Il lavarello (Coregonus lavaretus), spesso conosciuto con il nome del genere coregone, è un pesce di acqua dolce.
In Europa è diffuso nelle acque dolci di Gran Bretagna, Nord Europa, Francia, Svizzera e Italia, nonché nel Mar Baltico, e nel Mare del Nord. Recenti ritrovamenti in Iran. In Italia il lavarello è stato introdotto alla fine del XIX secolo dai laghi elvetici: oggi è diffuso nei laghi laziali e nei grandi laghi prealpini. Le popolazioni che vivono nella parte settentrionale dell'habitat hanno abitudini anadrome mentre nel sud la specie popola soprattutto le acque dolci della zona pelagica dei laghi.
Presenta un corpo allungato, affusolato, leggermente compresso ai fianchi. La testa è appuntita, la bocca piccola, i profili dorsale e ventrale leggermente convessi. La pinna dorsale è alta e breve, trapezoidale, così come le altre pinne. La coda fortemente forcuta. È presente la pinna adiposa.
La livrea è argentea con riflessi verdi su dorso e fianchi, bianca sul ventre.
Può raggiungere i 70 cm di lunghezza, ma la taglia più comune è di 30-40 cm.
L'accoppiamento e la deposizione avvengono all'inizio dell'inverno in zone con acque fluviali calme e basse. Le uova hanno un diametro di circa 2,5 mm. L'incubazione è molto lunga, dura circa 60 giorni, alla fine dei quali si schiudono delle piccole larve (11 mm) provviste di sacco vitellino. Lo sviluppo è molto lento, circa 2-3 mesi, in contrapposizione al periodo successivo, estremamente veloce, che porta ad una maturità sessuale nel giro di 1-2 anni.
Il lavarello è una specie tipicamente di ambiente lacustre, vive nella regione pelagica dei laghi profondi, in acque fresche e ben ossigenate. Durante la primavera staziona in acque superficiali, ma con l’avanzare della stagione estiva ricerca la temperatura ottimale (8-17°C) a profondità maggiori. Vive in gruppi numerosi che effettuano movimenti migratori in rapporto agli spostamenti dello zooplancton. Raggiunge le aree litorali solo durante la stagione della riproduzione, per la deposizione delle uova. Le femmine depongono le uova in acque basse, su fondali ghiaiosi e sassosi, nei mesi di novembre e dicembre. Ogni femmina è in grado di liberare fino a 40.000 uova per Kg di peso corporeo. Le uova aderiscono al substrato grazie al materiale vischioso insieme al quale sono liberate e si schiudono dopo circa un mese. Durante questa fase dell’anno sulle squame dei maschi compaiono piccoli tubercoli nuziali di colore biancastro. La dieta del lavarello è essenzialmente zooplanctofaga. Durante l’anno essa può variare nella composizione specifica dello zooplancton e nella stagione invernale può comprendere anche invertebrati bentonici e uova di pesci.
È un pesce ricercato per la qualità elevata delle sue carni. Viene catturato prevalentemente con reti in quanto abbocca raramente agli ami.
Per pescare il Coregone, bisogna munirsi di un buon mulinello, che contenga molto nylon, necessario per i lanci lontani, e la canna deve sopportare piombi di dimensioni di 25-30 grammi.
Utilizzare il guadino in questo caso vi agevolerà sicuramente nella pesca.
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