La vinca minor è una liana erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Apocinacee, tipica del sottobosco, dove forma estesi tappeti sempreverdi, ma comune anche lungo i bordi delle strade.
È una pianta piuttosto diffusa, di cui alcune cultivar sono coltivate a scopo ornamentale, soprattutto per realizzare bordure.
Alta 10–15 cm, ha un portamento strisciante e tappezzante. Forma grandi tappeti di fusti striscianti piuttosto esili ed alti al massimo 18 cm che producono radici ai nodi e portano foglie opposte, ellittiche, coriacee e lucide superiormente.
I fiori compaiono tra marzo e maggio, con una possibile seconda fioritura in autunno e sono caratterizzati da un colore azzurro-violetto, denominato appunto blu-pervinca. Sbocciano su peduncoli di 1 - 1,5 cm all'ascella di corti rametti ascendenti. La corolla è composta da 5 petali con l'apice troncato obliquamente.
È nativa dell'Europa centrale e meridionale.
A livello popolare le parti aeree della pianta sono utilizzate per migliorare la circolazione sanguigna. La pianta contiene in effetti il principio attivo vincamina di cui è dimostrata l'attività nootropica sulla circolazione cerebrale.
La Vinca minor viene usata in medicina popolare ad uso interno per le sue proprietà: ipotensive, spasmolitiche, astringenti e vulnerarie.
La Vinca minor trova quindi impiego per uso interno nel trattamento di: ipertensione, disturbi circolatori cerebrali, insufficienza coronarica, turbe psicocomportamentali della senilità. Per uso esterno è invece indicata come astringente e vulneraria.
Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono le foglie.
I principi attivi contenuti nelle foglie sono: alcaloidi indolici tra cui la vincamina; flavonoidi, tannini, fitosteroli.
Nella moderna fitoterapia la Vinca minor viene utilizzata sottoforma di infuso, estratto fluido e tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a: 10 p.1000 per l'infuso e far infondere 15 minuti; estratto fluido: 2-5 g al giorno; tintura madre: 50 gocce tre volte al giorno.
L'impiego di Vinca minor è controindicato in caso di ipersensibilità individuale o in caso di neoformazioni cerebrali con ipertensione endocranica e nella donna in gravidanza.
L'impiego di Vinca minor nelle tisane trova spazio per le sue proprietà ipotensive, spasmolitiche, astringenti. Nella medicina popolare la Vinca minor viene utilizzata nelle tisane come ipotensivo, spasmolitico, astringente. Mancano tuttavia adeguati studi clinici che ne confermino efficacia e sicurezza. Infatti, le preparazioni erboristiche tradizionali come tisane, infusi, succhi e decotti, non permettono di stabilire con esattezza la quantità di principi attivi somministrata al paziente, il che aumenta il rischio di insuccesso terapeutico. In una tisana, infatti, le quantità di principi attivi estratti possono essere eccessive o più comunemente insufficienti, oltre al rischio di estrarre anche componenti indesiderate.
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