Pianta erbacea pelosa con rizoma e fusto eretto venato di rosso (circa 1m). Presenta foglie sessili, grandi. Fiori riuniti in infiorescenze ombrelliformi. La droga si ricava dalle sommità fiorite e dal rizoma.
Comune in Europa escluse le coste del Mediterraneo.
Pianta erbacea perenne con radice rizomatosa, strisciante, nodosa.
Le foglie basali sono composte di cinque paia di lobi fogliari ovali, simmetrici sulla nervatura centrale, con una fogliolina terminale trilobata. Lobi grandi si alternano a piccoli. Il margine delle foglioline è decisamente
seghettato con nervature marcate che a prima vista, ricordano molto le foglie dell'olmo. La lamina è coriacea, abrasiva, con superficie inferiore cinerea per tomento abbondante.
Fusti eretti alti fino ad un metro, ramificati, glabri, di colore bruno o rosso vinoso, recanti alla sommità una pannocchia irregolare e ramificata che, durante la fioritura, assume un aspetto piumoso.
E’ formata da molti fiori piccoli pentameri di colore bianco crema e molto profumati. Il frutto è formato da circa dieci acheni aggregati a spirale.
Fiorisce a luglio.
La spirea ha bisogno, per uno sviluppo ottimale, di abbondanza di acqua. La propagazione viene effettuata
per talea di rizoma prelevando frammenti radicati con gemme da piante madri scelte di campi a fine ciclo,
usualmente nell’autunno.
La coltura a filari consente un adeguato controllo delle infestanti che è necessario soprattutto durante il primo anno di vegetazione in cui la coltura è alquanto rada. Successivamente le piante accestiscono
coprendo il suolo e soffocando le infestanti annuali anche con uno spesso strato di lettiera che si forma per effetto dell’abbondante fogliame senescente che viene depositato ogni anno.
Sono necessarie irrigazioni estive frequenti.
La raccolta viene effettuata alla fioritura asportando solo le sommità fiorite.
In naturopatia ed erboriteria viene utilizzata la tintura madre ricavata dalle sommità fiorite raccolte in estate ed utilizzata nel trattamento dei reumatismi,della ritenzione idrica,la gotta,accumulo di acido urico nel sangue. Usata per insaporire vino, birra e diversi tipi di aceto.
La Filipendula ulmaria contiene delle sostanze chimiche che vengono utilizzate nell'aspirina. Questa sostanza fu scoperta da Karl Jacob Lowig,di Berlino,che riuscì ad isolare l'acido salicidico,che negli anni successivi fu sperimentato dando poi l'idea di creare la nota Aspirina.
Le parti aeree della pianta contengono un olio essenziale ricco di derivati dell’acido salicilico flavonoidi e vitamina C ,acido gallico, acido salicilico, acido tannico, aldeide salicilica, metil s.
La direttiva del Ministero della Salute (dicembre 2010), consente di inserire negli integratori alimentari le sostanze e gli estratti vegetali di questa pianta in particolare cita flos, folium, herba, radix,summitas.
Riferimento per gli effetti : flos, folium, herba, summitas,per il drenaggio dei liquidi corporei e funzionalità delle vie urinarie. Funzionalità articolare. Funzione digestiva. Funzionalità del sistema digerente. Regolarità del processo di sudorazione.
Ricerche scientifiche hanno dimostrato le proprietà di questa pianta che sono uricosurica, antinfiammatoria, diuretica, diaforetica.
Per il suo gradevole odore un tempo veniva sparsa sui pavimenti per profumare gli ambienti.
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