Nord America a causa della coltivazione. In alcuni paesi europei, tra cui parti della Germania, l'impianto è ora in pericolo.
Si tratta di un impianto di cibo per la punta arancione farfalla (Anthocharis cardamines) e fa una preziosa aggiunta a qualsiasi giardino che mira ad attirare la fauna selvatica. Un tempo era utilizzata come sostituto di crescione .
Nel folklore è stato detto di essere sacro per le fate , e così è stato sfortunato, se portato in casa. Essa non è stata inclusa nel maggio Giornata ghirlande per la stessa ragione.
Mineralizzanti, ricostituenti, antianemiche, sedative,antireumatichea; antiscorbutiche; antispasmodiche; carminativea; stimolanti; digestive; diuretiche. (Droga usata: parte aerea della pianta).
Uso in cucina: Come il crescione le sue foglie possono essere mangiate crude in insalata
All'inizio della primavera, vegeta presto il crescione dei prati (Cardamine pratensis), una pianticella erbacea perenne provvista di un corto rizoma sul quale spuntano le foglie basali picciolate e riunite a formare una rosetta piuttosto rada; si riconosce per le foglie imparipennate, composte da foglioline ovali, appuntite e appena dentate ai margini; le foglie inserite lungo lo stelo fiorale sono sessili o hanno il picciolo molto corto, risultano sempre pennate e composte da foglioline più strette e lanceolate.
Il crescione dei prati, noto anche come billeri o cardamina, è molto comune allo stato spontaneo dalla pianura alla regione montana, dove cresce di preferenza nei prati e nei terreni freschi, lungo i fossati e nei campi coltivati.
Il crescione dei prati e un'erba di gradevole sapore piccante e aromatico; si usa, al pari degli altri crescioni, per insaporire le insalate e le verdure crude; è molto nutriente e salutare perché ricco di sali minerali e di vitamine, che ne fanno una pianta medicinale utilissima.
Contiene inoltre molta vitamina C e ha, quindi, proprietà antireumatiche e antiscorbutiche.
Sia la Cardamine amara, che alcune altre specie similari, sono dotate di analoghe proprietà terapeutiche.
Il crescione si usa preferibilmente fresco, dopo averlo lavato accuratamente. Si può essiccare all'ombra, in luogo aerato, e quando è secco si conserva in recipienti di vetro ben chiusi o in sacchetti di carta.
CROSTONI PER ANTIPASTO:
tritare del crescione, una cipollina novella, uno spicchio d'aglio. Mescolare bene e condire con olio, sale e pepe. Quindi spalmare leggermente del burro su alcune fette di pane casereccio, stendere anche uno strato del composto e servire.
UN'INSOLITA INSALATA DI PATATE:
far lessare alcune patate con la buccia, farle raffreddare, pelarle, tagliarle grossolanamente e condirle con olio e aceto e un trito fine di crescione fresco.
PER STIMOLARE L'APPETITO:
versare un cucchiaino in una tazzina da caffè di acqua calda. Coprire e filtrare dopo 5 minuti. Bere, con miele, prima dei pasti.
CONTRO LE EFELIDI:
prendere una grossa manciata di crescione e tritarla finemente. Mettere il tutto in una garza e spremere motto bene. Raccogliere il succo e passarlo sulle lentiggini.
UN TONICO CONTRO L'ACNE:
versare due cucchiai di crescione in mezzo litro di acqua calda e bollire 5 minuti. Filtrare e pulire il viso mattino e sera.
UN'INSALATA AROMATICA:
tritare finemente del crescione, aggiungerlo ad una insalatina novella, e condire con olio, limone e sale.
L'habitat ideale per il crescione è costituito da vasche d'acqua corrente o da ruscelletti; più comunemente, però, si coltiva in terreni motto umidi. In primavera, prima dell'impianto, preparate delle trincee profonde circa 20 cm e larghe 40; sul fondo di queste distribuite abbondante stallatico maturo e incorporatelo al terreno che avrete cura di mantenere sempre allagato; ad aprile, seminate a spaglio nelle trincee, in seguito diradate le piantine, fino a distanziarle fra loro di 10-15 cm. Potrete cominciare la raccolta all'inizio dell'autunno, continuando per tutto l’inverno; una volta raccolte, le foglie vanno consumate entro breve tempo, perché non si prestano alla conservazione; prima, però, lavatele accuratamente in acqua e aceto al fine di depurarle perfettamente. Volendo moltiplicare il crescione per via agamica, in aprile-maggio, potrete prelevare dalle piante adulte dei germogli lunghi 10 cm e piantarli nelle trincee, distanziandoli nei due sensi di 10-15 cm circa.
Nella medicina popolare si usano i fiori di certe specie per curare l'epilessia e le foglie di altre contro lo scorbuto.
Minimo è l'impiego in cucina di queste piante. Alcune sono ricordate come piante aromatiche da condimento, ma ora non più. Forse ancora usata come alimentazione umana è la giapponese Cardamine yesoensis, le giovani foglie, ma anche i giovani rizomi, servono da alimentazione alle popolazioni degli Ainu delle isole Sachalin e Kurili. Oppure in America i nativi delle zone nord-orientali usano la Cardamine diphylla come pianta da condimento nella cottura dei cibi (come da noi si usa ad esempio il rosmarino e la salvia).
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