Nascondi le cose lontane,
tu nebbia impalpabile e scialba,
tu fumo che ancora rampolli,
su l'alba,
da' lampi notturni e da' crolli,
d'aeree frane!
Nascondi le cose lontane,
nascondimi quello ch'è morto!
Ch'io veda soltanto la siepe
dell'orto,
la mura ch'ha piene le crepe
di valerïane.
Nascondi le cose lontane:
le cose son ebbre di pianto!
Ch'io veda i due peschi, i due meli,
soltanto,
che danno i soavi lor mieli
pel nero mio pane.
Nascondi le cose lontane
Che vogliono ch'ami e che vada!
Ch'io veda là solo quel bianco
di strada,
che un giorno ho da fare tra stanco
don don di campane...
Nascondi le cose lontane,
nascondile, involale al volo
del cuore! Ch'io veda il cipresso
là, solo,
qui, quest'orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.
La nebbia si può formare attraverso due meccanismi: umidificazione della massa d'aria vicina al suolo (nebbie da evaporazione) oppure raffreddamento dell'aria (nebbie da raffreddamento) che può essere di tipo isobarico o adiabatico.
Tra quest'ultime ritroviamo la nebbia da irraggiamento: si forma generalmente dopo il tramonto, quando il suolo cede calore allo spazio tramite irraggiamento, raffreddandosi. La temperatura degli strati d'aria prossimi al terreno si abbassa sino a raggiungere la temperatura di rugiada, permettendo la condensazione di goccioline di acqua liquida. La nebbia da irraggiamento è tipica delle notti con cielo sereno, vento poco intenso, elevato grado di umidità, presenza di inversione termica ed atmosfera molto stabile. Lo strato nebbioso generalmente si mantiene sotto i 300m.
Esiste poi la nebbia da avvezione, che si forma quando l'aria umida e calda passa per avvezione sopra il terreno freddo e viene così raffreddata anch'essa. Questo fenomeno è frequente sul mare quando l'aria tropicale incontra ad alte latitudini acqua più fredda. È anche comune il caso in cui un fronte tiepido passi sopra un'area abbondantemente innevata. Alle nebbie d'avvezione appartengono anche quelle che si formano quando aria calda marittima invade durante le ore notturne la terraferma e le nebbie nei fondovalle, dove, durante la notte, l'aria fredda accumulatasi scende e si deposita lungo i pendii delle montagne.
Citiamo anche: nebbia da umidificazione, che è la forma più localizzata ed è creata dall'aria fredda che passa sull'acqua molto più calda. La nebbia da umidificazione è frequente nelle regioni polari ed intorno ai laghi più grandi e più profondi nel tardo autunno ed all'inizio dell'inverno, spesso causa nebbia ghiacciata (galaverna) o talvolta brina. Nebbia frontale (o nebbia da precipitazione) che si forma quando una precipitazione cade nell'aria secca dietro alla nube; in tal modo le goccioline liquide evaporano in vapore acqueo. Il vapore acqueo si raffredda ed al punto di rugiada condensa generando la pioggia. Nebbia congelantesi che si verifica quando le goccioline di nebbia si trovano allo stato liquido nonostante la temperatura dell'aria sia inferiore a 0°C. Essa entrando in contatto con una superficie congela formando galaverna, calabrosa o ghiaccio chiaro.
La nebbia riduce la visibilità. Sebbene alcuni mezzi di trasporto possano penetrare la nebbia orientandosi con il radar, i veicoli stradali devono viaggiare lentamente e usare più illuminazione. La nebbia localizzata è particolarmente pericolosa, poiché i guidatori possono essere colti di sorpresa. La nebbia è particolarmente rischiosa negli aeroporti, dove sono stati fatti alcuni tentativi per sviluppare metodi (come l'uso di riscaldamento o lo spruzzamento di particelle di sale) per aiutare la dispersione della nebbia. Tali metodi hanno ottenuto qualche successo alle temperature sotto il livello di congelamento.
Tale opacità riduce la visibilità, a distanze inferiori a pochi chilometri. La zona nella quale si sviluppa la nebbia è generalmente ben delimitata (si parla di una coltre di nebbia) a seguito dei fenomeni legati ad un fronte termico.
A seconda della sua densità, la nebbia può ridurre la visibilità a poche decine di metri, o addirittura a poche decine di centimetri. Tale riduzione della visibilità è una causa di incidenti nei trasporti.
Le particelle solide o liquide sospese in aria (aerosol atmosferico) possono comportarsi da nuclei di condensazione per l'acqua, favorendo la formazione di nebbia. Per questo motivo nelle aree urbane, dove le emissioni inquinanti sono maggiori, le nebbie sono più frequenti.
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