L’Alzavola appartiene al gruppo delle anatre di superficie, capaci di procurarsi il cibo senza immergersi completamente. Tra queste, con i suoi 35 centimetri di lunghezza, è la rappresentante più piccola.
L'Alzavola comune è una specie migratrice e localmente sedentaria diffusa in tre sottospecie in Eurasia e America settentrionale. In Europa è comune a Nord del 45° parallelo. Sverna a sud dell'areale fino al bacino del Mediterraneo e dell'Africa centrale. Scarsa nidificante in Italia, ma comune come svernante. Abita soprattutto in zone umide d'acqua dolce, densamente coperte da vegetazione. In alcune aree dell'Europa centrale la sua popolazione è fortemente in declino, forse a causa della bonifica di terreni palustri adatti alla sua sopravvivenza.
In autunno e in inverno l’Alzavola frequenta anche aree umide più aperte: lagune, coste, saline, laghi artificiali, estuari, grandi fiumi. Presente alle latitudini medie della zona paleartica – che va dall’Europa all’Africa settentrionale, fino all’Asia a nord dell’Himalaya – l’areale della specie copre porzioni molto vaste e assortite di territorio: dalla tundra al margine della fascia desertica.
Prevalentemente erbivora, in libertà si nutre in genere di sementi, sorgo e riso, ma anche di larve di insetti acquatici e molluschi, che cattura immergendo il capo. Fondali fangosi, zone lacustri con abbondanza di sedimenti e acque poco profonde sono le zone in cui si procura il cibo e durante l’inverno, di notte, si spinge anche in aree lontane per trovare semi o insetti. Le tinte variano dal maschio alla femmina e anche in base all’età. È di sicuro il maschio adulto il più variopinto, anche se da giovane assomiglia molto alla femmina, così come nel periodo di muta, tra maggio e ottobre.
Uno degli elementi più caratteristici dell’Alzavola sono gli “specchi alari” verde smeraldo, sull’ala. Le ali, infatti, sono un vero arcobaleno, con strisce orizzontali bianche e nere, e trasversali, marrone, bianco e verde smeraldo, che diventano ben visibili in volo. La testa è marrone-rossiccia e la maggior parte del corpo presenta sfumature tra il grigio e il panna, picchiettate di puntini scuri sul petto. La coda è prevalentemente bruna, ma il maschio rivela una macchia gialla su sfondo nero nel sottocoda.
L'attività riproduttiva comincia, in modo ridotto, già nell'autunno, anche se il corteggiamento e le parate più significative iniziano solo in primavera. La femmina costruisce il nido sulla terra, su uno strato di densa vegetazione, e durante il periodo riproduttivo lo riempie gradualmente di piume. Depone di solito 8-11 uova, una volta all'anno (aprile-maggio).
Le uova (da 8 a 11), giallo crema o grigiastre, vengono covate per una ventina di giorni. Una volta nati, i pulcini lasciano subito il nido, ma la femmina li segue, attenta, per almeno un mese.
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